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Burkhalter: "È in Ticino che batte il cuore della Svizzera". Vai a cagare!

Mmm... Oggi mi sono svegliato e ho fatto il giro dei portali, convinto di trovare un po' di approfondimenti riguardo alla visita della Vecchia Signora... ops, del Consiglio federale. Invece ho dovuto constatare che tutta una serie di "prime" sono state bellamente ignorate. Ad esempio è stata la prima volta che la visita dei bernesi dalle nostre parti fosse accolta con così tanto fermento e interesse, e soprattutto che ad accogliere i tizi non ci fossero solo toccate di mani e leccate di culo, ma anche persone in difficoltà, in reale difficoltà, a manifestare la propria condizione. Un dissenso che parte proprio da un Ticino spesso abbandonato a se stesso, e che ora si ritrova con 18mila disoccupati e 8 mila persone in assistenza. Elementi che Bertoli e Cagnotti possono anche ignorare bellamente, ma allo stesso modo un cui io posso chiamare Pianura Padana le Alpi. Poi è stata la prima volta che delegazioni di vari movimenti indipendenti e quasi indipendenti si sono organizzati e mossi per aprire un dialogo diretto con gli ospiti, senza passare dal filtro della nostra politica. E anche è stata la prima volta che un evento simile fosse accompagnato da fischi, striscioni e rivendicazioni come quelle di ieri. Dunque mi fa un po' arrabbiare dover notare come 33 "mi piace" su una pagina di insulti a Bertoli possa scatenare un dibattito di settimane su tutti i media, mentre invece il presidente della Confederazione può tranquillamente venire qui a dire che il Ticino è il cuore della Svizzera e nessuno approfondisce. Però, per fortuna, il Web è attivo e tutte queste cose le ha notate e le sta discutendo!


Prendo come riferimento un articolo apparso su Ticinonews, nel quale si riportano alcuni stralci dei vari discorsi tenuti da parte delle personalità presenti. Potrei mettere tutto in una sola categoria, quella delle omissioni, perché non è possibile che con lì i problemi visibili in piazza, nessuno abbia detto qualcosa di veramente sensato. Inizio da...



Borradori: "Non ci sono più le mezze stagioni"

Se c'è uno specialista del parlare senza dire niente, quello è Borradori! Cristo: è il sindaco di una città con un miliardo di debiti, di cui non ha notato l'accumulo perché - come disse in un'intervista a Falò - era troppo impegnato a Bellinzona a lottare con le finanze del Cantone. Esattamente come dire a vostra moglie che non avete visto i dodici uomini e i 4 camion che in un 'ora vi hanno svuotato la villa, perché eravate impegnati a regolare il timer del forno a microonde! E comunque, guardate che bel contributo all'umanità ci ha regalato quel faccione...

"Il Ticino patisce la lontananza dal centro, ma la presenza del Consiglio federale quest'oggi costituisce una vicinanza. Questo non dovrebbe essere un momento isolato. Il Ticino è spesso incompreso e non è capace di farsi comprendere. Ma senza la Svizzera non ce la possiamo fare, così come la Svizzera senza il Canton Ticino non sarebbe la stessa. Sono convinto che la visita di oggi non sarà vana".

E cosa cazzo vuol dire? E oltre a tutto il genio dice il contrario di quanto afferma Burkhalter: perché Borra sostiene che il Ticino patisca la lontananza dal centro, ma Burki dice che il Ticino è il cuore della Svizzera! E sarebbe bello che almeno loro si mettessero d'accordo, perché non puoi essere cristiano e islamista allo stesso momento! Quando si dicono cazzate, bisogna sempre essere unanimi: è la prima regola!
Ma poi, proprio nello specifico, cosa vuol dire che patiamo la lontananza da Berna, ma che la presenza del Consiglio federale costituisce una vicinanza? Non stavano mica annunciando l'inizio di una serie di incontri quindicinali tra il Consiglio federale e il Governo ticinese: sono venuti giù una volta per evitare la rivoluzione, ma fino ai prossimi terremoti non li vedremo più neanche via Skype!
Poi dice che questo non dovrebbe essere un momento isolato. Certo! E?? E il Ticino è spesso incompreso e non è capace di farsi comprendere. E qui sono d'accordo, ma solo per metà. Innanzi tutto, infatti, mi piacerebbe che certa gente, prima di usare allegramente la parola Ticino pensasse che il Ticino incapace di farsi capire a Berna non sono le 350mila persone che lo abitano, ma quel gruppetto di spavaldi incompetenti che ci rappresenta. Dunque è stata ed è colpa vostra! E la frase dovrebbe essere questa, invece: "Il Governo ticinese e i nostri consiglieri a Berna sono spesso incompresi e non sono capaci di farsi comprendere"!
E il finale è pietoso: sembra uno di quei film della Disney per ragazzi, dove la squadra giovanile di Baseball è sotto di 4 punti e manca un minuto alla fine. E il coach prende l'eroe finora in difficoltà è gli dice: "Tu sei stato spesso incompreso dalla squadra, e spesso non sei stato capace di farti capire, ma senza la squadra non puoi farcela, e senza di te nemmeno la squadra può farcela"...
Sì, Borradori: se ce l'hai fatta tu, ce la posso farcela anche io. Anzi, ce la può farcela chiunque! Anche il mio tappetino per il mouse!


