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L'economia ricatta il Governo su EXPO. E lui calerà le braghe o proverà ancora a fregarci? O tutte e due?

Certo: c'è la Città di Lugano che aspetta un po' dei miei post! Ma mi sto preparando per un workshop di improvvisazione con Joëlle Léandre, dunque dirigerò i miei neuroni verso quel buco nero soltanto da lunedì in avanti. Sempre se riuscirò a resistere alla tentazione... Ma intanto voglio mettere l'accento su un altro fatto piuttosto inquietante: le dichiarazioni del presidente della Camera di commercio, Franco Ambrosetti, a proposito delle "condizioni" ventilate per incrementare il credito dei privati per la partecipazione a EXPO 2015. E questa è una bella prima per il nostro territorio: che l'economia dettasse legge alla politica già lo sapevamo, ma quanto meno si sapeva che queste pressioni e intersezioni di potere avvenivano al buio e non davanti ai nostri occhi. E invece, questa volta, forse perché il contesto è quello di una partecipazione sfigata a una manifestazione sfigata in una nazione sfigata, il ricatto lo leggiamo addirittura sui nostri media (qui, per esempio). Ma andiamo con ordine, perché la sequenza è interessante e illuminante per noi cittadini, soprattutto perché stiamo assistendo a un'altra prima: il nostro Governo che le busca dal popolo e ora, indebolito come forse mai, le busca anche dall'economia, che vigliacca come solo lei sa essere sfrutta l'occasione di poter contrattare con un Governo ferito e alle strettissime imponendo condizioni probabilmente ben oltre il limite della legalità. Per i modi, naturalmente: perché sul tavolo ci sarebbero questioni fiscali e più concretamente si parla di una concessione per la tassa sui parcheggi proposta da Zali. Insomma: un bel casino! Proviamo a fare ordine...


Tutto è cominciato diversi mesi fa, quando il nostro Governo ha iniziato a pensare a EXPO 2015, e ci ha pensato così tanto da assumente addirittura due collaboratori prima che molte cose fossero discusse e approvate nelle sedi preposte. Come pure, probabilmente, nella categoria "pelle dell'orso venduta prima di averlo preso" ci devono essere un po' di accordi presi qua e là con un po' di gente qua e là su progetti da svolgere qua e là. 
E insomma, tutto procedeva come sempre finché il popolo ticinese ha iniziato a stufarsi di leggere notizie su un EXPO corrotto, fallimentare, in ritardo e con un altro centinaio di magagne al suo attivo. Come pure ha iniziato a chiedersi che cosa ci saremmo andati a fare, visto che pure la cronaca nostra non è stata avara di pensate brillanti tanto quanto i relativi fallimenti: parliamo del TrenHotel naturalmente, ma anche delle "vie d'acqua" e di tutte quelle altre cose che, alla fine, sono naufragate nel nulla. Quindi la Lega ha interpretato bene il sentore popolare e ha lanciato un referendum. Che ha vinto!

Quindi niente soldi pubblici! Nemmeno quelli di Swisslos, a quanto pare! Perché? Perché a questo punto il Governo ha davvero tirato troppo la corda con il popolo, evidentemente. Dunque non restano che i privati! E infatti il Beltrasapessiunavoltacosadico aveva annunciato la "carica dei 101 privati" e su Facebook dava praticamente per scontato che il credito da parte loro sarebbe aumentato. E infatti Ambrosetti ha subito messo in chiaro che lui e i suoi amici non hanno nessuna intenzione di fare altre "donazioni" al Cantone. Soprattutto, rincara la dose il buon presidente, "per una manifestazione che, dal profilo economico, non ha grande importanza. Ce l’ha, eventualmente, da punto di vista politico". Insomma: pure lui ritiene EXPO una fantastica opportunità!

Quindi, fino a ora abbiamo un Governo alle strette con il popolo e alle strette pure con l'economia! Dunque tra l'incudine e il martello, e visto che il Governo non ha più nessuna moneta di scambio con nessuna delle due parti, questa volta ci lascerà le penne!
Ci lascerà le penne se dovesse accettare le condizioni "fiscali" imposte dalla Camera di commercio, perché sono certo che alla gente non piacerà molto vedere il proprio Governo piegarsi davanti all'economia, e soprattutto farlo per un paio di miserabili milioni se tutto dovesse andare nel migliore dei modi.
Ci lascerà le penne se non vorrà cedere al ricatto di Ambrosetti & Co.: per cui i privati chiuderanno i rubinetti e noi rideremo nel vedere in che modo Birtoli, Biltraminelli e Sidis cercheranno di scucire al Cantone i soldi che mancano. E non ci riusciranno...
Insomma: ho proprio l'impressione che questa volta qualcuno ci lascerà le penne: probabilmente molti sostenitori di EXPO e anche molti di quelli impegnati nel redigere progetti e budget deliranti come quelli che prevedevano 9'600 franchi mensili per gli appartamenti da 4 persone destinati ai collaboratori del padiglione svizzero...

Quindi ora sarà bello vedere come si muoveranno le cose, soprattutto ora che la campagna è ormai ufficialmente iniziata da parte di tutti. Voglio proprio vedere come il Governo si caverà d'impiccio e come salverà la faccia, e soprattutto vorrò sapere quale medicamento prescriveranno a Birtoli per l'ulcera che gli verrà!










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