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Ma io, da che parte sto?

Da che parte sto? Con chi sto? Di chi sono amico? A quale partito appartengo? Quale candidato sto occultamente sostenendo? Sono io stesso un possibile candidato? Ormai ne ho sentite di tutti i colori. In Facebook i profili mi si avvicinano incuriositi, magari prima con un po' di "mi piace", poi qualcuno tenta l'approccio diretto via chat... O i "nemici" virtuali commentano i miei interventi in bacheca o in giro dandomi del socialista, o del verde, e addirittura uno mi ha dato del leghista. Ma non mi offendo! Anche nel mondo reale un po' di gente si è incuriosita e mi si è avvicinata. Ma quasi tutti (ma non tutti per fortuna!), alla fine, vogliono sapere da che parte sto, o peggio ancora vogliono che stia dalla loro. E invece, spiacente deludere i quasi tutti abituati a lavorare per categorie e per appartenenza incondizionata, ma io sto con me! E sto con tutte le persone e le idee che ogni giorno trovo nel mondo e mi piacciono. Però, a questo punto, una domanda è legittima. Una buona, infatti, potrebbe essere questa: e allora cosa stai qui a scassarci la minchia con il tuo blog! Bella domanda! Grazie!



Perché vi scasso la minchia? Beh, prima di tutto non è vero che lo faccio io: infatti lo fate voi se venite di vostra iniziativa a leggere il blog. Insomma: se sapete che la puzza di ascelle non vi piace, non infilateci il naso! Però è vero che per quanto riguarda Facebook, spesso i post vanno in giro un po' per conto proprio: sulle bacheche degli amici normalmente, e quindi è colpa vostra d'aver chiesto o accettato l'amicizia, ma per gli incroci degli "amici degli amici", di tanto in tanto è vero che qualcuna delle mie stupidate possa finire involontariamente sulla bacheca di qualcuno. Me ne scuso, ma è colpa degli amici che frequentate. E di Facebook. Di Zurkenberg, se proprio volete un nome!
Però non ho ancora risposto al perché mi dedico tanto a questo blog, a dire la mia e anche a rompere le scatole a un po' di gente che - a mio avviso naturalmente - reputo momentaneamente mal configurata, dunque dannosa per il sistema... Perché lo faccio?


1. Perché mi piace!

Sono un ex redattore di un quotidiano e anche di un giornale satirico; mi piace scrivere e sono un informatico curioso e appassionato, con l'hobby della musica. Dunque qui dentro riesco a mettere tante cose che mi piacciono in una sola! In più sono un appassionato di logiche dei sistemi: connettermi e un po' partecipare alla grande rete Internet è davvero illuminante per uno come me! Dunque mi piace! E sta al primo posto, non perché fare ciò che ci piace sia un sacrosanto diritto: ho visto gente divertirsi pisciando su una vetrina, ma se le mie pulsioni fossero queste avrei sicuramente messo questo primo posto molto più indietro nella classifica. Però ci sono cose che mi piacciono anche di più, ma che intanto non posso perché prima...


2. Vorrei un mondo migliore!

Questa è una frase che dico spesso, molte volte alla fine di lunghi discorsi e dopo la domanda del mio interlocutore sul perché di certe mie scelte e posizioni. E ogni volta noto lo stupore sulla faccia di chi ho di fronte: infatti tutti si aspettano risposte tipo "Perché sostengo la campagna di Savoia", o "Perché sono un socialista" o ancora "Perché voglio diventare un politico"... E invece, ogni volta, la sincera risposta è sempre una sola: per un mondo migliore! E la prima cosa che considero sbagliata nel modo che abbiamo nel rapportarci tra di noi e con il mondo è quello dell'appartenenza: è un limite, perché comunque parliamo di un sottoinsieme del gruppo principale che è l'umanità; e perché nessun gruppo o partito, puntando palesemente in ogni sua azione a prevalere e non a mantenere un equilibrio, può e ha un modello capace di rappresentare e soddisfare tutti. E soprattutto di tenere conto di tutti! Questo è importante, perché quando dico "un mondo migliore" intendo esattamente un mondo in cui ogni giorno non muoiano 18mila bambini per la fame e il mancato igiene; dove non ci siano 50 guerre attive sempre sul globo; dove l'inquinamento non ci uccida; dove il senso della vita sia un tema cruciale della nostra educazione della nostra evoluzione; e soprattutto dove il marketing non esista o svolga solo una funzione informativa e non condizionante... E altre cose, naturalmente! Ma alla base c'è che la mia coscienza mi dice che non posso far finta di niente e che questo mondo, così come lo viviamo e lo accettiamo ogni giorno è sbagliato e noi, l'umanità, tutta, possiamo e dobbiamo fare meglio! Come? Con un blog ad esempio: confrontandomi, condividendomi, pensando e pensandomi. Dunque...


3. È bene che ci sia qualcuno che non sta con nessuno!

Anche perché, ragazzi: alle votazioni ci vanno più o meno la metà degli aventi diritto al voto. Questo significa che tutti i partiti insieme riescono a rappresentare più o meno la metà dell'elettorato. Ma la cosa incredibile e incomprensibile è che non se ne rendono conto! La scena messa in un altro contesto potrebbe essere quella di sette o otto tipi che si lanciano in una gara a chi riesce a mangiare la maggior quantità di una torta di matrimonio: io sono uno degli ospiti, che non partecipa alla gara, ma che si sta gustando un gruppo di persone intente a litigare e a fare a spallate per divorare la torta, ma tutti sono lì ammucchiati sullo stesso lato, e dopo averne mangiata metà, si fermano, si guardano e si dicono: "Ci rivediamo tra quattro anni!". Più o meno suona così...
Io sono semplicemente uno che non si sente rappresentato completamente da nessuno dei partiti sulla scena: in alcuni casi perché sono completamente d'accordo con tutta la loro azione, ma o perché sono piccoli o perché non è tra le loro priorità, non trattano altri argomenti che mi stanno a cuore; in altri casi, invece, condivido parte del discorso ma non tutto. Però, da informatico, so che prendendo il meglio di ognuno, noi potremmo avere un solo partito in Ticino e diventare il miglior esempio del mondo di evoluzione della specie umana! E un Ticino fatto con il meglio di ognuno, potrebbe anche ottenere il 100% dei votanti. Proprio perché rappresenterebbe tutti. Mentre quelli che oggi sono i partiti diventerebbero gruppi di lavoro associati alle tematiche e alle visioni importati per la nostra evoluzione. Così che anche lo scontro politico, diventerebbe dialogo costruttivo: cioè non si arenerebbe ogni discorso di fronte a chi è convinto di non aver nulla da imparare! E il tutto, già che abbiamo l'Internet e i Social, interattivo con l'altro gruppo di lavoro importante del Ticino: i suoi cittadini!
Insomma, certo: una specie di Europa Unita, perché il concetto è buono. Ma a misura d'uomo; a misura di territorio, di caratteristiche... Uniti fin dove si è compatibili, sennò si devono uniformare le abitudini, le necessità, le peculiarità di ogni luogo e di ogni etnia. E si fanno danni e non ci si capisce più niente...
Quindi sto con nessuno, perché così posso stare con tutti e soprattutto posso stare in pace con me: è brutto non poter sostenere un avversario politico con una buona idea, solo perché è un avversario politico. Che logica è? Ecco perché un mondo migliore è ancora così lontano: siamo ancora tutti qui a cercare e a difende bandiere...


4. Perché quando ci sarà un mondo migliore, io sarò finalmente in pace con la mia coscienza, e forse, finalmente, potrò iniziare tranquillo la mia vita migliore...







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