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L'onda perfetta per la sinistra (vera)

La realtà non è mai tanto generosa quanto lo sono i sogni, ed è per quello che nella vita non dobbiamo mai smettere di farli. Io li faccio, e quando li faccio mi vengono in mente i soliti disegni grandi e ideali tracciati dall’informatico che mi abita. Quello di oggi lo voglio condividere con voi, perché sebbene sia un disegno altamente improbabile, non è impossibile.


Nel titolo dicevo “L’onda perfetta per la sinistra vera”, e ne sono convinto: oggi concorrono molti elementi capaci di rovesciare le sorti del nostro Governo alle elezioni del 2019. Innanzi tutto c’è il PPD che mai come oggi si trova col fianco scoperto: Beltraminelli è bruciato, soprattutto perché il caso Argo non è chiuso e nei prossimi mesi sapremo delle inchieste aperte, sapremo nuove indiscrezioni e avremo anche il rapporto della Commissione d’Inchiesta Parlamentare (CIP). Anche Dadò non è uscito bene dalla vicenda, come pure l’intero PPD. Ragione per cui sarà possibile screditarli ogni volta che, soprattutto in campagna, apriranno la bocca. Senza contare che i candidati papabili saranno pochi: candidare il Beltraminutile sarebbe un suicidio, come pure un Dadò, che tra l'altro non fa l’unanimità nel partito. Dunque, tranne ripescaggi d’emergenza come Regazzi e Lombardi – operazione comunque ad alto rischio – il PPD non ha molti personaggi forti da candidare.
Il PLR è nella merda anche lui: prima gli sgravi ai ricchi, poi il salario minimo pietoso fissato dal Governo non sono certo un tappeto rosso su cui presentarsi alle elezioni 2019. Sempre con un’adeguata campagna sarà possibile convincere molta gente, soprattutto tra il ceto medio e tra i poveri naturalmente, a non sperare più nei liberali, che ormai sono platealmente i rappresentanti dell’economia in Governo, insieme naturalmente al PPD e, udite udite, alla Lega.
E parliamo della Lega: anche per lei sono tempi grami! Ormai non può più essere considerata un partito d’opposizione ma uno di Governo. Gobbi e Zali in questa legislatura hanno lasciato spesso l’anima leghista fuori della porta: sul salario minimo – che evidentemente sarà il cavalo di battaglia della sinistra durante la campagna – si sono accordati per le cifre ridicole comunicateci oggi; Gobbi non è uscito bene dallo scandalo permessi e nemmeno ha raccolto il favore dei lettori mentre era seduto di fianco al Beltraminutile a “rispondere” alle domande sul puttanaio Argo. Poi sono il partito delle tasse... E ce n’è all’infinito: la Lega si trova adesso totalmente scoperta e vive una totale contraddizione tra i propri proclami politici e la propria azione politica. Quindi certo non subiranno una disfatta, ma non è così automatico che raddoppino di nuovo.
Detto questo, c’è uno scenario possibile: quello in cui MpS, PC, POP, Forum Alternativo, Verdi, cani sciolti e popolo socialista si uniscano, e sui temi dominanti come il lavoro, l’ambiente, l’economia degli sgravi ai ricchi, il dumping e tutte quelle tematiche determinanti che li trovano d’accordo ci costruiscano una super campagna, con l’obbiettivo di occupare due posti in Governo!
Si può fare: lo si può fare con la giusta campagna, rosicchiando a PPD, PLR e Lega quanto basta per lasciarli a un Consigliere e averne due per la sinistra.
Evidentemente ci vuole, oltre all’unione, anche l’idea. L’idea è una campagna in cui la sinistra integri il popolo e lo attivi e sostenga, con uno spazio coordinato sul Web che raccolga i contenuti di tutti i partiti dell’”Unione” e anche del popolo. Un costante forum bidirezionale, attivo e che produce, confronta e diffonde contenuti, di tutti.
Non entro nei dettagli perché mi piacerebbe mettermi a disposizione proprio per strutturare questa rete “organica”, ma l’informatico che mi abita dice che tecnicamente la cosa è possibile. Purtroppo il blogger che mi abita dice che per un disegno simile molte coscienze dovrebbero superare se stesse, ma il musicista che mi abita mi ricorda le volte in cui formazioni improbabili hanno fatto concerti notevoli...
Buona musica!



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