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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Bambini abbandonati nel Web

Paul ha 12 anni: il suo rapitore l’ha adescato su Internet, in una chat per giocatori online. Ma non è l’unico: è recente la notizia di un gruppo di dodicenni nella Svizzera francese con, sul telefonino, le foto di ragazzini di 10 anni impegnati a fare sesso anale. E qualche mese fa eravamo qui a discutere delle ragazzine ticinesi in pose osé finite su un Cloud di rete reso pubblico. Sono tre notizie che devono far partire un enorme campanello d’allarme riguardo all’educazione dei nostri figli nell’era del digitale, anche se i nostri media e la nostra politica non approfondiscono mai temi come questo, e quando lo fanno toppano alla grande: è infatti di qualche mese fa il servizio del Quotidiano in cui Paolo Attivissimo affermava che non c’è modo di proteggere i propri figli dalle insidie di Internet. E non è vero! L’educazione Sembra sfuggire a molti, perché tendiamo sempre a pensare inesistente o ininfluente ciò che non conosciamo, ma il rapporto del bambino con la te

RIGHINIK E LE MISURE ANTI INQUINAMENTO

PERSONAGGI Manuele Bertoli (MB) Sergio Roic (SR) Corrado Mordasini (CM) Marco Cagnotti (CACCA)   MB – Kari kompagni di $ini$tra, vi ho fatti venire qui in questa riunione straordinaria, ancora una volta, perché la situazione è critica. Ma partiamo dall’inizio: questa mattina stavo facendo la mia ora giornaliera di sofferenza empatica a distanza con i meno fortunati, quelli che l’anno prossimo non vedranno aumentare il proprio stipendio… Ecco: proprio mentre pensavo ai poveri manager delle grandi banche in difficoltà ho avuto una delle mie visioni. Ho visto Righinik che tra cinque mesi sosterrà pubblicamente le misure di Zali contro l’inquinamento! SR (interrompendo) – Scusa se ti interrompo, o mia fertile ape regina… MB (interrompendo) – Ti ho detto mille volte di non chiamarmi fertile ape regina in pubblico! SR – Scusami, non lo faccio più. E comunque ti dicevo, Pistillicchia, che Righinik si è schierato proprio ieri a favore delle misu

Trasporti pubblici? Parliamone!

Zali, sempre lui, ha deciso di fare qualcosa per la pessima qualità della nostra aria. Qualità pessimamente certificata e dalle rilevazioni atmosferiche e dalle varie prese di posizioni da parte dei medici sull’aumento delle malattie respiratorie causate dall’inquinamento. Dunque la prima considerazione non è quella di iniziare a lamentarci ma è quella di dire “era ora”! Stavamo schiattando e nessuno ci cagava, e io festeggio nel vedere che finalmente qualcuno abbia preso sul serio i problemi dell’inquinamento, dimostrando almeno qui una visione ILO e non SECO della questione! Però non voglio parlare della pietosa diatriba che seguirà l’annuncio delle misure, ma dello spunto che alcuni elementi ci danno per riflettere, come ad esempio i trasporti pubblici. Sono trasalito quando ho letto che in caso di eccessivi superamenti si potrebbe arrivare anche alle domeniche senz’auto. E sono trasalito nel veder scritto vicino: “e mezzi pubblici gratuiti”! E quel modello mi ha catturat