L'ultima volta, con Birtoli, avevo cambiato le domande, ma avevo lasciato le risposte identiche. Questa volta lascerò le domande identiche, prenderò spunto dalle risposte, ma ci ricamerò sopra alla grande, tenendo però come punti cardine quelli caratteristici dell'azione Sadis:
1. Negazione
2. Confusione
3. Spostamento del discorso lontano dai problemi
4. Parlare senza dire nulla
5. E malgrado le si attribuiscano competenze in materia di finanza, è chiaro che non sia nemmeno in grado di decifrare le statistiche sulla disoccupazione, sui nuovi occupati e via dicendo.
Ma prima mi dedico alla prima affermazione riportata da Libero D'Agostioni (il giornalista che ci ha rotto i c...):
"Abbiamo un'economia cantonale capace di creare nuovi impieghi. In generale, noto una certa difficoltà nel guardare oggettivamente a cosa avviene in una realtà produttiva come la nostra, in grado di creare nuova occupazione, mentre accanto a noi vediamo Paesi in grandi difficoltà."
Ma Santa Maria, ma dove cazzo vive questa spappolata? Che TV guarda? Cosa mangia? Esce di casa ogni tanto? Ha problemi cognitivi? L'hanno minacciata? Si droga? È schizzofrenica? Risponde? Respira? Sanguina? Si sente il polso??
RIPIGLIATI, CAZZO!!!
Ormai non provo più rabbia da tanto tempo... E infatti sono qui che sto ridendo, nel prendere atto che finiremo tutti malissimo; che l'umanità si estinguerà presto e quasi completamente e che chi rimmarrà avrà sicuramente una vita di merda! È ormai vano ogni tentativo di essere educati, ragionevoli, razionali e cercare di rimanere nei binari, perché non si può. Proprio no!
In un solo mese ho dovuto sentire Burkhalter definire il Ticino come "il cuore della Svizzera"; Birtoli parlare della nostra chiusura verso il mondo; il Beltramaperchénoncadiinuntombinoaperto? fare campagna contro la cassa unica e parlare a titolo personale in nome della Svizzera, e adesso arriva la liberalessa a dirci che nota "una certa difficoltà nel guardare oggettivamente a cosa avviene in una realtà produttiva come la nostra". Ma dai? Tu noti una certa difficoltà nel guardare oggettivamente la nostra realtà? Tu? Ehm...
RIPIGLIATI, CAZZO!!!
Grrr... Che poi della Sadic non possiamo nemmeno chiedere le dimissioni perché non si ripresenterà... Ma forse è una tecnica di Rocco Caccaneo: vuole rendere così antipatica e odiosa la consigliera uscente da far sembrare addirittura simpatica e competente la Micocci.
Ma tagliamo la testa al toro e rifacciamo l'intervista alla nostra Tarla Sadis!
"Abbiamo un' economia
capace di creare lavoro"
di LIBERO D'AGOSTIONI, il giornalista che ci ha rotto i c...
Più che alle polemiche sul tasso di disoccupazione, sui nuovi posti di lavoro creati in Ticino, ma che sarebbero stati subito occupati dai frontalieri, il ministro delle Finanze Laura Sadis guarda al sodo: " Abbiamo un'economia cantonale capace di creare nuovi impieghi. In generale, noto una certa difficoltà nel guardare oggettivamente a cosa avviene in una realtà produttiva come la nostra, in grado di creare nuova occupazione, mentre accanto a noi vediamo Paesi in grandi difficoltà."
Ma i frontalieri sono oggi 62'458 (62'457 se schiattassi adesso) e negli ultimi giorni molto si è discusso e polemizzato sui 4'000 nuovi impieghi creati nel cantone, tra il primo trimestre dell'anno scorso e lo stesso periodo del 2014, ma che sarebbero stati occupati da lavoratori d'oltre confine. Come stanno le cose?
