Oggi stavo riflettendo e mi dicevo quanto fossi fortunato a vivere qui, in Svizzera ma soprattutto in Ticino. È vero che non sempre tutto gira per il verso giusto, ma sono inezie e fanno parte un po' del gioco del gossip locale: giusto per avere un tanto di visibilità sui media; quanto basta per farsi riconoscere ai quiz televisivi... Ma per il resto sappiamo di essere in una democrazia diretta efficace e ancora di più siamo coscienti del valore dei nostri politici e amministratori, che nel momento del bisogno dimostrano sempre di saper dare la zampata giusta e risolutrice. E di esempi ne ho a bizzeffe: il più recente sono le pareti a del LAC. Ve lo ricordate Borradori quando le ha viste (probabilmente in foto sul Corriere del Ticino)? "Così non va!", ha esclamato. E nell'approfondimento dell'affermazione aveva sottolineato come l'operazione di rifacimento delle facciate avrebbe naturalmente dovuto essere a costo zero! E infatti, dopo una tuonata simile, la COMSA ha risposto la scorsa settimana al Municipio, rifiutandosi appunto di assumere i costi per riparare al danno. Ma vedete come sono bravi quando vogliono?!
Un altro esempio? Gli accordi sulla libera circolazione e i bilaterali in generale! Dopo il 9 febbraio, dopo un po' di tentennamento, tutti hanno dato la loro famosa zampata: Cattaneo è andato in bici a Berna a portare le firme per la rinegoziazione degli accordi - e se continuava fino a Bruxelles era meglio! - e anche da Palazzo Federale e un po' da parte di tutti le rassicurazioni non sono mancate. E infatti l'UE ha reagito positivamente alle pressioni e ci ha risposto di andare a quel paese.
O possiamo parlare del blocco dei ristorni: meglio non farlo, ci diceva la Schlumpf, perché se entro il 2017 non si sarà arrivati a una partiranno le ritorsioni! Non è ancora chiaro quali potranno essere, ma pare che la commissione preposta sia indecisa, nell'affrontare il governo italiano, tra un poderoso "Sì, certo!" e un "Come desidera signor Renzi". Ma vedremo, perché di qui al 2017 la Schlumpf potrebbe sbollirsi un po' ed evitare il peggio ai nostri vicini di casa.
Però è davvero fantastico: prendete il LAC, ma pensate ad altro, alla vostra famiglia. Radunatevi tutti e prendete le parti: papà fa il papà, mamma fa mamma e il signor COMSA fa se stesso. Attenti a ricordarvi i personaggi... E comunque papà ha fatto un regalo a mamma e per il compleanno le ha donato il rifacimento delle pareti esterne di casa in marmo verde del Guatelama! Che gesto! E ha commissionato il lavoro alla COMSA...
Quando la casa è finita, guarda fuori esattamente come nella foto. Al che mamma è delusa e si lamenta con papà. E lui esclama: "Così non va! Ora vado da quel farabutto e sistemo la questione: lo obbligherò a rifare tutto a costo zero! Aspettami alzata, perché sarò carico!". E parte... Al ritorno mamma chiede novità e lui risponde: "Ce l'hai un terzo pilastro?". Ecco, la storia della pareti del LAC è esattamente questa!
Mentre per la libera circolazione le cose sono ancora peggio. Prima di tutto perché per evitare infiniti malintesi sarebbe bello che la chiamassero libera assunzione, così da mettere il problema là dove è, nelle aziende e nell'economia, e non là dove non è: nei frontalieri! Ma a parte questo, dopo che per settimane ho letto di uno e dell'altro partito, gruppo o movimento impegnati a "fare pressione", da Bruxelles arriva un "no" così secco che di più, davvero non si può. Perché non è nemmeno una posizione di principio che potrà essere discussa: "La libera circolazione non è negoziabile!", ci hanno risposto. E i nostri eroi, e l'ho letto da molti, per non dover dire di contare come un pelo su uno gnu, rispondono cose tipo: "Ce l'aspettavamo: fa parte del gioco".
