È l'ora della RIVOLUZIONE!


Ormai la campagna 2019 è iniziata, e i primi a muoversi sono naturalmente i partiti più in difficoltà: il PPD ha intanto optato per il silenzio di Beltraminelli, perché di principio qualsiasi cosa dica o faccia gli si ritorce contro, intanto che realizza in quale situazione catastrofica si trovi davvero. Senza il GdP, con Beltraminelli indebolito, con il DSS che ormai è diventato una succursale della Stampa e con Lombardi che con la Valascia ha perso la stima anche dei cactus del deserto del Sahara, il partito più in difficoltà sarà senza dubbio il PPD! Ma non è l'unico…


C'è naturalmente l'altro partito a rischio estinzione, ed è chiaramente il PS: anche lui si rende conto che questi quattro anni sono stati un enorme fallimento: una base timida e senza palle non è mai riuscita non solo a risolvere, ma nemmeno ad affrontare il loro immenso problema, e cioè Manuele Bertoli! Lui, con le sue politiche liberali e di compromessi ha messo in scacco l'azione socialista del partito e sicuramente nel 2019 mancherà una grandissima fetta dei voti al PS, cioè quelli dei socialisti!
L'evento emblematico è stata la riforma fiscale, dove la Conferenza cantonale ha sostenuto a schiacciante maggioranza il referendum, ma il loro rappresentante in Governo non ha portato avanti la decisione e si è schierato invece a favore della riforma.
E, ragazzi, ricordatevi come la riforma fiscale sia passata per 193 voti, quelli che Bertoli avrebbe raccolto con un solo post di Facebook schierato a favore del referendum! E non solo lui: anche GAS avrebbe potuto fare la differenza, ma per non “alimentare polemiche interne” ha deciso, per volontà di quell'essere inutile che è Corrado Mordasini, di non fare alcuna campagna!

In più, sempre che alla fine l'eterna paura di Cavalli non vinca come fa dalla notte dei tempi, contro il PS c'è anche Forum Alternativo: ieri, mentre litigavo con Sirica - il gadget del PS - perché si è già allineato contro una eventuale spaccatura del partito, il buon Franco inseriva un timido commento chiedendo (con tanto di decisivo punto interrogativo, sob) se non fosse il momento di provare a unire la “sinistra vera” sotto un solo cappello, per contrastare evidentemente la sinistra falsa capitanata da Manuele Bertoli-Vitta Ineichen Fleisch.

Ecco perché si è mosso persino Righini, che uscendo per un attimo dalla sua capsula criogenica si è dato alla stampa e ignorando i circa 17 milioni di pensieri alternativi e migliori che avrebbe potuto esprimere, scrive invece quello che a mio avviso è l'epitaffio del partito: "Paradossale che la visibilità dell'estrema sinistra sia "sponsorizzata" dal PLR. Votare per l'MpS al Consiglio di Stato, dal lato pratico, significa portare acqua ai liberali". E lo è perché in questo pensiero è racchiuso tutto il nulla del PS odierno!
Prima di tutto è bene ricordare al buon Igor “Caramella Mu” Righini che la difficoltà del Partito socialista nasce proprio dal fatto che Bertoli si sia comportato sempre in linea con il PLR, controllando inoltre sia gli organi di informazione del partito, sia la maggioranza del gruppo parlamentare. Ragione per cui il concetto è proprio l'opposto: non bisogna votare il PS perché se riescono a rieleggere Bertoli ci tocca un altro quadriennio di PS liberale!
Ma poi la parte deludente sta prima di tutto nell'attacco comunque a un altro partito di sinistra: come dicevo, di tutte le cose che Righini avrebbe potuto dire e fare, attaccare l'MpS è proprio l'ultima, visto che comunque è un attacco controproducente della sinistra (per gentile concessione) contro la sinistra!
E per finire, a quanto mi risulta la scelta di voto dovrebbe risiedere tutta nel livello di rappresentanza che un partito ha rispetto al cittadino che lo vota; mentre chiedere di non votare MpS per evitare che il PS perda il seggio e che il PLR raddoppi è già in quell'ambito deviato delle strategie in cui il compito politico è stato dimenticato da un pezzo, per lasciare spazio alle tattiche di guerra che come unico obbiettivo hanno quello di vincere, a tutti i costi, anche sacrificando la parte “socialista” di Partito socialista.

È l'ora della rivoluzione socialista! Fuori il cazzo: codardi!




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