La vera storia dell'Immacolata concezione



Oggi è una di quelle giornate strane, che solitamente hanno in serbo qualcosa. Vi spiego perché: questa mattina, non so per quale motivo, aprendo gli occhi ho sentito la mia vocina che diceva “Fai un pezzo sull’Immacolata concezione”. Evidentemente non le ho dato retta…
Ma poco fa sono uscito e con un po’ di stupore ho trovato tutti i negozi chiusi; sono dunque andato al solito distributore e mi sono anche dato la pena di chiedere alla commessa se oggi fosse festa: e la ragazza mi ha prontamente risposto che oggi è l’Immacolata concezione! Mi sono messo a ridere e subito mi è uscita l’osservazione che l’Immacolata concezione è stata la più colossale e fantasiosa balla mai detta da una donna per giustificare una trombata fuori casa. Però mi sono detto che questo era evidentemente un segno divino, e che il pezzo suggeritomi stamattina dalla mia vocina avrei proprio dovuto farlo.
Come mio solito il contesto è quello di un dialogo, in questo caso tra Giuseppe e Maria, un paio di mesi prima dell’anno zero…


Giuseppe – Maria, ma non hai notato qualcosa di diverso nelle ultime settimane?
Maria – No, cosa dovrei aver notato?
Giuseppe – Beh, l’enorme pancione che ti è cresciuto ad esempio: non sarà un blocco intestinale come tre anni fa?!
Maria – No, non è un blocco intestinale.
Giuseppe – Allora hai di nuovo esagerato con i fagioli e con le lenticchie? Guarda che per voi vegani esistono anche altre fonti di proteine, come ad esempio il Quorn…
Maria – Non sono i fagioli: sono incinta!
Giuseppe, perplesso – Ma noi non facciamo sesso da cinque anni, da quando tagliando quel grosso tronco mi è scappata via la sega…
Maria – Ma non è figlio tuo.
Giuseppe – Ma guarda tu che zoccola! E me lo dici anche?!
Maria – Certo: porto in grembo il figlio di Dio!
Giuseppe, sempre più perplesso – Mi stai dicendo che hai fatto sesso con Dio?
Maria – Ma cosa dici, zoticone: mi è apparso in sogno circa sette mesi fa; mi ha detto: “Tu porterai in grembo mio figlio” e proprio mentre lo diceva, il sogno si è riempito di luce e mi sono sentita la vita nascere dentro!
Giuseppe – Sicura di non aver mangiato di nuovo quei funghetti che nascono sulle cacche di mucca?
Maria – Smettila di dire eresie: se ti dico che mi è apparso Dio in sogno devi credermi!
Giuseppe – E dimmi un po’: come sarebbe questo Dio, da vedere?
Maria – Somiglia un po’ a quel venditore ambulante di stoffe che circa una volta l’anno passa dalle nostre parti. Hai presente?
Giuseppe – Sì, sì: quello che è passato a trovarci circa sette mesi fa e con cui hai passato tutta la giornata nel fienile perché era l’unico posto abbastanza grande per esporre tutte le stoffe e poterle scegliere… Peccato che ho dovuto andare a tagliare i pioppi nella fattoria di tuo cugino: sarei rimasto volentieri a guardarle… Dunque somiglia a lui?
Maria – Sì ma con una grande aura luminosa sopra la testa!
Giuseppe – Ah beh, allora siamo fortunati: chissà che vita meravigliosa avrà il nostro pargolo, essendo il figlio di Dio!
Maria – Mica tanto: mi ha detto che come tutti i figli cresciuti da un patrigno e non dal vero padre sarà un disadattato borderline pieno di problemi, gravemente bipolare.
Giuseppe – Dunque sarà colpa mia?
Maria – Certo! Non ti fidi di quello che dice Dio??
Giuseppe – Non saprei: tu ti fideresti di qualcuno che ti ingravida la moglie?
Maria – Non so: non riesco a immaginarmi con una moglie…
Giuseppe – E comunque, cosa vuol dire “bipolare”?
Maria – È una malattia che scopriranno gli psicologi nel ventesimo secolo dopo Cristo.
Giuseppe – Cristo??
Maria – Sì, l’alter ego di nostro figlio Gesù!
Giuseppe – Ma come? Nemmeno posso scegliere il nome di mio figlio?
Maria – Non è figlio tuo!
Giuseppe – Grazie! Dunque, però, deduco che diventerà famoso?
Maria – In realtà, come ti dicevo, avrà una gran vita di merda, e la sua fama sarà dovuta piuttosto ai traffici dei suoi infidi amici, che proveranno a racchiudere nel simbolo della croce una fede cieca che gli permetterà di dominare e approfittarsi di una grossissima fetta della popolazione per oltre duemila anni.
Giuseppe – La croce?
Maria – Cazzo, scusa, ti ho rovinato il finale.
Giuseppe – Mmm… E la nostra vita, sarà anche così miserabile?
Maria – No, noi faremo un pacco di grana in pochissimo tempo grazie alla nostra Panetteria-pescheria-enoteca Giuseppe&Maria!
Giuseppe – Mi stai dicendo che diventeremo ricchi vendendo pani, pesci e vino??
Maria – Fidati: Gesù troverà un modo miracoloso per ridurre al minimo l’utilizzo di materie prime!
Giuseppe – Ok, ma perché mai Dio dovrebbe dare una vita terribile a suo figlio? Suppongo che almeno servirà a regalare la pace e la fratellanza eterne all’umanità?
Maria – No, per niente: Pietro, il primo manager della storia, come ti accennavo sfrutterà le gesta di nostro figlio per costruire un impero malefico che farà più danni di qualsiasi malattia, guerra o catastrofe naturale dell’intera storia dell’uomo.
Giuseppe – Manager??
Maria – Sì, quegli individui che nella vita non hanno mai imparato un lavoro utile, e dunque si appropriano delle idee e del lavoro degli altri per fare soldi, cadendo spesso nell’inganno, nella menzogna e qualche volta anche nel reato. Dopo Pietro ne verranno molti… Il più famoso si chiamerà Steve Jobs, quello che c’era anche nel Giardino dell’Eden: il serpente! Nel ventesimo secolo rinascerà e rubando la geniale idea di Steve Wozniac, che inventò il personal computer, ci creerà sopra un impero basato sulla comunicazione, sull’immagine e sulla tentazione, che gli frutterà un pacco di grana, ma che rovinerà irrimediabilmente l’evoluzione sana dell’informatica. Pensa che come simbolo userà addirittura quello originale del Giardino dell’Eden: la mela col morso!
Giuseppe – Ma allora perché mai tutto questo?
Maria – Mi ha risposto così: “Perché nella vagina te lo sto mettendo adesso, ma nel culo ve lo metterò a tutti quanti per il resto dell’eternità!”



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