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Trasporti pubblici? Parliamone!



Zali, sempre lui, ha deciso di fare qualcosa per la pessima qualità della nostra aria. Qualità pessimamente certificata e dalle rilevazioni atmosferiche e dalle varie prese di posizioni da parte dei medici sull’aumento delle malattie respiratorie causate dall’inquinamento. Dunque la prima considerazione non è quella di iniziare a lamentarci ma è quella di dire “era ora”! Stavamo schiattando e nessuno ci cagava, e io festeggio nel vedere che finalmente qualcuno abbia preso sul serio i problemi dell’inquinamento, dimostrando almeno qui una visione ILO e non SECO della questione! Però non voglio parlare della pietosa diatriba che seguirà l’annuncio delle misure, ma dello spunto che alcuni elementi ci danno per riflettere, come ad esempio i trasporti pubblici.

Sono trasalito quando ho letto che in caso di eccessivi superamenti si potrebbe arrivare anche alle domeniche senz’auto. E sono trasalito nel veder scritto vicino: “e mezzi pubblici gratuiti”! E quel modello mi ha catturato, tanto che leggendo le giuste rimostranze di chi non è servito a sufficienza o persino del tutto dai mezzi pubblici mi sono messo a pensare. E come faccio sempre ho cercato il “dove ci fregano”, e cioè quell’ammanco logico che i fautori della nostra realtà inseriscono sempre per limitare l’efficacia di qualsiasi buona idea…
Ci ho pensato e l’ho trovata: i nostri mezzi pubblici sono treni da centinaia di tonnellate o autobus da decine di tonnellate, e basta. E evidentemente è difficile avere una copertura rapida e capillare se devi spostare ogni volta dei palazzi, di cui i treni, proprio per la loro stazza, necessitano di una strada univoca dedicata solo a loro.
E allora mi sono chiesto cosa manca: evidentemente mancano i mezzi leggeri. Mancano furgoncini e, udite udite, TAXI! E inseriti questi due elementi ho visto apparire il nostro Ticino che a supporto delle linee fisse di treni e autobus aggiungeva una rete dinamica di furgoni e taxi, tutti connessi e pianificati real-time da un programma informatico, che connesso con richieste telefoniche e via Web automatiche ritraccia continuamente il percorso dei veicoli in base alle posizioni, ai tracciati e ai posti disponibili.
Ed ecco che meravigliosamente il TAXI pubblico partito da Monte Brè con due persone si ferma anche a Orselina per recuperarne un’altra, e dopo aver lasciato a Muralto uno dei due di Brè, raccoglie a Locarno altre due persone e porta tutti al Lido! Per esempio.
Il tutto regolato con abbonamenti convenienti e in parte sovvenzionati dallo Stato, così da incentivare culturalmente e con una soluzione praticabile(!) la popolazione. E i soldi necessari si ricavano dalla sicura diminuzione dei costi per il mantenimento di molte reti stradali, da un traffico più efficiente e dunque più produttivo anche per il commercio, dalla diminuzione dei costi della salute, abbattuti magari con l’inserimento nelle città di centinaia di bici elettriche, magari trasformate in moderne bighe con autista…
Fino ad arrivare, magari, alla cultura di lasciare l’auto fuori delle città privilegiando una rete di trasporti multilayer, veloce ed efficiente e soprattutto senza la preoccupazione del posteggio. Così tanto efficiente da farsi preferire perché “Sans souci”!
E oggi si può: oggi la tecnologia per una rete di trasporti dinamica in tempo reale c’è! E bisogna farla, perché non è realistico invocare l’utilizzo dei trasporti pubblici quando sappiamo bene che sono efficienti solo in certe zone e solo in certi orari e soprattutto non sono dettagliati.
Senza contare il valore aggiunto per il turismo: il turista potrebbe posteggiare o ad Airolo o a Chiasso o a Olivone e farsi portare in giro 24 ore su 24, in itinerari per visitare la città o per vivere gli eventi o per il “Birra tour no drive” che organizzeremo per gli sbragoni che vogliono venire qui a macellarsi senza preoccupazioni. Con appositi TAXI e furgoncini dotati di sacchetti anti-vomito.
O anche possiamo pensare alla rete di ciclisti elettrici che si preoccupano di fare le commissioni per i tanti anziani e invalidi del Cantone…
No, solo per dire che il turismo da solo, il commercio da solo e i mezzi pubblici da soli valgono qualcosa, ma se si mettono assieme e iniziano a costruire itinerari, eventi, programmi, servizi e mode, rischiano di spaccare!







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