In mezzo a una popolazione politica di parameci e invertebrati
venduti paraculi, ce n’era una piccola fetta ancora vigile, che ci aveva
messi in guardia sul nostro famoso “Polo dalla moda”: quel fiorire di
aziende ad “alto valore aggiunto” per i parameci invertebrati venduti
paraculi, ma per i "vigili" una associazione a delinquere organizzata
per lo sfruttamento del personale frontaliere e delle agevolazioni
fiscali offerte dal Ticino e naturalmente
per l’evasione fiscale! Ci arriva infatti anche un cactus a capire come
le sedi multiple di una multinazionale possano servire a spostare i
profitti dove si paga meno, così da evadere miliardi di tasse.
E così è! La notizia di oggi è infatti il blitz della guardia di
finanza nella sede milanese di Gucci, sospettata di aver evaso il fisco
per un valore di 1.3 miliardi di euro, sull'arco di diversi anni,
fatturando in Svizzera vendite effettuate in Italia!
Ora naturalmente partiranno interminabili inchieste e l’alacre lavoro di plotoni di avvocati riuscirà probabilmente a insabbiare tutto, ma per i pochi con ancora qualche neurone funzionante, questa è una evidente prova che il nostro polo della moda ad alto valore aggiunto non è un polo della moda ad alto valore aggiunto ma è “Il polo della moda bla bla bla”!
E quel “bla bla bla” è naturalmente riferito alle due monocotiledoni che lo hanno difeso a spada tratta di fronte alla popolazione: e cioè la nostra archivista cantonale Marina Masoni e il nostro servo dell’economia Christian Vitta.
Tante volte mi è capitato di vedere questi due dannosi pagliacci mentitori difendere l’indifendibile, ma soprattutto mentire (mentire!) spudoratamente alla popolazione, spacciando un cancro per una cura.
Per cui adesso un altro pezzo di chiarezza è arrivato, o meglio è incontestabile anche per chi non dispone della possibilità di usare più di un neurone alla volta: il Polo della moda ticinese è una inculata galattica, fatta dalla collaborazione di malviventi senza coscienza italiani insieme a politici senza coscienza ticinesi.
E l’insegnamento per noi popolo di fedeli creduloni è che la grande maggioranza della nostra politica ci sta fregando, e che noi cittadini siamo chiamati ad accendere il cervello e l’attenzione oltre la soglia del coma neurovegetativo e ricominciare ad occuparci del nostro Stato: corrotto, venduto, senza coscienza, disonesto, in cattiva fede e mentitore seriale.
Il Re è sempre più nudo!
Ora naturalmente partiranno interminabili inchieste e l’alacre lavoro di plotoni di avvocati riuscirà probabilmente a insabbiare tutto, ma per i pochi con ancora qualche neurone funzionante, questa è una evidente prova che il nostro polo della moda ad alto valore aggiunto non è un polo della moda ad alto valore aggiunto ma è “Il polo della moda bla bla bla”!
E quel “bla bla bla” è naturalmente riferito alle due monocotiledoni che lo hanno difeso a spada tratta di fronte alla popolazione: e cioè la nostra archivista cantonale Marina Masoni e il nostro servo dell’economia Christian Vitta.
Tante volte mi è capitato di vedere questi due dannosi pagliacci mentitori difendere l’indifendibile, ma soprattutto mentire (mentire!) spudoratamente alla popolazione, spacciando un cancro per una cura.
Per cui adesso un altro pezzo di chiarezza è arrivato, o meglio è incontestabile anche per chi non dispone della possibilità di usare più di un neurone alla volta: il Polo della moda ticinese è una inculata galattica, fatta dalla collaborazione di malviventi senza coscienza italiani insieme a politici senza coscienza ticinesi.
E l’insegnamento per noi popolo di fedeli creduloni è che la grande maggioranza della nostra politica ci sta fregando, e che noi cittadini siamo chiamati ad accendere il cervello e l’attenzione oltre la soglia del coma neurovegetativo e ricominciare ad occuparci del nostro Stato: corrotto, venduto, senza coscienza, disonesto, in cattiva fede e mentitore seriale.
Il Re è sempre più nudo!
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