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Visualizzazione dei post da 2018

Maxi resort a Monte Brè: i documenti relativi al progetto

Come avrete letto dalla stampa, un gruppo di speculatori vuole costruire un maxi resort di oltre 20mila metri quadri a Monte Brè sopra Locarno. Alcuni abitanti del paese hanno deciso di reagire, soprattutto per ottenere quella chiarezza che da due anni né i promotori del progetto né le autorità hanno dimostrato di avere. Ecco perché è nata l'Associazione Salva Monte Brè: per informare la popolazione e per combattere questo faraonico progetto. Qui di seguito trovate il link al sito, dove trovate tutte le informazioni a riguardo. Pubblico anche due documenti importanti per capire l'entità e i dettagli del progetto: il primo è il dépliant pubblicitario distribuito agli abitanti di Brè il 15 agosto; mentre il secondo documento, di cui sono entrato in possesso solo nelle scorse settimane dopo aver iniziato ad indagare sul caso, è il prospetto dedicato agli investitori, dove sono contenuti molti dettagli (preoccupanti) sul progetto. Buona lettura! Link al sito: Sito Salva

LA LISTA PLR: L'INTERCETTAZIONE DELLA RIUNIONE SEGRETA DEL PARTITO!

Farinelli fuori della lista del CdS! Cosa stanno tramando i liberali? Eccovi le risposte in questa intercettazione della TSA (Ticin Security Agency) della riunione segreta del partito a proposito delle candidature…. PERSONAGGI PETROL - Rocco Cattaneo YUPPI DU – Bixio Caprara BANK – Christian Vitta KRATERE – Giorgio Giudici IL LIBERALE – Manuele Bertoli KRATERE – Cari amici di benessere, buonasera! Vi ho fatti venire qui perché la situazione è delicata e dobbiamo finalmente decidere come comportarci per le elezioni 2019, e anche perché ormai ce l'ho duro da due mesi pensando a quanta grana sperpereremo per promuovere i nostri candidati! Quindi mettiamoci subito al lavoro e decidiamo chi saranno i quattro ad accompagnare Bertini per la corsa al CdS! BANK – A dire il vero è mio marito Sergio "Tiro a stento la fine del mese" Ermotti che vi ha fatti venire qui: la limousine che vi è venuta a prendere è della sua nuova ditta di trasporti di lusso, la Panama Mob

Di razzisti e di buonisti-coglionisti

Ci sono pensieri che stanno un paio di passi sopra le possibilità della maggioranza di noi: pensieri che però vanno affrontati, per evitare, come con il problema dell'immigrazione, di restare chiusi in uno stallo alla messicana di ignoranza fra una sinistra buonista-coglionista e una destra razzista. Sì, voglio proprio parlare di immigrazione: il tema in cui molte delle nostre coscienze sono congelate su posizioni estreme, che però non risolvono un problema costituito da logice del tipo “e/e” e non “o/o”. Lo spunto è il gruppo di eritrei che a quanto pare ha aggredito una coppia di ragazzi a pugni e bottigliate: subito si sono attivati i due fronti, da una parte naturalmente si sono additati gli eritrei, tutti gli eritrei, come portatori di inciviltà e violenza e dall'altra si è additato chi addita gli eritrei come portatore di razzismo. Chi ha ragione? Ma evidentemente nessuno dei due, perché entrambe le visioni, come la psicologia insegna, occultano le ragioni per c

È l'ora della RIVOLUZIONE!

Ormai la campagna 2019 è iniziata, e i primi a muoversi sono naturalmente i partiti più in difficoltà: il PPD ha intanto optato per il silenzio di Beltraminelli, perché di principio qualsiasi cosa dica o faccia gli si ritorce contro, intanto che realizza in quale situazione catastrofica si trovi davvero. Senza il GdP, con Beltraminelli indebolito, con il DSS che ormai è diventato una succursale della Stampa e con Lombardi che con la Valascia ha perso la stima anche dei cactus del deserto del Sahara, il partito più in difficoltà sarà senza dubbio il PPD! Ma non è l'unico… C'è naturalmente l'altro partito a rischio estinzione, ed è chiaramente il PS: anche lui si rende conto che questi quattro anni sono stati un enorme fallimento: una base timida e senza palle non è mai riuscita non solo a risolvere, ma nemmeno ad affrontare il loro immenso problema, e cioè Manuele Bertoli! Lui, con le sue politiche liberali e di compromessi ha messo in scacco l&

Philipp Plein è morto!

