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CARO PAOLO BELTRAMINUTILE…

Ti scrivo questa lettera perché ho alcune domande per te. Anzi, in realtà ne ho una sola che mi assilla da quando seguo il tuo operato ed è questa: cosa ci fai in CdS e soprattutto cosa ci fai al DSS? Domanda che nasce evidentemente dalle tue virtuose affermazioni, come ad esempio quella che l’ozono è un fenomeno estivo (naturale, sembrerebbe) o quella secondo cui per combattere l’inquinamento bisogna smettere di fumare in auto, o ancora il tuo epico “speriamo che piovi” inteso come misura per abbassare appunto i livelli dell’ozono “estivo”… Ma queste sono le cose che ti rendono simpatico ai miei occhi, mentre ce n’è una che proprio non mi va giù e per la quale vorrei avere qualche delucidazione: parlo naturalmente dei costi della salute e del loro aumento dovuto “all’invecchiamento della popolazione”!


Come ben sai la nostra sanità ha un appuntamento fisso annuale: quello in cui ci annunciate l’aumento dei premi delle casse malati. E lo fate appunto portando come argomentazioni l’invecchiamento della popolazione e altre stupidate simili. Ma non è vero: il vero motivo è che la nostra salute è diventata un business mastodontico gigamiliardario, capace di regalare ogni anno alle case farmaceutiche utili di svariati miliardi!
Come infatti vedi nell’immagine, i fatturati delle case farmaceutiche nel 2015 fanno una somma terrificante di oltre 430 miliardi, regalando appunto mastodontici utili, come ad esempio (ho anche quei dati ma me li tengo caso mai si apra una discussione) gli 11 miliardi incamerati da Pfizer nel solo 2014! Cifre di fronte alle quali tutta la politica dovrebbe insorgere per rimettere in riga un business sfuggito al controllo degli Stati che sta mettendo in ginocchio una consistente fetta della popolazione mondiale!
Proprio ieri leggevo un sondaggio della Confederazione, in cui si rileva che un quarto della popolazione svizzera rinuncia alle cure per via degli elevati costi. E questo è un dato allarmante visto che la sanità per tutti è uno dei compiti fondamentali dello Stato!
E invece malgrado gli utili da capogiro delle associazioni a delinquere farmaceutiche e tutta una serie di indicatori come ad esempio il fatto che le medicine in Svizzera sono tra le più care al mondo, la risposta che abbiamo dal direttore del DSS a proposito dei costi della salute è quella relativa all’invecchiamento della popolazione.
Ora, io ti conosco e so che per queste cose ti manca sempre il guizzo, però ora che te l’ho detto mi aspetto che ti chini sul problema, che ti scusi pubblicamente per le menzogne che ci hai raccontato fino a ora e soprattutto che inizi ad affrontare il problema dove stanno le cause!
Non è ammissibile che i costi della salute siano proibitivi e mettano in difficoltà grosse fette della nostra popolazione soltanto per poter regalare utili miliardari a chi produce medicine, ragione per cui il compito di tutti i governi deve essere quello di riportare la sanità al suo stato di diritto sociale, cominciando innanzi tutto a portare le “invisibili” case farmaceutiche sotto la luce dei riflettori e iniziando un lavoro di “ricalibrazione” proprio di questi attori. E se non dovessero sentire ragioni, allora sarebbe vostro compito lanciare iniziative affinché nella nostra bistrattata Costituzione si riesca a scrivere che la sanità non è un business e non si può muovere liberamente nel libero mercato come fa adesso!
Caro Paolo: sei un uomo simpatico certamente al di fuori del tuo lavoro politico, ma all’interno non sei solo un uomo totalmente inutile, ma anche sei in cattiva fede e io come cittadino mi sento tradito.
Vorrei infatti sentirti dire che l’ozono non è un fenomeno estivo ma è la conseguenza della nostra crescita scellerata (del PIL e non della civiltà) e che non si risolve con un semplice “speriamo che piovi”, ma soprattutto vorrei sentirti dire che i costi della salute stanno crescendo in maniera del tutto ingiustificata perché quelle associazioni a delinquere che sono le case farmaceutiche ci stanno speculando in maniera abnorme con tanto di complicità dei governi, abbandonando ogni principio etico e morale che l’umanità dovrebbe chiedere a ogni suo individuo!
Ecco: questo farebbe di te una persona da stimare e un buon politico e non quella confusa ombra, paracula e inefficace che sei adesso. Ce lo devi! Anzi, ce lo dovete tutti, cari politici!



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