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Politica e magistratura, politica e CdA, e tante, tante domande!

Ho appena finito di guardare 60 minuti: si parlava dello scandalo a La Carità, del consiglio d'amministrazione dell'EOC e del celere decreto d'abbandono firmato da Noseda riguardo all'operato dei membri del CdA. Sono molte le cose interessati che si possono cogliere da questi illuminanti 60 minuti: la prima è che Reto Ceschi stia facendo il giornalista! Non ancora al 100%, ma ho apprezzato parecchio il tentativo del giornalista di affrontare il tema che a mio avviso è quello più preoccupante dell'intera vicenda: è cioè la celerità, appunto, e anche l'operato stesso della magistratura. Soprattutto tenendo conto - come sottolinea Ceschi - che alcuni dei membri del CdA dell'EOC erano fuori Ticino in questi giorni, dunque difficilmente avrebbero potuto essere sentiti da Noseda. Ma ancora di più stupisce la notevole incongruenza tra il comunicato dell'EOC, in cui si affermava di aver abbandonato l'idea di una denuncia, e quello della magistratura in cui si motiva l'abbandono proprio perché la scelta di  denunciare il chirurgo e il suo "staff" fosse stata solo rimandata e non accantonata definitavamente!! E la cosa che noi tutti dobbiamo notare è che nessuno, ripeto nessuno dei rappresentanti di partito è stato capace di qualcosa di più che tessere le lodi alla magistratura per la sua celerità! E il mio occhio da sistemista informatico si ferma lì, perché ancora prima di entrare nell'argomento principale, e cioè se sia opportuno che un membro del CdS o un parlamentare sieda in un consiglio di amministrazione, io noto questo muro di omertà alzato da tutti, dico tutti i rappresentati politici presenti! Gasp...


È inquietante! O per lo meno lo è per uno che di una persona intenta a parlare riesce a cogliere anche la più piccola emozione, ragione per cui, vedere occhi bassi, voce strozzata e piccoli movimenti incontrollati mi porta non a supporre, ma ad essere certo che qui... gatta ci cova! E ci cova di brutto, perché nemmeno nel secondo giro di interventi, e cioè dopo il petting di Pontiggia e la penetrazione di Caratti, qualcuno dei rappresentati politici è entrato in argomento..
Per contro è stato illuminante un intervento di Sanvido, in cui sottolineava come con le società para statali il Gran Consiglio e le sue commissioni avessero parecchi problemi nell'avere collaborazione e soprattutto nell'aver accesso alle informazioni. Gasp un'altra volta! 

Poi un altro punto importante da guardare è l'eventuale conflitto d'interessi di Beltraminelli, ma anche dei gran consiglieri presenti nel CdA EOC. Pontiggia, infatti, il conflitto d'interessi lo vede solo per i gran consiglieri, ma non per un consigliere di Stato. Perché poi? Boh... E anche Beltraminelli, in un'intervista rilasciata oggi - sempre con occhi bassi, voce smorzata e roca, e poca convinzione - sosteneva la stessa cosa. Soprattutto perché lui, potendo disporre di ben tre cariche istituzionali, i giorni in cui si discuteva dei problemi a La Carità ha pensato bene di lasciare fuori della porta e il direttore del DSS e il consigliere di Stato. Dunque di doversi attenere al principio di collegialità del CdA dell'EOC!
E l'interessante non è tanto che in quei giorni fosse solo membro del CdA dell'EOC: no, la cosa interessante è che in quei giorni NON FOSSE consigliere di Stato, ad esempio! Quindi il messaggio è che un consigliere di Stato eletto dal popolo come tale per quattro anni, può decidere di non esserlo nei giorni in cui la sua carica gli creerebbe conflitti d'interesse. E a me fa ridere, perché una frase così può pronunciarla solo uno schizofrenico in una clinica psichiatrica!
Ma non solo Paolo Beltraminelli e compagnia, in quei giorni, non erano le personalità che gli avrebbero causato conflitti d'interesse: per evitare anche la responsabilità civile, non erano nemmeno cittadini! Capite? 
Ve lo dico bene: dentro al consiglio di amministrazione dell'Ente ospedaliero cantonale vale il principio di collegialità, sopra la responsabilità, in ordine, di un consigliere di Stato, di un gran consigliere e di un cittadino! Urca patata: pensavo che fossero solo il Vaticano e la mafia ad avere principi simili...

Fatto sta che sul piatto abbiamo lì tre belle patatone: l'operato della magistratura che personalmente, da cittadino, metto in discussione; il muro di omertà alzato dai partiti e dai loro rappresentanti (a 60 minuti erano PLRT, PS, Lega, PPD), e da ultimo ma non da meno il conflitto d'interessi che il plurimo Beltraschizzato avrebbe avuto se nel CdA dell'EOC ci avesse portato anche il direttore del DSS, il consigliere di Stato e, magari, almeno una volta, pure il cittadino!
Spero che tutto il contenuto di questo post sia un affaire à suivre, perché altrimenti ci stiamo proprio prendendo in giro tutti, e da un bel po'!















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