No, non iniziate subito a festeggiare: Philipp Plein non è morto. È solo un mio modo per sfogare la rabbia di fronte agli spettacoli ticinesi sempre più pietosi. Fatto sta che non solo mi sono immaginato che il soggetto fosse passato a miglior vita, ma mi sono anche immaginato il suo colloquio col Creatore una volta arrivato alle porte del Paradiso. Eccolo! PERSONAGGI DIO – Dio PP – Philipp Plein PP (riprendendo coscienza in un luogo a lui sconosciuto) – Salve vecchio. Sono un po’ confuso... Mi sapresti dire dove mi trovo e... se c’è una pizzeria, che sono le 23:25 e a quest’ora mi viene sempre fame? DIO – No, non ci sono pizzerie qui: prima c’erano, ma ci siamo accorti che favorivano il lavoro notturno. PP – Che posto di perdenti... E niente locali per gli apero-after-fashion-trendy serali? DIO – S’è per quello nemmeno pomeridiani. PP – Che posto di sfigati! Ma dove siamo? DIO – Vedi quella grande porta luminosa? Dietro c’è il Paradiso. Noi siamo a circa

Chiedo l'espulsione!

Cara politica ticinese,   ti scrivo questa lettera per esigere che tu metta l’attenzione su un fatto gravissimo, avvenuto durante l’ultima sessione del Gran Consiglio, mentre si discuteva se istituire o meno una Commissione d’Inchiesta Parlamentare (CIP) per indagare sui rimborsi forfettari autoassegnatisi dai Consiglieri e dal Cancelliere.   Naturalmente al momento della discussione il buon procuratore Noseda aveva già emanato il decreto d’abbandono on-demand. Ragione per cui si è evitata per un soffio la sopracitata CIP, per poi però scoprire oggi che l’inchiesta è stata riaperta a seguito di nuovo materiale consegnato dalla “Cicogna dei procuratori che quando fanno le inchieste non le fanno” alla Magistratura... Ma non è di questo che volevo parlare: l’introduzione serve solo, cara politica ticinese, a farti sentire piccola come ti devi sentire in questo periodo. Io volevo parlare della discussione riguardo all’istituzione della CIP e ai motivi portati da alcuni malviventi pr

Avete ragione: fermiamo la casta!

Alla fine mi avete convinto: la RSI è in mano a una "casta" che fa solo i propri interessi. Assume solo amici, amici degli amici e parenti, ed è al servizio dei kompagni di $inistra! Quindi basta: votiamo NO Billag e ridiamo finalmente la libertà ai cittadini! E questa libertà ce la darà il privato: dove l’efficienza è la priorità e dove per questo le persone vengono selezionate in base alle capacità e non alle amicizie, alle parentele o ai gruppi di potere! Né cazzo che suona bene?! E vi giuro che se sentendola evitate di accendere il cervello, riuscite anche a darla per buona: magari anche a condividerla sulla vostra bacheca, come fanno i tifosi di calcio o i religiosi con i loro idoli! Purtroppo però la generosità della biologia e dell’evoluzione ci hanno fornito uno strumento di controllo altamente evoluto, che si posiziona esattamente tra un orecchio e l’altro e che non è la rete telefonica: sfiga, è il cervello! Tale strumento evoluto serve ad esem

SALARIO MINIMO: NON È UN PROBLEMA LOCALE

È difficile capire qualcosa del salario minimo e della configurazione dell’economia oggi se non si affronta il tutto in maniera macroscopica: mi ha stupito molto vedere una redazione solitamente ottima come quella di Falò ignorare gli elementi davvero importanti della discussione. E quali sono questi elementi? Sono ad esempio il fatto che in nemmeno due anni la ripartizione della ricchezza abbia portato da 80 a 8 le persone al mondo che possiedono quanto 3.5 miliardi di altre; oppure che solo in Svizzera, proprio nell’anno delle manovre di rientro, il capitale delle 300 persone più ricche sia salito da 614 a 674 miliardi, aumentando cioè di 60! Ecco: queste sono le basi da cui partire per affrontare il tema del salario minimo. Mi pare piuttosto assurdo, infatti, che dopo anni di difficoltà e di tagli addebitati a quell’entità a quanto pare naturale, spontanea e senza responsabili chiamata “crisi” si debba notare che invece la ripartizione della ricchezza sia an