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È un po' che non ci si sente noi due... L'ultima volta che abbiamo chiacchierato è stato diversi mesi fa, quando pedalando vicino alla Siberia ho bucato una gomma. Beh, ricordo che mi hai ascoltato e mi hai fatto trovare un buon meccanico per le biciclette. Grazie! Adesso vorrai sapere perché ho bisogno ancora di parlare con te, immagino... Beh, lo faccio perché è Natale: è il giorno in cui è nato tuo figlio qui sulla terra... Eheheheh... No... Bella idea! Che poi, se lo facevi solo un po' più simpatico andava tutto in un altro modo: insomma, Crozza dovevi crearlo allora! Magari qualche legnata gliela davano, ma non creado che l'avrebbero messo fin sulla croce... Fatto sta che però è Natale, ed è il giorno in cui si fanno e si ricevono regali! E immagino che Tu e i tuoi impiegati sarete ben indaffarati a esaudire la valanga di desideri che in questi giorni saranno giunti in cielo... Oppure mi sbaglio? Oppure sempre più, anche quest'anno, le persone che scrivono una lettera a Babbo Natale, a Gesù Bambino e a tutti i loro colleghi sono sempre meno? Non è che ormai, in questo mondo senza orizzonti nessuno guarda più fino in cielo? Ma, sai... Ho proprio l'impressione che lassù, a parte qualche letterina sincera da parte di qualche bambino, stiate passando il Natale a girarvi i pollici. Certo: ci sono tutte le letterine dei politici e dei vari VIP che non possono mancare un evento di marketing come il Natale per spargere un po' di loro in giro, ma so bene che le loro letterine non arrivano fin lassù. Quindi, a parte le intuizioni di qualche neonato non ancora traviato dai genitori, credo che oggi in cielo sia un... mortorio! Ed è un peccato, perché la mia esperienza personale mi dice che se si fa la letterina, poi le cose succedono davvero: mi ricordo quando da piccolo ti chiedevo i giocattoli e tu li infilavi qualche giorno prima di Natale nell'armadio dei miei genitori in camera da letto, in maniera da farglieli trovare per tempo! E sai che nemmeno io la volevo fare, perché mi dicevo che non te la potevi cavare con un regalo a Natale, dopo aver creato e deciso l'andamento di questo pasticcio che è diventata la nostra vita qui. Ma poi - ogni tanto lo faccio - ho deciso di approfondire e prima di addormentarmi ho pensato: magari siamo noi che chiediamo i regali sbagliati! Mmm... E proprio prima di chiudere gli occhietti mi sono detto che il giorno di Natale l'avrei passato a pensare a questo. Ecco i risultati...
Ormai vivo in questo mondo da così tanto tempo che prima o poi sono riuscito a incazzarmi con tutti, anche con me stesso, tanto da dirmi che l'unica soluzione fosse quella di vederci tutti come vittime. Ma tutti quanti, forse anche i più cattivi tra noi, Ma perché? In fondo per il semplice motivo che tutti quanti noi siamo figli di qualcuno, e che pure i nostri genitori lo sono stati... E via dicendo fino... Fino... Beh: fino a te, Papà!
Io non lo so perché Tu, o il Caso, o che altro, o anche un Dio che nemmeno Tu vedi abbiate deciso di dare inizio a questo cammino, e soprattutto non riesco a capire perché si sia presa questa direzione. Non lo so, e alla fine ho deciso che in fondo, anche se mi piacerebbe, potrei anche non volerlo sapere, o quanto meno non volerlo chiedere.
Però so una cosa: so che, ci piaccia o no, in questo momento, se Google non mente, su questa palla che gira dovremmo essere circa 7 miliardi. E sempre se Google non mente mi risulta che non stiamo tutti bene. Anzi: da quello che vedo mi pare piuttosto che sia scoppiato il Caos, quello vero, perché la barca, la nostra bistrattata Terra e le civiltà che abbiamo tentato di costruirci sopra, sta affondando per tutti, anche per chi vive sulle montagne più alte, anche solo per il pessimo panorama che si vede in basso.
