Passa ai contenuti principali

Primo d'agosto: bandiera Svizzera o della pace? Magari... tutte e due!

Bandiera svizzera o bandiera della pace? Bandiera di uno tra i maggiori Stati esportatori di armi, o bandiera della pace? Bandiera di una delle casseforti più utilizzate dai dittatori e dai trafficanti di droga, o bandiera della pace? Bandiera dello Stato che forse più di tutti ha favorito l'evasione fiscale a livello planetario, o bandiera della pace? Bandiera di un "grande" Stato che non riesce nemmeno ad applicare la propria volontà all'interno dei propri confini pur non facendo parte dell'UE, o bandiera della pace? Beh, direi bandiera svizzera, perché il primo d'agosto è la festa della Svizzera! Perché? Proprio per i motivi elencati sopra: perché la nostra Svizzera ci sta sfuggendo di mano e l'ultima cosa che dobbiamo fare è abbandonarla, lasciandola nelle mani di chi la usa per le brutte cose elencate sopra! È vero che non c'è molto da essere fieri di tante delle cose che abbiamo fatto, che facciamo, che non abbiamo fatto e che non facciamo, soprattutto contro la guerra e contro le strutture che la favoriscono. Ma è proprio per questo che dobbiamo marcare la nostra presenza: ogni bandiera svizzera esposta domani sarà una croce a significare: "Io ci sono, vi guardo e partecipo!". 


Dobbiamo smetterla di credere che i nostri problemi siano risolvibili litigando tra di noi! Il nostro "nemico" non è l'altro partito, o il tizio che scrive su Facebook, o il Lugano che batte l'Ambrì: i nostri problemi stanno fuori dalla Svizzera. Stanno in un modello planetario che il nostro Stato lo usa come elemento di un disegno, appunto, più grande: un disegno che prevede le guerre, i dittatori, i traffici di armi, di droga e di persone, un'economia di sfruttamento e la centralizzazione del potere.
Anche qui, certo, ci sono persone, movimenti, associazioni e pure partiti incapaci di rendersi conto che non saranno partecipi di questo progetto, ma che ne saranno divorati, e che dunque purtroppo spingono in questa direzione. Ma lo scontro interno in questo momento è la cosa più controproducente del mondo!
Il Ticino è un esempio ancora più chiaro di questa dinamica: grazie alla disattenzione della politica verso dinamiche più grandi - perché tutti impegnati a guardarsi la punta del naso -, ci ritroviamo con territorio ed economia in fin di vita. Se invece la nostra politica fosse stata compatta e attenta probabilmente non si sarebbe mai arrivati fin qui.
Dunque, per tornare alla nostra bandiera, mi è venuta ora una soluzione ottimale: quella svizzera va esposta per i motivi di cui ho parlato fino a ora. Noi siamo la popolazione svizzera e dobbiamo marcare la nostra presenza, mettendo appunto una crocetta, quella sulla bandiera, appiccicata fuori di casa nostra. Però, nessuno ci vieta di aggiungere anche un messaggio per la nostra Svizzera: e cioè quello di impegnarsi per la pace. Di smetterla di vendere e anche di costruire armi e altri dispositivi per la guerra; di rifiutare i conti dei dittatori, come pure il denato proveniente dai traffici di droga, dal riciclaggio e dall'evasione fiscale, e di occuparsi maggiormente dei propri cittadini. Il tutto per avere un mondo migliore, dove non ci saranno le guerre perché nessuno le sosterrà più.
Ed ecco quindi che domani potremmo esporre entrambe le bandiere: quella svizzera perché è la nostra festa e per dire che ci siamo, e quella della pace per dire anche... cosa vogliamo!




Commenti

Post popolari in questo blog

Massoni sì, massoni no, massoni chi? Esclusivo: Quadri e Robbiani sentiti per l'audizione!

Wow, il sommo capo della loggia massonica Il Dovere di Lugano (quella a cui hanno appiccato il fuoco) ha risposto a un editoriale della Regione per precisare alcuni punti riguardo alla massoneria. Questo perché, come sapete, il candidato al consiglio di Stato Mauro Antonini è un massone. Eheheh: invece sono sicuro che non sapete un cazzo, perché manco sapete chi sia Beltraminelli, che consigliere di Stato lo è! Mi chiedo perché mi danno così tanto a scrivere... E anche leggere... Comunque, non entro ora direttamente nel dibattito, perché in parte l'ho già fatto e in parte ho di meglio da fare, perciò ho optato per l'invenzione di una riunione segreta... pardon, discreta di una loggia massonica ticinese, la Loggia del Grande Pappo! Questo non mi preclude di fare una prima piccola considerazione sulla risposta di Rocco Olgiati al direttore della Regione, che ora non rammento chi sia e non ho voglia di andare a vedere su Internet... Anzi, solo sul primo paragrafo della sua risp

Avete ragione: fermiamo la casta!

Alla fine mi avete convinto: la RSI è in mano a una "casta" che fa solo i propri interessi. Assume solo amici, amici degli amici e parenti, ed è al servizio dei kompagni di $inistra! Quindi basta: votiamo NO Billag e ridiamo finalmente la libertà ai cittadini! E questa libertà ce la darà il privato: dove l’efficienza è la priorità e dove per questo le persone vengono selezionate in base alle capacità e non alle amicizie, alle parentele o ai gruppi di potere! Né cazzo che suona bene?! E vi giuro che se sentendola evitate di accendere il cervello, riuscite anche a darla per buona: magari anche a condividerla sulla vostra bacheca, come fanno i tifosi di calcio o i religiosi con i loro idoli! Purtroppo però la generosità della biologia e dell’evoluzione ci hanno fornito uno strumento di controllo altamente evoluto, che si posiziona esattamente tra un orecchio e l’altro e che non è la rete telefonica: sfiga, è il cervello! Tale strumento evoluto serve ad esem

Marco Cagnotti è una merdaccia! E il PS è arrogante...

C'è un subessere subumano che abita qui in Ticino. Ma che non si limita ad abitare silenziosamente come molti apprezzerebbero. No, il tizio si manifesta in continuazione sul foglio di regime che dirige - Confronti -, sulla sua bacheca di Facebook, nei comunicati stampa del PS e nella conduzione della campagna 2015, sempre del PS. Mentre, a proposito di competenze, il tizio è un astrofisico e dirige la Specola Solare Ticinese. E quello, e basta, dovrebbe fare! Purtroppo però Caniotti non si contenta di guardare il cielo e sognare: i suoi sogni li porta qui, in Confronti, nel PS, e tramite questi due, nelle nostre vite. E io non voglio, perché a mio avviso non ha la sufficiente apertura mentale per essere utile alla situazione attuale del nostro povero Ticino. E ora ve lo dimostro, perché è dal 2 di agosto che la mia coscienza mi riempie di scariche di disapprovazione! E ora vi racconto il perché... Tutto è iniziato quando il gruppo presposto alla campagna 2015 del PS mi ha chiama