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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Al Bertoli gli si è attivata la ventosa sul culo!

Del potere, oggi, si può dire una cosa certa: che chi lo abita è gente piccola. E uno dei maggiori esponenti ticinesi della piccolezza è proprio il nostro ministro pseudo socialista Bertoli, che in una generosa intervista sul Corriere del Ticino ci illumina su come nei momenti di difficoltà vinca sempre la ventosa sul culo. E infatti nelle intenzioni dell’individuo c’è proprio quella di ricandidarsi! Mi fa ridere il tempismo, perché proprio qualche giorno fa, alla Conferenza cantonale del PS, 85 socialisti hanno sconfessato la linea di Bertoli e dei suoi 38 adepti sulla riforma fiscale. Un duro colpo alla corrente liberale nel PS, che da molto tempo ormai è lontana dal cittadino: una linea che ha visto Lurati nel controprogetto a Basta dumping, che ha visto Bertoli invitare i lavoratori della NLM a tornare a lavorare (e vediamo oggi i risultati!), ma soprattutto che ha portato il gruppo parlamentare del partito a sostenere la riforma “fisco-sociale”, cioè l’ennesimo regalo ai r

Quegli eventi straordinari come la neve in inverno...

Il Ticino è bello perché dopo anni in cui non succede mai un cazzo, arriva un evento straordinario totalmente inaspettato. E infatti è successo: dopo 1034 anni che non succedeva più, il nostro cantone si è riempito di una strana coltre bianca, che uno studio dell’IRE ha subito e inequivocabilmente identificato come ovatta. Ma proprio mentre l’UDC stava per lanciare un’iniziativa contro tutte le cose bianche e morbide, Piernando Binaghi ha centrato un pupazzo di neve mentre veniva giù da Fusio in skateboard, e ha confermato a tutti che il fenomeno fosse invece una nevicata... di neve! Subito è intervenuta la SECO, insistendo che invece si trattasse di ovatta, ma che i Ticinesi, conosciuti mondialmente per la loro percezione distorta della realtà, identificano come neve. Però alla fine il naso rotto di Binaghi ha avuto la meglio, e l’allarme cantonale è partito. La miglior reazione è arrivata da Bellinzona: oltre all’incredibile dispiegamento di mezzi e forze – 3 badili e due operai c

I ballisti del NO Billag

Confrontare opinioni e fatti è una cosa, ma mentire spudoratamente è un’altra: ed è esattamente ciò che stanno facendo molti sostenitori di No Billag. In realtà lo fanno perché non sono in grado di capire la differenza tra la SSR e il servizio pubblico di uno Stato, per cui, come vedete nella foto, quando qualcuno prova a far capire che non stiamo votando sul canone radiotelevisivo ma sull’abolizione del Servizio pubblico svizzero, i ntervengono e gli danno del bugiardo. In realtà i bugiardi sono loro, e adesso lo dimostro. Il genio della foto risponde al mio chiaro commento in cui sottolineo che “No Billag significa No Servizio pubblico” dandomi del bugiardo, anzi del BUGIARDO tutto maiuscolo, perché come i gorilla, anche i sostenitori di No Billag sono convinti che se una cosa la gridi più forte sia anche più vera. Ma non è vero! Infatti basta leggersi il testo dell’iniziativa, o farselo leggere da uno che sa leggere se sei un sostenitore di NO Billag, per capire che se la

Prima lettera contro il PPD: "Il rancore"

Come promesso ieri ecco il mio primo pezzo, dei sette che farò, indirizzato al PPD, che in questi giorni è ormai arrivato su Nettuno a cagare fuori del vaso! Non posso e non voglio accettare che una faccenda di rancore personale interferisca così massicciamente con la votazione contro il canone radiotelevisivo – contro il servizio pubblico - che andremo a fare il 4 marzo. Non voglio accettarlo perché la votazione è delicata e rischiamo davvero di giocarci una delle poche componenti irrinunciabili di uno Stato, solo perché la campagna, invece di essere un intelligente, acuto, lungimirante e coscienzioso dibattito sul servizio pubblico è scaduta in una merdosa campagna elettorale in cui di tutto si parla fuorché del significato e dell’importanza del nostro servizio pubblico. Ma la situazione è ancora peggiore, perché c’è una storia nella storia: la prima storia è il generale disfattismo della politica nel mettersi in campo chiaramente a favore del nostro Stato e del servizio pubb

Cara politica: a che gioco stai giocando con No Billag?

Cari politici a favore di NO Billag, vi è piaciuto come il DSS ha gestito il caso Argo 1 in questi mesi? No? Allora è doveroso lanciare l’iniziativa “NO DSS”, perché la vostra logica impone di fare questo! Ho atteso molto per vedere se la nostra politica fosse arrivata a capire che con questa iniziativa non avrebbe colpito né una eventuale casta e nemmeno il dirigente antipatico RSI o SSR di turno: il risultato dell’accettazione di No Billag avrebbe come unico risultato la distruzione di una parte dello Stato, e cioè del servizio pubblico!   Davvero non mi capacito dell’enorme ignoranza dimostrata dai politici a favore di NO Billag: loro, che rappresentano e sono lo Stato(!), ne vogliono smantellare una parte fondamentale. Vogliono smantellare il servizio pubblico, cioè il veicolo ufficiale della nostra cultura e appunto del nostro Stato! E personalmente non posso credere che gente pagata per costruire e gestire uno Stato porti come argomentazioni il diritto di scelta. Il d

Il "Polo della moda bla bla bla"

In mezzo a una popolazione politica di parameci e invertebrati venduti paraculi, ce n’era una piccola fetta ancora vigile, che ci aveva messi in guardia sul nostro famoso “Polo dalla moda”: quel fiorire di aziende ad “alto valore aggiunto” per i parameci invertebrati venduti paraculi, ma per i "vigili" una associazione a delinquere organizzata per lo sfruttamento del personale frontaliere e delle agevolazioni fiscali offerte dal Ticino e natural mente per l’evasione fiscale! Ci arriva infatti anche un cactus a capire come le sedi multiple di una multinazionale possano servire a spostare i profitti dove si paga meno, così da evadere miliardi di tasse.   E così è! La notizia di oggi è infatti il blitz della guardia di finanza nella sede milanese di Gucci, sospettata di aver evaso il fisco per un valore di 1.3 miliardi di euro, sull'arco di diversi anni, fatturando in Svizzera vendite effettuate in Italia! Ora naturalmente partiranno interminabili in