Che cos’è il mio assurdo? È la condizione di vita senza
senso che questo mondo mi impone di vivere.
Personalmente, infatti, sono
convinto che la nostra società, e di conseguenza la nostra realtà, sia una
malattia mentale: le logiche con cui conduciamo la nostra evoluzione sono
distruttive, incomplete e decisamente inefficaci in quanto impongono al mondo continui loop
storici, che si ripetono da millenni e che in un concetto possono essere
riassunti così: costruzione, poi distruzione, poi costruzione, poi distruzione…
Ed evidentemente una umanità basata su questa dinamica difficilmente
potrà evolversi, superarsi e uscire da questo loop. Ma il problema peggiore è l’impossibilità
di mettere in discussione proprio questa dinamica, perché regge l’economia e il
potere, e di conseguenza tutto il resto, compeso anche il senso della vita di chi abita il potere e l'economia.
E anche oggi, quando ormai la nostra malattia
mentale collettiva è evidente, tutte le follie umane sono trattate come cronaca e non,
ripeto, come malattie mentali! Vi faccio un esempio: in un mondo in difficoltà,
in cui tutti gli sforzi dovrebbero andare per sviluppare una società
sostenibile, la nostra cronaca è invece quella di un pazzo che fa un test nucleare, poi di un
altro pazzo che fa planare un bombardiere sulla Corea per “mostrare i muscoli”;
poi ci sono altri pazzi convinti che mescolare culture diversissime tra loro
sia un atto di intelligente apertura e di profonda fratellanza e non un modo
per seminare il caos ovunque (le frontiere servono infatti per dividere le varie tipologie di malattie tipiche di ogni popolo ed evitare che scontrandosi creino distruzione!); poi altri pazzi creano sistemi di investimento
malati capaci di mettere in ginocchio l’economia mondiale, e altri pazzi li
salvano dandogli anche miliardi, e non l’ergastolo, perché sono “Too big to
fail”. Poi ci sono i pazzi ricchissimi che parlano di sacrifici a gente che non
arriva a metà mese; poi ci sono i pazzi che fanno i film e che da anni
investono miliardi per proporci serie criminali e film di guerra invece di un “Radiotelescuola”;
poi ci sono i pazzi dell’informazione, capaci appunto di commentare con un “Gli
USA mostrano i muscoli” la picchiata del bombardiere e non con un molto più
azzeccato “Fermatevi!”.
Per cui sì, penso che la nostra società sia malata tanto
e che i pazzi stiano fuori del manicomio e non dentro: e infatti ricordo, tempo
fa, la mia prima oretta alla neuro, quando una dottoressa mi urlava in faccia: “Lei
deve ammettere di essere malato, sennò abbiamo un problema”. Ricordo di aver
pensato “Avete un problema!”, ma di aver detto: “Il mondo è malato, non io”!
E lo penso tutt’ora, soprattutto vedendo il “mi piace” di
uno psichiatra a un mio post in cui, di fronte alla notizia del bombardiere
USA che mostra i muscoli, commentavo così: “Dovrebbe intervenire una
associazione internazionale di psicologi per prenderli tutti e ricoverarli...”!
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