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Consiglio di Stato: prendiamo atto che avete votato, ma ci andiamo lo stesso e con il fondo di garanzia! Cippilimerli!

Ero già qui che mi grattavo la testa pensando a come spiegare, a chi ne ha bisogno, come mai votare contro la cassa unica non sia stata una buona idea: semplicemente perché , a mio parere, in troppo pochi hanno considerato lo scenario grande quanto realmente fosse. Cioè non è stato chiaro che questa votazione riguardasse un primo consistente tentativo di fermare gli intrallazzi economici e di potere che vivono ovunque e anche sui nostri servizi base come la sanità. Ma non abbastanza persone l'hanno capito: molti hanno votato come sempre per fede cieca nel partito. E poi qulcuno si incazza se parlo di religioni... Però un modo di capire dove si è toppato ce l'abbiamo. E ce l'abbiamo proprio qui sul nostro Cantone: EXPO 2015! E lo scenario non è tanto diverso da quello delle casse malati: a Milano e in parte del nostro Governo c'è un gruppo di gente che si fa gli affari loro, esattamente come nelle casse malati, e gli interessi di questo gruppetto vengono prima di quelli del popolo. E infatti noi qui l'abbiamo capito: quello che non abbiamo capito è che, anche dopo la votazione, gli interessi del gruppetto di spavaldi continua a venire prima della volontà del popolo! Leggo infatti ora che il Consiglio di Stato a EXPO ci andrà comunque, con i soldi dei privati - e qui tutto bene - e con il fondo di garanzia, quello Swisslos suppongo, al quale ha deciso di attingere il 18 giugno. Dunque, se ho capito bene, non si sono fermati davanti al referendum e non si sono fermati nemmeno davanti alla votazione! E adesso basta, però!


Adesso basta perché è un po' che votiamo e i risultati della votazione o non vengono applicati o vengono aggirati alla grande. La più plateale è stata la votazione del 9 febbraio, la cui applicazione si è persa tra qui e Berna e tra Berna e Bruxelles. Poi abbiamo avuto i Gripen: non li abbiamo votati, ma il voto del Nazionale dell'altro ieri ha confermato il mantenimento del budget annuale a 5 miliardi, anche se lo stesso Maurer ha affermato che a breve non ci sono progetti di potenziamento in programm. Ma entro febbraio, ora, hanno il compitino di trovare come spendere i soldi in più.
E adesso, dopo un braccio di ferro che dura da mesi, noi votiamo, ma loro i soldi dal fondo Swissloss se li prendono ugualmente! Ed è lo stesso principio delle casse malati, solo che EXPO è un sistema più piccolo e lo vediamo meglio. Però, a questo punto, almeno sul problema EXPO non dobbiamo farci prendere in giro: il Ticino ha votato NO a un credito per andare a EXPO, dunque, privati a parte, il nostro Governo non può attingere ad alcun altro fondo!

Ma guardate cosa scrive il nostro Consiglio di Stato in proposito, in un articolo di Ticinonews:

Il Consiglio di Stato prende atto del risultato del voto popolare in merito al credito per il finanziamento della partecipazione del Canton Ticino a Expo 2015. Una presenza, seppur minima, del Cantone all’esposizione universale del prossimo anno a Milano, unitamente ai Cantoni Partner del San Gottardo e alla Confederazione, sarà comunque garantita attraverso il finanziamento privato e al fondo di garanzia deciso dal Governo ticinese il 18 giugno 2014 e permetterà l’organizzazione di alcune attività di promozione del territorio ticinese. Per contro, non sarà possibile finanziare alcun progetto sul suolo ticinese.

Ma che supercazzola vuol dire?? Prendiamo atto che avete votato contro al credito, ma ci andiamo comunque e attingiamo ugualmente al fondo Swisslos. E allora cosa abbiamo votato a fare? Grrr...
Però adesso la faccenda è seria e personalmente mi sto inquietando, perché la nostra democrazia diretta è funzionata bene finché le cose giravano meglio e il popolo era, sbagliando, essenzialmente d'accordo col Governo; ma ora che le cose vanno peggio, per come il nostro Cantone è stato governato in questi anni naturalmente(!), e il popolo non è più sempre d'accordo col Governo, ecco, in quei casi o si deve rivotare o la votazione non viene applicata o viene aggirata.
Ecco, è questa la cosa su cui dobbiamo riflettere molto di più di quanto fatto fino a ora: abbiamo scoperto che sia il governo svizzero sia quello ticinese non sempre fanno i nostri interessi, ma spesso fanno i loro. Dunque dobbiamo renderci conto che in discussione c'è la democrazia: forse fino a oggi non l'ha detto nessuno che le cose stiano così, ma adesso, in poco tempo, abbiamo lì già tre esempi. E io mi preoccupo...









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