Paul ha 12 anni: il suo rapitore l’ha adescato su Internet, in una chat per giocatori online. Ma non è l’unico: è recente la notizia di un gruppo di dodicenni nella Svizzera francese con, sul telefonino, le foto di ragazzini di 10 anni impegnati a fare sesso anale. E qualche mese fa eravamo qui a discutere delle ragazzine ticinesi in pose osé finite su un Cloud di rete reso pubblico. Sono tre notizie che devono far partire un enorme campanello d’allarme riguardo all’educazione dei nostri figli nell’era del digitale, anche se i nostri media e la nostra politica non approfondiscono mai temi come questo, e quando lo fanno toppano alla grande: è infatti di qualche mese fa il servizio del Quotidiano in cui Paolo Attivissimo affermava che non c’è modo di proteggere i propri figli dalle insidie di Internet. E non è vero! L’educazione Sembra sfuggire a molti, perché tendiamo sempre a pensare inesistente o ininfluente ciò che non conosciamo, ma il rapporto del bambino con la te
Informatica, pensieri, musica, satira e altro ancora...