EOC: “Non è per il rapporto”


Certo che qui in Ticino non è facile affrontare con fiducia la nostra cronaca. Anzi, il più delle volte si è tentati di pensare male: sbagliando naturalmente perché come bene sappiamo qui in Ticino nessuno sbaglia mai. Però le congiunzioni astrali fanno sempre sì che la prima reazione alla nostra cronaca sia quella di pensar male.

Per esempio: il responsabile della chirurgia della mano dell’EOC è appena stato licenziato. Guarda caso aveva appena scritto un rapporto molto critico proprio su quel reparto, ma dall’EOC è arrivata subito la puntualizzazione che il licenziamento non ha a che fare col rapporto. Sarà, ma non siamo nuovi a modelli simili: non troppo tempo fa è stato il caso del docente della SPAI, Caruso, che pure aveva sollevato delle critiche all’istituto, che pure era stato licenziato ma, come all’EOC, il DECS ha sottolineato subito che tra il licenziamento e le critiche non ci fosse alcuna relazione. Sarà.

Idem per Paola Nurnberg: lei è stata licenziata per un post rivolto alla destra, anzi no. O sì… Insomma: sulla lettera di licenziamento la motivazione era il post, ma la RSI ha continuato a lasciare intendere che non fosse solo quello. E infatti la giornalista aveva denunciato delle molestie, ma naturalmente tra questo e il licenziamento non c’è nessuna correlazione. Sarà.

Ovvio che con un modus operandi così non c’è da stupirsi se di tanto in tanto qualche commentatore di “una certa stampa” definisce il Ticino come un cantone feudale, dove la democrazia ha lasciato il posto al dominio assoluto di pochi gruppi di potere e famiglie che hanno in mano tutto.

Hanno in mano la politica, l’amministrazione pubblica e anche molti media, soprattutto quello pubblico, che sulla morte del Papa ha fatto una maratona di dieci giorni, genuflesso, strisciante e acritico di fronte a una organizzazione e a una figura che definire tra le più controverse della storia è un eufemismo. E infatti, se il media in questione fosse attento, avrebbe notato come la scomparsa del Papa abbia mobilitato un paio di centinaia di migliaia di persone, che per “il lavoro più importante del mondo” (Cit. Morisoli) è davvero una miseria. Soprattutto se si pensa che il concerto gratuito di Lady Gaga a Copacabana di persone ne ha portate due milioni: dieci volte più del Papa!

Quindi sembrerebbe che il Ticino sia un cantone feudale, ma sappiamo di sbagliare: sono solo coincidenze. E infatti esistono progetti e strutture lontani da questi modelli medievali, lì a dimostrare che il Ticino è un cantone democratico, basato sulle pari opportunità e lontano da intrallazzi e interessi personali, come ad esempio è… il “rilancio DEFINITIVO” dell’aeroporto di Lugano.

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