"Innanzi tutto si può rilevare che l'economia cantonale, malgrado tutte le difficoltà, come il franco forte, il clima piovoso, la mia cellulite o la concorrenza estera, crea posti di lavoro che aumentano. Nell'ultimo anno gli occupati sono aumentati di 4.100 unità. Parallelamente il numero dei lavoratori frontalieri è cresciuto di 3.800 unità. Quindi i maggiori beneficiari della crescita sono stati i lavoratori frontalieri. Occorre però fare attenzione a non trarre conclusioni affrettate, come ad esempio che se resti sotto a un treno ti fai male: questi dati non sono la prova di una sostituzione sistematica di manodopera locale con quella frontaliera, esattamente come quel convoglio in ghisa da 700 tonnellate che ti è passato sopra non è la causa delle tue contusioni".
Ma in che misura c'è questo effetto sostituzione?
"Che cazzo ne so?? Un certo fenomeno di sostituzione esiste, ma è statisticamente difficilmente quantificabile e comprovabile, soprattutto per un tarata come me, perché non ci sono dati specifici o se ci sono non li so leggere, e di principio si dovrebbe poter analizzare caso per caso: dovremmo ad esempio smontare interamente tutto il treno e pesare i componenti singoli uno per uno e verificare se la somma di tutto faccia il peso del treno. Anche i dati sulla disoccupazione non aiutano a definire un quadro preciso e univoco. Infatti se domani i 18mila disoccupati venissero tutti nel mio salotto sarebbe difficile contarli".
In che senso?
"Boh, dicevo tanto per dire... Però, da una parte il tasso di disoccupazione in Ticino secondo i criteri della Seco, l'organo ufficiale per la produzione di statistiche ad hoc della Segreteria di Stato dell'economia, è diminuito; d'altra parte il tasso di disoccupazione secondo, invece, quei malviventi dell'Ilo, l'Organizzazione internazionale del lavoro, è aumentato. E naturalmente non mi chiedo come mai due occhi sulla stessa realtà dicano cose differenti, soprattutto perché una delle due la pagate voi! Vi dico invece che c'è da dire però, ma anche no e soprattutto non così, che è anche leggermente aumentato il numero delle persone che chiedono l'aiuto dell'assistenza pubblica. Ma anche qui, se gli 8mila in assistenza venissero tutti nel mio salotto, sarebbe impossibile contarli. Potremmo sbagliare".
Di quanto?
"Boh: io e la matematica... Mediamente nel 2014 le domande di assistenza sociale pagata, per mese, sono state 4.446, mentre nel 2013 erano 4.131. Ma come ho detto prima, nel mio salotto sarebbe impossibile contarli, quindi potrei anche azzardare l'ipotesi che non esistano nemmeno".
Ma il cantone cosa fa per contrastare questi due fenomeni?
"Intende fenomeni come me o come l'immaginaria sostituzione della manodopera? Beh, cerchiamo di fare tutto ciò che possiamo, cioè un cazzo di niente. E infatti il Ticino come si presenta adesso rispecchia perfettamente il nostro impegno fino a ora: nessuno! Quindi posso provare a fare solo un veloce elenco, tanto per dire qualcosa. Tipo.... C'è innanzi tutto il lavoro interdipartimentale per approfondire traiettorie e dinamiche modali in un contesto specifico della libertà dell'economia interdipartimentale nelle comunicazioni bidirezionali della comprensione intrinseca dei rapporti di bilanciamento nel quadro globale della distribuzione delle competenze in un'ottica di diversificazione coordinata lateralnente e delle discussioni della disoccupazione e del Cha Cha Cha, tra il dipartimento Finanze ed economia, quello della Sanità e Socialità e il dipartimento dell'Educazione, per provvedimenti a sostegno delle persone disoccupate e dell'occupazione, per l'aiuto sociale e la formazione. E vi giuro che anche rileggendo per quarant'anni di fila quello che ho detto, non riuscirete a capirci un cazzo. Ma neanche io, né..."
La critica ricorrente è che sugli effetti indesiderati dell'accordo sulla libera circolazione, il Cantone abbia fatto ben poco. Cosa risponde?
