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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

LAVORO IN TICINO: AVEVANO RAGIONE IL NANO E SAVOIA!

C’è, è grande, è lì da vedere: oggi si manifesta con il nome di “salario minimo”, ma più in generale la montagna grande che abbiamo davanti è lo sfruttamento da parte dell’economia della manodopera frontaliera a basso costo. E questo tema è il tema del Ticino da più di vent’anni! Vi invito a leggere la nostra storia recente da un punto di vista un po’ diverso. Mettiamo infatti che tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta il nostro Governo avesse visto proprio nell’Italia un modo per rimpolpare la nostra economia, credendo che nuove aziende, soprattutto italiane, avrebbero potuto prosperare grazie alle nostre condizioni fiscali favorevoli e anche, appunto, alla manodopera a basso costo della stessa Italia. E mettiamo anche che il nostro Governo l’abbia fatto in buona fede: in fondo considerando una Lombardia con 400mila disoccupati, con salari bassissimi e con tasse così alte da mettere in difficoltà qualsiasi impresa, aprire le porte del Ticino poteva essere una

Intervista (di fantasia ma non troppo) a Christian Vitta sul salario minimo

ON. VITTA, DOPO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE FEDERALE ORA NON CI SONO PIÙ OSTACOLI PER L’APPLICAZIONE ANCHE IN TICINO DEL SALARIO MINIMO! È CONTENTO? In un contesto espanso di equilibrio a venire direi che si tratta di un’ottima notizia… per Neuchâtel. Va comunque rilevato che la diversità endemica di un sistema dinamico condizionato dalla vicinanza regionale ancorché economica di forze interattive nel tessuto sub economico ci porta naturalmente a valutare che il nostro insieme non può essere svolto con le medesime logiche di bilancio di indici relativi, ma si deve sezionare nelle sue parti e rivalutare sulle interazioni in entrambe le direzioni. Evidentemente. CIOÈ? Boh, non lo so: Ceschi di solito glissa… Non sono preparato per spiegare anche cosa dico. Mi faccia un’altra domanda! SEMBRA ESSERE UNA PIETRA MOLTO SCOMODA PER IL PADRONATO L’AFFERMAZIONE DEL TRIBUNALE FEDERALE SECONDO CUI 20 FRANCHI L’ORA NON METTONO IN PERICOLO L’ECONOMIA. QUESTO IMPLICHERÀ UNA VERA E PROPRIA RIV

IL PS E L’ABC DELLA COMUNICAZIONE

Facciamo finta che io sia un tesserato PS, ma proprio facciamo finta, e che quindi riponga la mia rappresentanza di cittadino nelle loro mani. Evidentemente mi aspetto per prima cosa che siano capaci di farlo, di rappresentarmi intendo, ma soprattutto pretendo che in ogni caso il partito sia una macchina ben organizzata, tale da non spendere le proprie e le nostre risorse male, in maniera non efficace o magari anche dannosa. Ecco, avete capito: sto per parlare delle donne PS, e cioè della Bosia Mirra, della Marra, della Carobbio e della Bertoli… Il mio discorso è quello evidentemente di un cittadino, anzi aimè di un tesserato PS nell’esempio, ma è anche quello di uno che conosce un po’ la comunicazione: per cui l’appunto che vado a fare ai nostri eroi riguarda proprio la comunicazione, cioè essenzialmente il punto più debole del partito. Una comunicazione che dal leggendario discorso di Bertoli avrebbe dovuto imparare una definitiva lista di frasi assolutamente da non pronunci

IL BELTRACHECKUP

Oggi piovi, quindi devo trovare qualcosa da fare… Ho pensato a uno dei miei pezzi dementi dove mi invento una situazione in cui caccio uno dei nostri VIP. Immagino che abbiate già capito di chi parlo: parlo del nostro Beltraminutile, e la storia è l’intercettazione – come sempre fornita dalla TSA, la Ticin Security Agency - dell’ultimo checkup medico del nostro eroe…   PERSONAGGI TRA – Paolo BelTRAminutile NOV – Dottor Max Profit Jürgen Klopp Von NOVartis STORIA TRA – Buongiorno dottore. Come saprà il mio medico di famiglia, il dottor Frankenstein, è appena passato a miglior vita. Quindi mi sono fatto consigliare una buona clinica dal mio amico Vitta, che non ha avuto dubbi nell’indicarmi la vostra PRIVATIZZAK MEDICAL FOR RIKKASTR come la migliore sul territorio! Per cui eccomi beltraqui a farmi visitare, proprio in un periodo in cui sono messo molto alla beltraprova: lo scandalo Argo mi ha provato parecchio e il mio fisico ne sta risentendo assai… NOV –

CARO PAOLO BELTRAMINUTILE…

Ti scrivo questa lettera perché ho alcune domande per te. Anzi, in realtà ne ho una sola che mi assilla da quando seguo il tuo operato ed è questa: cosa ci fai in CdS e soprattutto cosa ci fai al DSS? Domanda che nasce evidentemente dalle tue virtuose affermazioni, come ad esempio quella che l’ozono è un fenomeno estivo (naturale, sembrerebbe) o quella secondo cui per combattere l’inquinamento bisogna smettere di fumare in auto, o ancora il tuo epico “speriamo che piovi” inteso come misura per abbassare appunto i livelli dell’ozono “estivo”… Ma queste sono le cose che ti rendono simpatico ai miei occhi, mentre ce n’è una che proprio non mi va giù e per la quale vorrei avere qualche delucidazione: parlo naturalmente dei costi della salute e del loro aumento dovuto “all’invecchiamento della popolazione”! Come ben sai la nostra sanità ha un appuntamento fisso annuale: quello in cui ci annunciate l’aumento dei premi delle casse malati. E lo fate appunto portando come argomentazio