C’è una trama forte che in questo momento occupa il nostro presente e la nostra storia: è la crisi. È quell’entità che erroneamente ha preso consistenza in quanto tale, ma che invece dovrebbe essere riportata alla sua definizione originale, e cioè la conseguenza dell’operato dell’uomo all’interno dell’economia! E facendo così non solo di rimette la causa al centro del problema, ma anche si spezza quell’assioma da cui tutti, nell’affrontare il mondo e le proprie scelte, partono, e cioè quell’assunzione rassegnata della crisi e delle sue naturali conseguente: ridimensionamenti, tagli e licenziamenti. Infatti non so se l’avete notato, ma tutta la nostra cronaca, dal preventivo cantonale alla RSI, dà per scontata la crisi come fosse una inevitabile componente strutturale del sistema. E dunque le scelte paiono inevitabili, perché proprio i presupposti paiono inevitabili. E invece? E invece, in un mercato di generale contrazione e soprattutto dove tutti gli “avversari” hanno pre
Informatica, pensieri, musica, satira e altro ancora...