"Di farti i cazzi tuoi, per esempio. Ma posso ricordare l'applicazione di tutte le misure di accompagnamento a questo accordo con l'Ue: controlli del mercato del lavoro atti a poter finalmente dire che di quelle 5000 ditte aperte in 7 anni continuiamo a non sapere un cazzo di niente; la lotta al dumping salariale e al lavoro nero che portano alla ricerca, ad esempio, di un informatico programmatore a 2500 franchi lordi il mese (qui), o l'adozione di contratti normali di lavoro con salari minimi obbligatori che tutti raggirano bellamente. Con un impegno costante pure a Berna per venire qui una volta l'anno a dirci che siamo il cuore della Svizzera, o per l'applicazione delle misure di accompagnamento esistenti e per un loro rafforzamento, di cui abbiamo visto risultati concreti nel 2012 a livello federale. Cioè... Di cui ora dico d'aver visto i risultati concreti a livello federale nel 2012 durante un viaggio sotto LSD in un Ashram indiano. Non è mancato nemmeno un impegno continuativo nei gruppi di lavoro che devono elaborare la traduzione in legge del voto del 9 febbraio 2014, con la richiesta, inoltre, di prevedere controlli ex-ante e non più solo ex-post, ma anche trip hop, tecno, trance, postneorealistica e soprattutto continuativa ed efficace, ma proprio continuativa ed efficce, ma proprio efficace, ma efficacissima, tsè!".
Ma i frontalieri sono oggi 62'458 (62'457 se schiattassi adesso) e negli ultimi giorni molto si è discusso e polemizzato sui 4'000 nuovi impieghi creati nel cantone, tra il primo trimestre dell'anno scorso e lo stesso periodo del 2014, ma che sarebbero stati occupati da lavoratori d'oltre confine. Come stanno le cose?
"Innanzi tutto si può rilevare che l'economia cantonale, malgrado tutte le difficoltà, come il franco forte, il clima piovoso, la mia cellulite o la concorrenza estera, crea posti di lavoro che aumentano. Nell'ultimo anno gli occupati sono aumentati di 4.100 unità. Parallelamente il numero dei lavoratori frontalieri è cresciuto di 3.800 unità. Quindi i maggiori beneficiari della crescita sono stati i lavoratori frontalieri. Occorre però fare attenzione a non trarre conclusioni affrettate, come ad esempio che se resti sotto a un treno ti fai male: questi dati non sono la prova di una sostituzione sistematica di manodopera locale con quella frontaliera, esattamente come quel convoglio in ghisa da 700 tonnellate che ti è passato sopra non è la causa delle tue contusioni".
Ma in che misura c'è questo effetto sostituzione?
"Che cazzo ne so?? Un certo fenomeno di sostituzione esiste, ma è statisticamente difficilmente quantificabile e comprovabile, soprattutto per un tarata come me, perché non ci sono dati specifici o se ci sono non li so leggere, e di principio si dovrebbe poter analizzare caso per caso: dovremmo ad esempio smontare interamente tutto il treno e pesare i componenti singoli uno per uno e verificare se la somma di tutto faccia il peso del treno. Anche i dati sulla disoccupazione non aiutano a definire un quadro preciso e univoco. Infatti se domani i 18mila disoccupati venissero tutti nel mio salotto sarebbe difficile contarli".
In che senso?
"Boh, dicevo tanto per dire... Però, da una parte il tasso di disoccupazione in Ticino secondo i criteri della Seco, l'organo ufficiale per la produzione di statistiche ad hoc della Segreteria di Stato dell'economia, è diminuito; d'altra parte il tasso di disoccupazione secondo, invece, quei malviventi dell'Ilo, l'Organizzazione internazionale del lavoro, è aumentato. E naturalmente non mi chiedo come mai due occhi sulla stessa realtà dicano cose differenti, soprattutto perché una delle due la pagate voi! Vi dico invece che c'è da dire però, ma anche no e soprattutto non così, che è anche leggermente aumentato il numero delle persone che chiedono l'aiuto dell'assistenza pubblica. Ma anche qui, se gli 8mila in assistenza venissero tutti nel mio salotto, sarebbe impossibile contarli. Potremmo sbagliare".
Di quanto?