E la colpa? La colpa è di tutti! Tua che hai dato una una fuoriserie in mano a dei bambini e non li hai costretti a fare scuola guida. O forse tu gliel'hai anche detto, ma loro non ti hanno ascoltato: hanno voluto esercitare il libero arbitrio. O magari l'avevi anche scritto, nei comandamenti che mancano, ma qualcuno ha barato, perché s'è fatto ingolosire da un giretto in fuoriserie.
Insomma: mettila come vuoi, ma il pasticcio l'hai iniziato Tu! Poi è vero che noi non ci siamo prodigati a imparare a guidare, anche solo, magari, perché avevamo già bocciato la fuoriserie e non era più perfetta come prima. O magari ce la siamo presa con quello che l'ha bocciata... Insomma: deve essere stata una di quelle liti che succedono ogni tanto al bar, tra amici, solo che quella volta, forse perché era la prima, è sembrata irreparabile... Insomma: le solite cose che fanno gli umani in quei momenti in cui di solito c'entra qualcuno che non è lì al bar ma nessuno dei presenti lo sa.
Comunque, io e gli altri 7 miliardi meno uno adesso siamo qui, figli dei figli dei figli dei nostri padri e delle nostre madri, che neonati e seduti su una fuoriserie lanciata a tutta velocità abbiamo in qualche modo dovuto guidare, spesso capendo poco e scoprendo ancora meno, perché forse nel cruscotto non abbiamo mai trovato il manuale d'istruzione.
Fatto sta che tra tutti abbiamo combinato un bel casino, e mettiamola come vogliamo ma sono sicuro che qui, su quest'Arca con una selezione di specie di vita, ad essere davvero felici della vita che abbiamo... Beh... Siamo sempre meno. E adesso che mi è scappata la parola "Arca", inizio a pensare un possibile modo in cui siano andate le cose: magari la nostra piccola Terra è l'Arca di Noè, che ha dovuto salpare in fretta e furia perché c'era il diluvio! E come ben sappiamo, tra una giraffa che mancava all'appello, uno che aveva scordato il cellulare e il baobab che non si riusciva a metterlo nella stiva, ecco, io mi immagino che a qualcuno possa cadere anche una tavola delle leggi, o semplicemente che una pagina del libretto d'istruzione dell'Arca si bagnasse e la scrittura perdesse colore...
Quindi, dunque, Tu sai che sono piuttosto un lazzarone, anche se io la chiamo ottimizzazione delle risorse, perciò non ti chiedo subito grandi cose, ma ti chiedo di iniziare a considerare la visione in cui ci dividiamo le colpe a metà: Tu ti prendi quelle per aver creato Tutto questo, e Noi per averlo usato spesso molto male. E sappi che per Noi è difficile, perché Tu di colpa ne hai una sola - certo, abbastanza grande - ma Noi, qui, ormai abbiamo tutte quelle dei tempi, che si sono accumulate e hanno continuato a rimbalzare tra di noi e dentro di noi.
Ecco perché inizio a chiederti di pensarci, visto che oggi e nei prossimi giorni non avrai molto da fare, ma anche ti chiedo di dare l'occasione anche a Noi di farlo: in fondo io non dimentico che questo l'hai iniziato Tu e anche gira voce che pure decidi cosa ci succeda dentro.
Quindi il regalo che ti chiedo è quello di farci pensare a questo, un po', giusto per arrivare a Capodanno e poter compilare la seconda Lista importante in questi giorni: quella dei buoni e nuovi propositi per l'anno che sta arrivando!
E quando dico di "farci pensare", intendo a tutti noi, quel noi più grande dove ci sei anche tu: pensa con noi! Pensare insieme è "bbello"... Sì... Pensare è "bbello"... Ma anche insieme è "bbello"!!!
E quando dico di "farci pensare", intendo a tutti noi, quel noi più grande dove ci sei anche tu: pensa con noi! Pensare insieme è "bbello"... Sì... Pensare è "bbello"... Ma anche insieme è "bbello"!!!
PS. Ah... Dimenticavo: Buon Natale a tutti, Lassù, Laggiù e qui, dove stiamo tutti noi, sulla Terra, in mezzo.
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