In un contesto espanso di equilibrio a venire direi che si tratta di un’ottima notizia… per Neuchâtel. Va comunque rilevato che la diversità endemica di un sistema dinamico condizionato dalla vicinanza regionale ancorché economica di forze interattive nel tessuto sub economico ci porta naturalmente a valutare che il nostro insieme non può essere svolto con le medesime logiche di bilancio di indici relativi, ma si deve sezionare nelle sue parti e rivalutare sulle interazioni in entrambe le direzioni. Evidentemente.
CIOÈ?
Boh, non lo so: Ceschi di solito glissa… Non sono preparato per spiegare anche cosa dico. Mi faccia un’altra domanda!
SEMBRA ESSERE UNA PIETRA MOLTO SCOMODA PER IL PADRONATO L’AFFERMAZIONE DEL TRIBUNALE FEDERALE SECONDO CUI 20 FRANCHI L’ORA NON METTONO IN PERICOLO L’ECONOMIA. QUESTO IMPLICHERÀ UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE PER QUANTO RIGUARDA IL GIOCO AL RIBASSO DELL’ECONOMIA, CHE AVRÀ, SEMBRA, UN MURO INVALICABILE. COSA NE PESA?
Non direi: Neuchâtel è in Svizzera e non in Ticino, per cui secondo l’ultimo studio di Rico Maggi va introdotto il cambio spazio-temporale! Ha letto l’ultimo studio di Maggi?
INTENDE “TRITARSI DI LSD IN UNA JAKUZZI”?
No, quello subito successivo: “Le differenti curvature spazio-temporali tra Neuchâtel e il Ticino”! Nello specifico l’IRE ha condotto un esperimento mettendo due cronometri, identici, uno a Neuchâtel e l’altro a Lugano: i rilevamenti inconfutabili dicono che quando il cronometro di Lugano segnava un’ora, quello di Neuchâtel segnava solo venti minuti. Da cui si ricava evidentemente che un’ora ticinese vale un terzo di quella di Neuchâtel. Per cui i 20 franchi l’ora diventano, con il cambio spazio-temporale ticinese, 6 franchi e 65 centesimi!
MA È PROPRIO SICURO DEL VALORE DI QUESTO STUDIO?
Ma certo! E se non bastasse, proprio in questi giorni è uscito anche lo studio di Natalia Ferrara sullo stesso tema, che conferma gli stessi risultati. Infatti il titolo mi pare eloquente: “Si on mé dö cronomètr, ùn in Tessèn e l’otr a Neuchâtel, celui du Tessèn va truà fuà plù vit”!
A QUESTO PUNTO NON POSSO DISCUTERE… RESTA IL FATTO CHE PER IL TICINO 6 E 65 SONO UNA BELLA CIFRA: RIUSCITÀ L’ECONOMIA A FAR FRONTE AL VERTIGINOSO AUMENTO?
Sono certo che la creatività dei nostri imprenditori troverà modo di mantenere l’equilibrio di un sistema in cui la bilancia tra padronato e schia… ops… lavoratori continui a pendere abbondantemente verso quel substrato a valore aggiunto di imprenditori onesti che sfrutt… ops… offrono lavoro ad alto valore aggiunto a persone ad alto valore aggiunto in questo Ticino in crescita costante in un’apoteosi di pareggi di bilancio.
QUINDI STA DICENDO CHE INIZIERANNO TRUFFE COME CONTRATTI A PERCETUALI PER LAVORI A TEMPO PIENO?
Non posso escludere che qualche mela marcia si muoverà in quella direzione, ma noi sappiamo che la grande maggioranza relativa di almeno un 90% di una metà di un quarto della parte minima di un buon terzo degli imprenditori ticinesi sono onesti e a valore aggiunto, dunque possiamo stare tranquilli che da parte almeno della maggioranza della metà di un terzo di una minoranza risicata del numero citato prima avremo una reazione onesta e chiara: licenzieranno!
DUNQUE, PER CONCLUDERE, SE HO CAPITO BENE IL SALARIO MINIMO SARÀ DI 6 E 65 ALL’ORA?
Beh, non proprio: come ben sa il recente studio di Marie Gabrielle Ineichen-Fleish della SECO intitolato “In Ticino non esistono i decimali e si arrotonda sempre per difetto” porterà la cifra definitiva a 6 franchi!
MA NON LE SEMBRA CHE 6 FRANCHI L’ORA SIANO UN PO’ POCHI?
Non direi: secondo lo studio di Paolo Pamini intitolato “Se guadagni 6 franchi l’ora, lavorando 24 ore il giorno per 31 giorni al mese guadagni 4'464 franchi e stai da Dio”, quella è una cifra notevole. Anzi, poi il cittadino medio con tutti quei soldi nel tempo libero cede ai vizi… Quasi quasi credo che seguiremo la proposta più morigerata del PS di 3'750 franchi mensili, che divisi per 31 giorni e per 24 ore danno 5.04 franchi l’ora, che arrotondati danno 4 franchi all’ora!
MA 5.04 SENZA DECIMALI FA 5 E NON 4!
Certo, ma solo se non conosce l’acclamatissimo studio che ho condotto io stesso per Discovery Channel intitolato “In Ticino il 5 si arrotonda sempre a 4”!
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