Bertoli: "Il giornalista di Ticinonews ha avuto l'accortezza di riprendere solo una frase, di quelle che non dicono nulla come sempre, ma che almeno non offendono nessuno"


Non offendono nessuno tranne me, naturalmente, che quando leggo frasi come quella a seguire mi sento pervaso da un incontenibile desiderio di fare la cacca: "Il Ticino è come un ponte che deve intraprendere delle buone relazioni con le sue sponde. I ponti creano incontri e tengono in conto le specificità altrui". E qui il pezzente si tradisce, perché dice esattamente quello che è diventato il Ticino: quel ponte su cui transitano gli interessi delle due sponde..
Eppoi, del ponte, caro Birtuli, vallo a dare ai tuoi amici del PS! Infatti, se proprio volessi essere qualcosa in quel contesto, vorrei essere chessò... Una città! Un parco naturale! Mica un ponte, che per di più debba avere come obbiettivo quello di tenere buone relazioni con le sue sponde, così da assicurare il traffico dei loro intrallazzi!
È proprio vero che da un trombone difficilmente ci tiri fuori il suono di un'arpa...



Burkhalter: "Il Ticino è il cuore della Svizzera, i Jihadisti sono profondamente cristiani e Schettino è un comandante della madonna!


Di Burkhalter avevo già parlato per via del discorso del primo d'agosto, in cui convinto affermava: "Oggi la Svizzera sta bene. È uno dei Paesi più innovativi e competitivi al mondo. Assicura qualità di vita e lavoro ai propri abitanti, in particolare ai giovani. È certo il modo migliore di integrarli". Infatti, proprio oggi si annunciano 8000 casi di assistenza in Ticino e si sottolinea come una delle fasce più colpite sia quella tra i 18 e i 25 anni. Certo Burki, la Svizzera è proprio come la descrivi tu! Senza dubbio. Esattamente. Identica. Ma vaffan...! E comunque, ecco la prima delle incredibili assurdità che il tizio ha vaneggiato ieri...

"È in Ticino che batte il cuore del paese: attorno al Gottardo, luogo d'incontro del paese. Il sole brilla nei nostri cuori. Abbiamo voluto organizzare in Ticino l'incontro degli ambasciatori. Riunire qui, nel cuore del paese, le persone che fungono da ponte verso il mondo".

Anche lui ha deciso che noi siamo un ponte. Io mi opporrò, perché neanche da piccolo, quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, ho mai risposto di voler diventare un ponte! Fallo tu il ponte se ti piace tanto! Anzi, fatelo tu e Birtoli!
Ma poi questo tizio non può mica credere di stare in un villaggio di aborigeni a mostrare un iPhone: non può venirci a dire che il Ticino è il cuore della Svizzera e che siamo il ponte verso il mondo! Non ci hanno cagati per anni, tanto che il 9 febbraio la percentuale di votanti a favore dell'iniziativa UDC è stata del 20% superiore alla media nazionale! Un segnale evidente, evidentissimo! E invece pensano di poter venire qui con la faccia da venditore ambulante a dirci che il sole brilla nei loro cuori e che il Ticino è appunto il cuore della Svizzera! Ci sono 18mila disoccupati e 8mila sono in assistenza in Ticino, nel cuore di quella Svizzera, che secondo Burki "sta bene. È uno dei Paesi più innovativi e competitivi al mondo. Assicura qualità di vita e lavoro ai propri abitanti, in particolare ai giovani". Ecco, appunto, vai a cagare! Ma non finisce qui. Ecco il resto...

"Prima di tutto grazie per quello che il Ticino ha portato alla Svizzera, soprattutto la ricchezza culturale, economica e sociale senza la quale la Svizzera non sarebbe completa.

In secondo luogo sappiamo che vi sono dei problemi, legati soprattutto al traffico, alla migrazione, alle questioni economiche e fiscali. Ne siamo al corrente e ce ne stiamo occupando. Abbiamo rafforzato il dialogo con l'Italia, partner con il quale intendiamo risolvere le questioni fiscali ed economiche aperte. Vogliamo concludere prossimamente i negoziati a riguardo. Per il Consiglio federale è chiaro che questi negoziati devono comprendere la revisione dell’imposizione dei frontalieri. Certo non tutto è facile ma il Consiglio federale non lascerà la presa.

Il nostro terzo messaggio è: lavoriamo insieme. Non siamo lontani. Il Consiglio federale presta attenzione a porre anche le vostre sfide nel cuore degli interessi globali del paese. Dal 2016 il Ticino sarà ancora più vicino al resto della Svizzera grazie al più lungo tunnel ferroviario del mondo. Il Governo è convinto che coglieremo meglio le sfide con uno spirito costruttivo di partenariato, senza essere indulgenti, ma senza provocazioni inutili".

Burki: fammi qualche esempio di ricchezza culturale, economica e sociale che il Ticino ha portato alla Svizzera. O che la Svizzera abbia accolto dal Ticino... Qualche esempio, giusto per capire che sai di cosa stai parlando. Poi fammi l'esempio di una qualsiasi vittoria ottenuta dalla Svizzera nei confronti dell'Italia. A partire dallo stralcio dalla black list dei paradisi fiscali, o a partire da dove finisce l'autostrada svizzero della Stabio-Arcisate...
Certo, poi fate facile voi a chiamare provocazioni inutili tutte le voci, anche estreme ed esasperate, che manifestano il proprio malessere. Un malessere di cui è causa il popolo, perché vi ha creduti e vi ha votali, ma un malessere di cui siete causa voi, perché per farvi votare non ce l'avete raccontata giusta! E ancora continuate a farlo...










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