Bertoli l'insensibile: ci chiede di attenerci alla decisione della Svizzera anche per giudicare Polanski
Sempre in attesa del confronto Corti-Cagnotti (ehehehe!), continuo a scontrarmi con strane idee, sempre uscite dalla bocca di Bertoli: questa volta a proposito di Polanski. È un argomento delicato, soprattutto perché si sovrappongono due cose: il valore artistico dell'individuo e la bassezza dell'atto che ha commesso. Io, di mio, non ho dubbi: anche se fosse Mozart, un tipo che droga e sodomizza una tredicenne non lo considero nemmeno un artista, soprattutto per il fatto che Polanski, un po', si è fatto scudo con l'arte. E io, da musicista per hobby, mi chiedo se sia suo diritto far passare il messaggio che gli artisti abbiano più libertà degli altri. Personalmente credo che l'artista sia quello che la libertà la esercita nell'esplorare se stesso, nello spingersi oltre, certo, ma oltre i confini del mondo a caccia di creatività e non oltre i confini del buon senso e della decenza a caccia di emozioni forti. Sembra, ma non è lo stesso gesto artistico! E l'anima ne resta contaminata. Polanski ha fatto qualche film di valore, ma ha diretto anche roba come "Luna di fiele": cose che possono anche evitare di circolare nell'immaginario collettivo. Però di Polanski ho già scritto, perché in fondo va considerato anche il mondo in cui viviamo... Ma parliamo di Bertoli, il quale affronta la questione dicendo questo: "Si tratta di un regista rilevante e da questo profilo la scelta è assolutamente corretta. Dal profilo penale poi, ognuno ha le sue opinioni". Simpatico poter avere opinioni dal profilo penale!
Non è accanimento, ma anche in queste affermazioni ci ritrovo lo stesso atteggiamento contenuto nel discorso del 1° d'agosto. Un atteggiamento lontano da quello che una coscienza dovrebbe avere se fosse orientata all'uomo e non al potere e all'istituzione. Alla festa nazionale abbiamo sentito un uomo ignorare non solo il sentore del 70% dei cittadini, ma anche il reale stato delle cose sul nostro territorio. Ci ha definiti piccoli e impauriti per la nostra chiusura verso l'Europa, sorvolando su tutti i problemi reali, tangibili ed evidenti che lo sfruttamento di questa apertura ha portato, soprattutto nel mondo del lavoro, dei lavoratori, di quelli che il partito socialista - visto che parlava a titolo personale - ha sempre difeso per principio.
E qui ci cade di nuovo, perché siccome la Svizzera ha respinto la domanda di estradizione, dice, dovremmo attenerci a questa decisione. E qui mi permetto di chiedere a Bertoli se realmente mi stia chiedendo di mettere da parte la mia, ripeto mia(!) e libera morale semplicemente perché la Svizzera abbia respinto la domanda di estradizione? Ma veramente??
Invece io vorrei chiedere a Bertoli se mai avesse una figlia di 13 anni e se questa fosse drogata e sodomizzata da Polanski, se si azzarderebbe a dire che "dal profilo penale poi, ognuno ha le sue opinioni"! Che poi, semmai, dal profilo morale ognuno è libero di avere le sue opinioni, ma dicendo che sia liberamente opinabile anche il profilo penale, mi chiedo se il tizio abbia una vaga idea del perché l'uomo si sia dannato per cercare di costruire delle leggi. Se è per tanto... No?!
E qui ci cade di nuovo, perché siccome la Svizzera ha respinto la domanda di estradizione, dice, dovremmo attenerci a questa decisione. E qui mi permetto di chiedere a Bertoli se realmente mi stia chiedendo di mettere da parte la mia, ripeto mia(!) e libera morale semplicemente perché la Svizzera abbia respinto la domanda di estradizione? Ma veramente??
Invece io vorrei chiedere a Bertoli se mai avesse una figlia di 13 anni e se questa fosse drogata e sodomizzata da Polanski, se si azzarderebbe a dire che "dal profilo penale poi, ognuno ha le sue opinioni"! Che poi, semmai, dal profilo morale ognuno è libero di avere le sue opinioni, ma dicendo che sia liberamente opinabile anche il profilo penale, mi chiedo se il tizio abbia una vaga idea del perché l'uomo si sia dannato per cercare di costruire delle leggi. Se è per tanto... No?!
Però la mia perplessità su Bertoli è l'assenza di quel sentore umano che ti porta a provare emozioni, spesso specchio solo di paure, desideri o altro, ma di tanto in tanto giuste sensazioni segnalateci dal cuore e da un'anima sensibile. Qui la "tecnica" e nemmeno l'arte non possono passare in primo piano: quel che ha fatto è terribile e resta tale; dunque Polanski va dove lo accettano, ma nessuno mi può chiedere di accettarlo. Ma scherziamo?
Qui in Ticino, caro Bertoli, non puoi venirci a dire che dobbiamo ripetere il voto del 9 febbraio e anche che abbiamo votato sbagliato a causa dei grandi finanziamenti delle lobby alle campagne, perché significa che non hai nessuna idea di come stia molta gente oggi, qui! E che nemmeno ti importa di loro, visto che nel discorso non ne parli. Come pure, mi pare, non puoi venirci a parlare di opinioni applicabili a un profilo penale per un atto come quello di Polanski: puoi parlare di mondo marcio; puoi parlare di scelta individuale nell'accettare o no moralmente l'individuo e l'atto, ma non puoi dirci che dovremmo attenerci alla decisione della Svizzera sulla domanda di estradizione! E mi preoccupa il fatto che tu me lo chieda, perché a mia volta mi domando se ti rendi conto della violenza che mi fai chiedendo di accettare una cosa che il profondo della mia coscienza mi dice invece di non accettare! Come ho già detto, che Polanski vada dove lo accettano. Evidentemente qui molti non lo vogliono: ci sono troppe persone a considerare la propria morale una proprietà ancora del singolo e non dello Stato o del business.
Non ce l'ho con Bertoli, ma ritengo molto importanti, più dei concetti che esprime, quelli che dà per scontati. Pensieri che, come persona, mi mettono in difficoltà. Sono perplesso e penso...
Non ce l'ho con Bertoli, ma ritengo molto importanti, più dei concetti che esprime, quelli che dà per scontati. Pensieri che, come persona, mi mettono in difficoltà. Sono perplesso e penso...
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