"Boh: io e la matematica... Mediamente nel 2014 le domande di assistenza sociale pagata, per mese, sono state 4.446, mentre nel 2013 erano 4.131. Ma come ho detto prima, nel mio salotto sarebbe impossibile contarli, quindi potrei anche azzardare l'ipotesi che non esistano nemmeno".
Ma il cantone cosa fa per contrastare questi due fenomeni?
"Intende fenomeni come me o come l'immaginaria sostituzione della manodopera? Beh, cerchiamo di fare tutto ciò che possiamo, cioè un cazzo di niente. E infatti il Ticino come si presenta adesso rispecchia perfettamente il nostro impegno fino a ora: nessuno! Quindi posso provare a fare solo un veloce elenco, tanto per dire qualcosa. Tipo.... C'è innanzi tutto il lavoro interdipartimentale per approfondire traiettorie e dinamiche modali in un contesto specifico della libertà dell'economia interdipartimentale nelle comunicazioni bidirezionali della comprensione intrinseca dei rapporti di bilanciamento nel quadro globale della distribuzione delle competenze in un'ottica di diversificazione coordinata lateralnente e delle discussioni della disoccupazione e del Cha Cha Cha, tra il dipartimento Finanze ed economia, quello della Sanità e Socialità e il dipartimento dell'Educazione, per provvedimenti a sostegno delle persone disoccupate e dell'occupazione, per l'aiuto sociale e la formazione. E vi giuro che anche rileggendo per quarant'anni di fila quello che ho detto, non riuscirete a capirci un cazzo. Ma neanche io, né..."
La critica ricorrente è che sugli effetti indesiderati dell'accordo sulla libera circolazione, il Cantone abbia fatto ben poco. Cosa risponde?
"Di farti i cazzi tuoi, per esempio. Ma posso ricordare l'applicazione di tutte le misure di accompagnamento a questo accordo con l'Ue: controlli del mercato del lavoro atti a poter finalmente dire che di quelle 5000 ditte aperte in 7 anni continuiamo a non sapere un cazzo di niente; la lotta al dumping salariale e al lavoro nero che portano alla ricerca, ad esempio, di un informatico programmatore a 2500 franchi lordi il mese (qui), o l'adozione di contratti normali di lavoro con salari minimi obbligatori che tutti raggirano bellamente. Con un impegno costante pure a Berna per venire qui una volta l'anno a dirci che siamo il cuore della Svizzera, o per l'applicazione delle misure di accompagnamento esistenti e per un loro rafforzamento, di cui abbiamo visto risultati concreti nel 2012 a livello federale. Cioè... Di cui ora dico d'aver visto i risultati concreti a livello federale nel 2012 durante un viaggio sotto LSD in un Ashram indiano. Non è mancato nemmeno un impegno continuativo nei gruppi di lavoro che devono elaborare la traduzione in legge del voto del 9 febbraio 2014, con la richiesta, inoltre, di prevedere controlli ex-ante e non più solo ex-post, ma anche trip hop, tecno, trance, postneorealistica e soprattutto continuativa ed efficace, ma proprio continuativa ed efficce, ma proprio efficace, ma efficacissima, tsè!".
Si è rimproverato al governo, in particolare al suo dipartimento, di essere stato di manica larga nel concedere aiuti alle aziende estere, insediate in Ticino, ma che non meritavano questo sostegno pubblico.
"Ma che cazzo dici?? È proprio per scongiurare questo rischio che abbiamo pensato al sistema bonus-malus nel valutare la richiesta di sostegno statale delle aziende, nell'ambito della legge sull'innovazione economica. E infatti i risultati si vedono e sono lì sotto gli occhi di tutti, evidenti, chiari, distinti e indiscutibili. E cioè che non serve a un cazzo!".
"Ma che cazzo dici?? È proprio per scongiurare questo rischio che abbiamo pensato al sistema bonus-malus nel valutare la richiesta di sostegno statale delle aziende, nell'ambito della legge sull'innovazione economica. E infatti i risultati si vedono e sono lì sotto gli occhi di tutti, evidenti, chiari, distinti e indiscutibili. E cioè che non serve a un cazzo!".
