Oggi provo a fare un post coraggioso! Non che gli altri non lo siano, ma con questo voglio provare a proporre un possibile scenario per il nostro panorama politico, soprattutto in vista delle importantissime votazioni 2015. Costruisco questo pensiero basandomi su alcune considerazioni notturne, confermate poi - giusto per constatare la presenza dell'idea già nell'universo - in una frasetta di un articolo di Ticinonline sul caso EOC. Nessuno infatti dei media ufficiali aveva notato - soprattutto guardando 60 minuti di ieri sera - come nessuno dei rappresentanti di partito avesse avuto parole differenti sulla magistratura se non quelle necessarie per lodarne la celerità! E questo anche dopo gli affondi di Pontiggia e Caratti sulle incongruenze tra le dichiarazioni del CdA dell'EOC e quelle della magistratura: i primi infatti dicevano d'aver abbandonato l'idea di una denuncia, mentre la seconda motiva l'abbandono proprio sostenendo che la denuncia fosse solo stata rimandata. Mah... Però non mi fermo qui: il prossimo passo ci porta all'interno di quella ragnatela di potere e intrallazzi che è la sovrapposizione della politica con i CdA e anche con la magistratura. E il prossimo ancora ci porta all'altra piccola conferma che Ticinonline mi ha dato: gli unici ad aver chiesto le dimissioni Beltraminelli sono i Verdi, mentre gli altri partiti, appunto, si sono limitati a lodare la celerità della magistratura. E adesso arriva il mio possibile scenario: quello in cui i Verdi e tutti i partiti e i movimenti che non fanno parte della "rete di intrallazzi" hanno la concreta possibilità di fare un... Colpo di Stato!
Ci sono due elementi che prima non c'erano: il primo è che mai fino a oggi il Ticino, e anche il resto del mondo, si sia mai trovato in difficoltà così grandi solo a causa dei modelli politici ed economici; quei modelli cioè di balletti e bilance tra l'economia, la politica e i gruppi di potere che i nostri VIP hanno ballato fino a oggi. Inoltre c'è un secondo elemento: quello della lenta erosione e finale distruzione di quell'immenso muro che l'istituzionalità delle cariche, il servilismo dei media ufficiali, l'azione dei partiti e dei loro scagnozzi creavano tra il popolo e la politica. Per noi, infatti, il posto definito era quello di spettatori delle decisioni e di votanti alle elezioni. Ma per il resto, l'idea che l'operato dei politici potesse essere messo in discussione era assolutamente inesistente.
Oggi, invece, i blogger, i Social Network e anche il coraggio di qualche individuo e di qualche media ufficiale o para ufficiale, stanno togliendo i coperchi a pentole rimaste sigillate per anni. Pentole che oggi ci raccontano di come Lugano sia arrivata a un miliardo di debiti, o di come il "miracolo economico" svizzero abbia invece messo in enorme difficoltà il Ticino, e soprattutto di come questa rete in cui politica, economia e gruppi di potere vanno a braccetto abbia creato quell'immobilità e quell'inefficienza che invece sarebbero serviti per fronteggiare celermente le sfide che il presente ci proponeva di volta in volta.
Quindi mettetela come volete, ma i partiti storici e tutti i ballerini della "rete degli intrallazzi" si trovano oggi, di fronte a un occhio appena un po' aperto, a ballare in un teatro senza pavimento. E appena ci sarà un numero sufficiente di spettatori a rendersi conto che il pavimento non c'è, tutti questi ballerini cadranno nel vuoto, e finiranno (ahahahah!) all'inferno dove devono stare!
Ecco perché parlavo, per ridere, di un Colpo di Stato: lo Stato oggi è quella ragnatela di intrallazzi che tutti vediamo e che soprattutto, così nome è, non ha funzionato e non funziona. E soprattutto non funzionano le basi: i valori sui quali la loro azione si fonda. Il potere, i soldi, il profitto incondizionato, la crescita incondizionata e tutte quelle stupidate che per anni ci hanno raccontato, sono follie! Follie che abbruttiscono il mondo!
E allora non è poi così difficile fare un Colpo di Stato... Anzi, addirittura potremmo considerarla una purificazione! Pensate infatti questo: pensate a una coalizione nuova, che nasca prendendo un solo elemento comune, e cioè quello di non far parte di questa rete di potere: niente CdA, niente conflitti di interesse, niente pluripresenzialismo in associazioni parapartitiche; soltanto partiti, movimenti e individui che come caratteristica hanno quella di difendere una causa e non quella di giocare e di provare a prevalere nel gioco della politica.
Dunque vedrei i Verdi, i Pirati, credo i Comunisti a fare da cappello, insieme a tutti i gruppi apartitici che sono nati sul Web, e poi vedrei un esodo di massa di elettori che fuggono da tutti quei partiti che hanno avuto numeri e possibilità di cambiare le cose in questi anni, ma che con una scusa o con l'altra non lo hanno fatto. E soprattutto un esodo di massa da tutti quei partiti imbrigliati nella "rete degli intrallazzi", dei giochi di potere e dei favori agli amici, e di tutte quelle logiche feudali che ora, davanti agli occhi di tutti, dimostrano la loro totale inefficacia!
Insomma, una specie di coalizione basata sulle idee e non sui partiti. Come scrivevo qualche giorno fa: tipo che se non appartieni a nessun partito, allora appartieni d'ufficio al popolo! Ecco: una coalizione del popolo!
Quindi, un po' da bambino, vedo i partiti con l'anima ancora candida aprire una porta per uscire dal nostro vecchio mondo, e aprire un passaggio verso il futuro! E mi piacerebbe vedere un bel po' di persone avere il coraggio di abbandonare tutti quegli idoli ai quali ci siamo affidati fino a oggi, ma che a conti fatti non solo non ci hanno portati verso una vita migliore, ma hanno anche distrutto tanto delle belle cose che i nostri padri ci avevano lasciato.
Servono nuovi modelli, nuovi modi, serve coraggio e soprattutto serve il coraggio delle nostre coscienze: quello che se la nostra storica politica avesse avuto, oggi noi non saremmo messi così! Serve appunto una coalizione, ma non dei partiti: del popolo!
Commenti
Posta un commento