Abbiamo un tema importante da votare prossimamente, ed è quello sulla cassa malati unica. Il nostro Governo non ha trovato un'intesa e lascerà dunque la libertà di voto. Dunque ci si aspetterebbe che succedesse quanto affermato poco tempo fa da Jelmini, suo presidente di partito, su LiberaTV a proposito di Burtoli, e cioè che "dirigere in modo collegiale significa che gli affari del collegio sono prioritari rispetto a quelli dei membri del Consiglio di Stato, che sono chiamati ad essere solidali con i loro colleghi e le deliberazioni del collegio ancor prima che con le posizioni del proprio partito". E infatti, seguendo i consigli del suo presidente, appare sempre su LiberaTV, sostenendo il NO alla cassa unica, e dicendo cretinate come che "il sistema è ottimo con alcuni correttivi da mettere in atto". E qui le considerazioni sono due: la prima è che per definire potenzialmente ottimo questo sistema inserendo "alcuni correttivi da mettere in atto" è esattamente come guardare un pedone rimasto spappolato sotto a un autobus e dire che con un po' di gesso a una gamba (quella che resta) e una stecca su due dita, il tizio sarà in ottime condizioni! E questo senza nemmeno aprire una discussione su un altro grande tema ticinese: quello per cui i correttivi, poi, vengano anche attuati! Ma più di tutto, in pieno stile Birtoli, il tizio fa il collegiale a manetta e in accordo con il Governo di lasciare la libertà di voto, consiglia il NO alla cassa unica. Appunto perché lui è collegiale e sa bene quanto i membri del Consiglio di Stato siano "chiamati ad essere solidali con i loro colleghi e le deliberazioni
del collegio ancor prima che con le posizioni del proprio partito". Né??!
E lo fa naturalmente con le solite quattro baggianate senza argomentazione! Evidenza inconfutabile, soprattutto quando hai appena finito di leggere un dettagliato, approfondito e ottimo articolo di Alfonso Tour in cui parla della crisi europea: un argomento slegato se a guardarlo è la Beltrapolitica, ma proprio l'occhio del ciclone se lo si mette in relazione con l'economia in cui si muovono le casse malati private. Ci sono controindicazioni anche per quanto riguarda una cassa unica, ma sono questioni più legate alla corruzione, alla criminalità e alla specualzione, piuttosto che all'efficacia del sistema. Ma, più di tutto, trovo che dovremmo parlarne, approfondire e confrontarci, perché a mio avviso non stiamo ancora parlando di niente!
E difficilmente si riuscirà a farlo in maniera efficace, perché non esistono le basi della discussione: da una parte c'è un fronte a evidenziare i pregi e a nascondere i difetti e dall'altra parte... Anche, ma al contrario! Per cui alla fine, se le due argomentazioni opposte non entrano in dialettica - costante e continua! - finisce che il popolo - quello che passa già tutto il giorno a cercare di sopravvivere in questo macello - avrà l'intera responsabilità di valutare discorsi volutamente incompleti e sbilinciati e di svolgere lui un lavoro di confronto che invece dovrebbero fare gli addetti ai lavori: i politici in primis, poi i media!
Invece nessuno approfondice, spesso perché non può: perché tutti si compatteranno dietro alla visione della loro bandiera e non potranno entrare in discussione! Grrr: media compresi! Magari infatti, tra le file dei sostenitori del NO, alcuni vedono anche possibili problemi, ma non li possono esprimere, perché sennò saranno cazziati dal loro partito, movimento o datore di lavoro. Idem per quelli a favore del SI. E allora come si fa a discutere se le discussioni diventano: "È bianco e non nero", "No è nero e non bianco"??
Vi faccio un esempio: Satira Ticino è un gruppo indipendente, ma da quello che ho visto Pejman è PPD. Il che per me non rappresenta alcun problema. Però, ora: il PPD difende il NO alla cassa unica, ma Satira Ticino mi pare sia sensibile ai problemi che l'economia della libera concorrenza abbia portato sul nostro Cantone. Non ho ancora guardato, ma mi chiedo se all'interno di Satira Ticino si apra una discussione, o semplicemente ci sarà una presa di posizione a favore di una o dell'altra parte.
Personalmente credo che il tema sia molto complesso e che debba essere ancora molto discusso e approfondito. Tanto che mi chiedo come sia possibile che i partiti prendano posizioni così definitive a priori. Cioè ancora prima di aver sentito le argomentazioni contrarie!! In in Paese intelligente, i partiti dovrebbero comunicare una posizione preliminare, e cioè in base alle proprie discussioni interne, ma poi il confronto con le altre parti dovrebbe aprirsi e solo in dirittura d'arrivo - sulla base dei SICURI passi avanti fatti attraverso un processo di discussione aperta - prendere una posizione definitiva.
Anche perché, ragazzi, in questo modo il messaggio che passa al cittadino, dando una posizione definitiva prima, è che le discussioni non servano a niente; che l'idea primordiale non si cambia; e che, infine e come sempre, nessuno prende lezioni da nessuno. Sob!
E invece io invito tutti i gruppi e i singoli ancora nella posizione di esprimere opinioni libere, di iniziare a parlare e di iniziare a confrontarsi. Perché forse sarò stupido, ma io, pur avendo una posizione a favore della cassa unica, sono cosciente dell'importanza e delle ripercussioni della scelta. E sono più che disposto anche a cambiare idea, ma non certamente se mi si dice che "il sistema è ottimo con alcuni correttivi da mettere in atto". E il tipo spappolato dall'autobus vincerà le prossime olimpiadi sui 100 metri piani! Certo!
P.S. Di mio avevo già riflettuto sul tema e ho sostenuto la posizione socialita, evidentemente aggiungendo molte mie riflessioni. Tanto che lo stesso PS aveva ripreso il mio post. Ma da adesso che ho litigato con Cagnotti sono sulla lista nera, dunque decideranno intelligentemente (ahahah!) di non usare i miei contributi anche se sono a loro favore...
Clicca qui per leggere il mio post sulla cassa malati unica...
P.S.1. Ho corretto l'affermazione sulla collegialità, che era di Jelmini e non di Beltraminelli. Ma non cambia niente. :-)
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