Dunque, c'è un ripensamento nella promozione economica?
"Lo definirei un riorientamento. In parte già in atto. Basta pensare, al proposito, all'attività della Fondazione Agire per il sostegno al trasferimento tecnologico. All'attenzione sul tema della successione aziendale, agli aiuti alle aziende sui mercati esteri, al sostegno al settore bancario e finanziario o alla nuova legge sul turismo. Cioè tutti concetti di cui si può parlare all'infinito senza davvero dire o fare nulla di utile o concreto. Cioè il riassunto della mia vita!".
"Lo definirei un riorientamento. In parte già in atto. Basta pensare, al proposito, all'attività della Fondazione Agire per il sostegno al trasferimento tecnologico. All'attenzione sul tema della successione aziendale, agli aiuti alle aziende sui mercati esteri, al sostegno al settore bancario e finanziario o alla nuova legge sul turismo. Cioè tutti concetti di cui si può parlare all'infinito senza davvero dire o fare nulla di utile o concreto. Cioè il riassunto della mia vita!".
Ritiene ancora efficaci le attuali condizioni quadro per attirare nuove aziende, o bisogna pensare ad altro?
"Nel complesso siamo un Paese che sa offrire condizioni positive per chi fa impresa, e infatti ne ha approfittato pure la ndrangheta. Certo, ci sono ancora dei passi da fare, qualche miliardo di anni luce, ma poca roba perché la perfezione è lì a un passo. Penso che ci vorrebbe una maggiore attenzione verso le aziende dal punto di vista della pressione fiscale, anche alla luce di quanto si sta elaborando a Berna con la Riforma delle imprese. Cioè, penso un sacco di cose: sono una sognatrice, cosa pensate? Però è vero che abbiamo distrutto il Ticino e non abbiamo nessuna idea di come verirne fuori. Ma tanto noi siamo ricchi abbastanza e un post lo troveremo. Ma voi siete e sarete sempre di più nella merda. Ma è colpa vostra: non dovevate votare una nullità come me e come tanti altri. Così imparate!".
Qualcosa che avrebbe voluto fare in questa legislatura ma che non è riuscita a fare?
"Avrei tanto voluto fare uno strip in Parlamento danzando sui tavoli, ma Rocco mi ha voluta tutta per sé. Però, un tema che mi sta molto a cuore sono i problemi del settore energetico. Tipo mettere allo stesso tavolo le aziende di produzione e quelle della distribuzione per delle scelte ragionate proiettandosi sul lungo periodo in visione di una contrazione delle risorse che ignoreremo per sostenere carbone, nucleare e qualsiasi cosa le nostre lobby ci indicheranno di fare. Serve una migliore collaborazione tra i principali attori, come Brad Pitt, Robert De Niro e Silvester Stallone, anche in vista dei grandi riscatti del 2030, se ci arriveremo. Abbiamo già un piano energetico cantonale (che non vi dico...), ma bisogna far maturare una strategia comune, giusto per buttare via altri soldi senza criterio e alla cazzo di cane!".
"Avrei tanto voluto fare uno strip in Parlamento danzando sui tavoli, ma Rocco mi ha voluta tutta per sé. Però, un tema che mi sta molto a cuore sono i problemi del settore energetico. Tipo mettere allo stesso tavolo le aziende di produzione e quelle della distribuzione per delle scelte ragionate proiettandosi sul lungo periodo in visione di una contrazione delle risorse che ignoreremo per sostenere carbone, nucleare e qualsiasi cosa le nostre lobby ci indicheranno di fare. Serve una migliore collaborazione tra i principali attori, come Brad Pitt, Robert De Niro e Silvester Stallone, anche in vista dei grandi riscatti del 2030, se ci arriveremo. Abbiamo già un piano energetico cantonale (che non vi dico...), ma bisogna far maturare una strategia comune, giusto per buttare via altri soldi senza criterio e alla cazzo di cane!".
Beh, che dire?
Laura Sadis:
RIPIGLIATI, CAZZO!!!
P.S. Il nome Libero D'Agostioni arriva da qui:
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