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"Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento". Poi creò i Puffi!

Una magnifica vignetta di quel genio che era
ANDREA PAZIENZA
Salve ragazzi! Sono due mesi che non ci si sente, ma mi sono dedicato un po' alla musica e ho acceso poco il computer. E quando configuro la mia coscienza per giocare con i suoni, con gli equilibri e con le emozioni non posso guardare né un TG e nemmeno leggere un giornale: se lo faccio la magia sparisce e torno a essere un'illusione di uomo in un'illusione di mondo. Quindi resterò diradato ancora per un po': quanto basterà per avere una performance acustica insieme al mio amico Roberto e a un fortunato terzo da potervi regalare... Ma intanto metto la prima pietra della seconda fase di questo blog: quella in cui inizierò pian piano a risalire la catena delle cause al contrario, smettendo così di parlare dei sintomi - della nostra cronaca -, e iniziando a cercare di capire perché... Perché siamo diventati così bambi?! Inizio dal primo anello di una delle nostre catene, posizionandomi proprio nella notte dei tempi: il momento in cui Dio creò il mondo e diede inizio alla nostra miserabile storia, creando tutto quello che c'è e anche quell'esseraccio - fatto a sua immagine e somiglianza - che è l'uomo, che siamo noi! E credo sia doveroso tornare alle origini, perché nei nostri schemi mentali e nella nostra configurazione sociale sono ancora ben radicate molte logiche legate non tanto all'esistenza di un Dio, ma a quella delle religioni: alle loro visioni e soprattutto alle loro modalità di interpretare il mondo, gli eventi e dunque di determinare valori e scelte. Quindi non perdiamo altro tempo e tuffiamoci là, nelle tenebre che abitavano tutto prima che a Dio venisse la brillante idea di crearci, di darci la possibilità di peccare e di condannare poi all'eterna sofferenza tutte le generazioni a venire, per colpa di una tipa tonta, di un sepente bastardo, di una mela e del solito pover uomo che per non farsi più stressare dalla tipa finisce col fare quello che lei insensatamente gli ha chiesto, facendo naturalmente un disastro! Thank's Dio!


E adesso diamo un'occhiata logica a quel fantastico racconto che è la Bibbia. Perché la Bibbia è un fantastico racconto; paragonabile a mio avviso a opere come l'Odissea o la Divina Commedia, per certi versi, al Signorte degli anelli per certi altri, e ai Simpson per certi altri ancora. Quello che mi fa pietrificare un po' è che questo racconto sia stato scambiato per realtà. Anche se capisco come a quell'epoca molte cose fossero meno evidenti a causa delle scarse conoscenze scientifiche. Se ad esempio avessero saputo che la la terra non era piatta e che per di più girava intorno al sole, un racconto simile sarebbe stato preso per quello che è: un racconto.
Quindi apriamo la Bibbia al capitolo della Creazione e vediamo un po' com'è andata...




PRIMO GIORNO
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.




E fin qui anche la logica di un informatico non ha nulla da ridire: non mi è bene chiaro come cielo, terra, tenebre e abisso siano disposti nello spazio, ma capisco che è un work-in-progress e che anche qui, come per un mobile dell'IKEA, è solo dopo averlo montato che si capisce cosa sia e a che cosa serva. Dunque, piena fiducia all'architetto!



 SECONDO GIORNO

 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.



Ok, lo sappiamo tutti che i mobili IKEA non sono facili da montare, e soprattutto non è facile capire le istruzioni perché sono tradotte dallo svenks da un pakistano adottato da una famiglia tirolese. Quindi posso capire il poverino che deve montare il firmamento per separare le acque che stanno sopra il cielo da quelle che stanno sotto...Ed è evidente che Dio, benché l'abbia creato lui, non sappia bene che cosa sia il firmamento, perché alla fine decide di chiamarlo cielo. Ed è esattamente quello che succede con i mobili IKEA: c'è sempre un pezzo che non sai dove devi mettere, e che alla fine, per non lasciarlo fuori ed evitare così che la tipa tonta degli esordi ti faccia smontare e rimontare tutto, inventi un modo creativo per piazzarlo...
In questo caso Dio ha risolto facendo che firmamento=cielo! E non ci fa una bella figura, soprattutto perché ha creato tutto lui, e con lì solo cinque o sei elementi non è un buon inizio se per far quadrare le cose deve subito chiamare un pezzo come un altro. E si vede anche che non è molto in chiaro sul risultato finale, perché per il momento a me sembra che stia montando un acquario. Però capita a tutti di perdersi via un attimo: è solo il secondo giorno e magari il terzo si accorge dell'errore, smonta, e rimonta giusto...



  TERZO GIORNO

Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.



No, non smonta e rimonta giusto: continuano a esserci le acque sotto il cielo, il che presuppone che ce ne siano anche sopra! Ma magari, alla fine, quando proverà a mettere il tutto in piedi si accorgerà che il risultato non è uguale al disegno sulle istruzioni e finalmente lo smonterà e lo rimonterà giusto. Eppoi è solo il terzo giorno, e come tutti sappiamo per alcune creazioni IKEA tre giorni non servono nemmeno per capire le istruzioni.
Mentre per la serra vegana c'è poco da dire, se non che difficilmente senza una presenza animale il ciclo dell'impollinazione delle piante avrebbe potuto funzionare con successo. Ma impollinare piante non credo fosse un grosso problema per Dio. Mentre mettere l'acqua sopra il cielo, per quanto mi riguarda, resta ancora una faccenda in sospeso tra me e Lui...




  QUARTO GIORNO

Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra».  E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.


Il quarto giorno è decisamente il più impegnativo: Dio fa le luci! Mette una lampadina grande per illuminare il giorno; ne mette una più piccola per la notte, poi installa un po' di piccoli LED, le stelle, probabilmente nel caso in cui una delle due luci principali si rompa, o magari semplicemente come decorazione. Fatto sta che deve essere stato un bello sbattimento, perché se in tre giorni ha creato la terra informe, il cielo, il mare e un po' di vegetazione, il quarto giorno ha dovuto creare il sole, la luna e qualcosa come 300mila trilioni di stelle!!! Esattamente come dire a vostra moglie che vi ci vorranno tre giorni per ripulire il giardino, la piscina e la serra di casa vostra, mentre il quarto giorno farete più o meno lo stesso per i vostri 300mila trilioni di amici. Aggiungendo magari di aspettarvi per cena!
E nemmeno, l'informatico che mi abita può tralasciare il fatto che la luna non sia una luce: come tutti sappiamo la luce visibile sulla luna è in realtà il riflesso della... luce grande. Eheheheh! Ma questo semplicemente per capire tutti insieme quanto un racconto scritto migliaia di anni fa non potesse tener conto di tutte le scoperte scientifiche postume, soprattutto di quelle legate all'astronomia. Capiamo infatti che nella Bibbia la teoria eliocentrica era ancora nascosta oltre le acque che stanno sopra il cielo. E capiamo anche come mai la Chiesa si sia dannata così tanto per far ritrattare Galileo riguardo alle sue osservazioni...


Ecco: Dio si è riposato il settimo giorno, ma io che non sono lui mi riposo alla fine del quarto. A domani per la seconda parte...


FINE PRIMA PARTE















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