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Visualizzazione dei post da 2016

ESCLUSIVO - L’INTERCETTAZIONE DI ANDREAS MEYER CHE SI PREPARA PER L’EVENTO IN TICINO

Ok, TeleTicino è in gamba perché ha catturato la gaffona del CEO di FFS, Andreas Meyer, che ha scambiato Borradoni per il sindaco di Bellinzona. Ma io, grazie alla TSA (Ticin Security Agency), ho l’intercettazione del momento in cui, due giorni fa, il nostro eroe si stava preparando per l’evento, insieme al suo consulente per la comunicazione.. . PERSONAGGI AM - Andreas Mayer, CEO FFS JP - Jena Plissken, consulente per la comunicazione INTERCETTAZIONE AM – Allora Jena, sei pronto per darmi tutti i ragguagli del caso? JP – Certo Capitano, mio Capitano! Dunque, dovrai riconoscere Paolo Beltraminelli, Christian Vitta, Marco Borradori, Giovanna Masoni Brenni e Marco Solari. AM – E come li riconosco? JP – Dall’odore! Ahahahah! Piaciuta la battuta su quei “cincali” dei ticinesi? AM – Sei una forza, Jena! Però adesso fai il serio e dimmi tutto. Iniziamo dal primo: quel Borradori... Chi è? JP – Borradori è il sindaco. AM – Il sindaco di Ticino? JP – No, Ticino è un

Un vantaggio speso male

Non è mia intenzione rovinarvi la festa, ma voglio condividere con voi un pensiero in me ricorrente. Mi dico sempre quanto il fatto di essere nato in Svizzera e non nel Botswana, o in Siria o in Eritrea, vada imputato molto più al caso rispetto che a un qualsiasi merito. Quindi, quando da piccolo vedevo (raramente) alla televisione le immagini della povertà o delle guerre cercavo spiegazioni: mia madre rispondeva con un evasivo “Sono lontani e lì non hanno da mangiare”. Eppure io guardavo le foto con cui mio padre aveva tappezzato il negozio: erano le immagini dello sbarco sulla luna, e mi chiedevo come mai fossimo arrivati sulla luna, ma non fossimo capaci di arrivare in Africa dove c’era più bisogno di noi “eruditi”. E la domanda è rimasta invariata anche crescendo, completandosi con una spiegazione: siamo superficiali e viziati egoisti, che stanno spendendo male il proprio casuale vantaggio geografico! Non so se vi rendete conto, ma la vita si divide essenzialmente tra bisog

Titolo da cantare come alla Resega: “BERTOLI, BERTOLI, LA SENTI QUESTA VOCE?”

La nostra realtà si divide essenzialmente in due grandi categorie di eventi: quelli probabili, e cioè che succedono sovente e facilmente, e quelli molto rari. Nella prima categoria stanno quegli accadimenti definibili come all’ordine del giorno, che si manifestano spesso e senza troppi sforzi: come ad esempio fare il sei al Lotto per cinque volte consecutive, o fare canestro tirando da un chilometro di distanza con gli occhi bendati e girati di schiena... Mentre il secondo gruppo è quello degli eventi davvero rari, manifestazioni quantiche che un individuo raramente riesce a vedere nell’arco della propria esistenza: come ad esempio un socialista che fa autocritica! E noi siamo esseri fortunati, perché proprio l’altro giorno, dopo la vittoria di Trump, l’ex presidente del PS Anna Biscossa lo ha fatto! E allora, tripudio, gioia, rinascita e rivoluzione? No: ci ha pensato il buon Bertoli a rimettere l’EGO al centro del villaggio e a spostare di nuovo, come sempre, le colpe nella me

L’analisi che non ha fatto nessuno

Da buon informatico, sistemista, sono ben cosciente di vedere cose che voi umani... Elementi e movimenti della realtà determinanti, i quali però vengono ignorati da tutti, ma che a me permettono di fare l’”analisi che nessuno ha fatto”! Parliamo dunque della domanda alla quale tutti i commentatori hanno cercato di rispondere, e cioè la ricerca del motivo per cui il potere dell’establishment sia crollato in pochi anni: quel potere formato dalla finanza e dalla politica, che con la complicità dei media ufficiali hanno fatto man bassa di dignità e risorse in tutto il pianeta, giustificando guerre, crisi planetarie, inquinamenti, migrazioni e affini come eventi del tutto naturali e imprescindibili. Un sistema che fino all’altro giorno si muoveva indisturbato dietro le quinte e che pareva intoccabile, ma che oggi è indebolito da un popolo stufo che si rivolge, a mio avviso, non tanto verso una destra populista, ma piuttosto verso una qualsiasi alternativa alla “solita casta”, ormai s

Anche le chiese crollano

Avete visto? In Italia c’è stato il terremoto! Interi villaggi sono stati rasi al suolo - come succede abitualmente con le guerre - però questa volta l’autore (almeno speriamo) non è l’uomo ma è la natura. Una natura che di tanto in tanto irrompe nel mondo autoreferente dell’uomo e ci ricorda che c’è anche lei e che forse, nella nostra storia, l’abbiamo messa in secondo piano troppo presto, dimenticandoci che da lei dipende la nostra vita addirittura più che da noi stessi. Una natura che, e qui è dove metterò l’occhio oggi, non fa differenze: e rompendo il senso della nostra storia, dei nostri valori e dei nostri significati, rade al suolo tutto e tutti senza distinzioni, dimostrando che il nostro “senso della vita” è piacere tutto nostro: certo, perché sono crollate case e strade, ma sono crollate anche le chiese! Inizio con una considerazione forte, perché è proprio lì che voglio mettere l’occhio: la natura non sa del nostro Dio! Ed è fondamentale riflettere su questo: inn