E qui torniamo alla nostra famiglia: il vicino di casa ha un ciliegio gigante che invade il giardino della nostra famigliola. Mamma si lamenta con papà, il quale afferma deciso: "Adesso vado là e gliene dico quattro a quell'energumeno che pensa di fare il padrone a casa nostra! Aspettami alzata...". E parte... Dieci minuti dopo torna e alla richiesta di novità da parte della moglie, risponde: "Hai mica del ghiaccio per l'occhio nero? Ma me l'aspettavo: fa parte del gioco!".
No, ma tranquilli! Con una politica ticinese e Svizzera così forte possiamo conquistare il mondo! Anzi, potremmo andare a conquistare la Germania. Dai! Andiamo a conquistare la Germania: basta uno, magari Cattaneo in bici, che passa dalla Merkel a portare le chiavi di Palazzo federale e poi prosegue verso il Belgio e Bruxelles a portare le firme per la rinegoziazione nei bilaterali! E noi che volevamo addirittura comprare aerei per l'esercito... Ma a noi non serve nemmeno l'esercito: anzi, mi chiedo perché questa efficacia operativa non venga sfruttata di più. Magari sulla striscia di Gaza: va giù Gobbi a rimettere tutti nel loro territorio, visto che ha dimostrato qui con un terrorista come Arlind di saperci fare alla grande! E già che c'è può piazzare un qualche radar: a scappare dalle bombe succede di oltrepassare i limiti. Sarebbe un bell'affare.
No, per dire cosa? Per dire niente come il solito. Per dire che qui succedono cose più grandi di noi, attorno a noi, ma anche qui dove siamo noi e nessuno riesce a farci niente. Qui costruiscono selvaggiamente e aprono ditte di sfruttamento del personale o ponti per le evasioni fiscali e nessuno, ancora prima di fare qualcosa, sa niente; Lugano si fa fregare come un pollo in investimenti fuori di cotenna e per di più in lavori fatti peggio che col didietro. Io non so se è chiaro, ma il LAC è un
parallelepipedo irregolare costato 240 milioni, fino a ora, e che ne costerà ulteriori ogni anno per mantenerlo e per pagare gli interessi. E altri ancora per ammortizzarlo, perché invecchierà anche lui e come per il Gottardo bisogerà costruirne un altro identico per risanare questo...
Vuol
dire che ogni giorno, ognuno dei 55mila abitanti di Lugano dovrà
sborsare 20 o 30 centesimi per finanziare il LAC. Mentre per costruirlo è
costato solo 4'363 franchi a testa. A tutti: bambini, anziani, donne,
uomini! Una famiglia di 5 persone ne ha dati 21'818 di franchi! Solo per
il LAC! E per materializzare tutti questi soldi non in un unico lingotto verde ma in qualcosa di più quantificabile, 240 milioni sono 240 case unifamiliari con terreno e piscina da un milione l'una! Un investimento come il LAC sarebbe discutibile anche per l'intero cantone: figuriamoci per una città con 55mila abitanti. Siete pazzi! Pazzi!
E adesso? E adesso cosa facciamo? Qui tutti parlano, gridano, pontificano, affermano convinti, si insultano... Ma alla fine siamo qui come quattro pirla intanto che le ditte ci sodomizzano a mitraglia, la corruzione dilaga, le banche e le multinazionali ci comprano e ci sfrattano, e l'Europa di cui non facciamo parte decide in vece del popolo sovrano!
Nel 2016 entrerà in vigore l'usufrutto incondizionato delle mogli di tutti per scopi turistici e di intrattenimento, sempre dei turisti; nel 2017 ci sarà tolto il passaporto e verremo trasferiti nelle miniere del Guatemala a estrarre marmo verde per la COMSA, e nel 2020 inizieranno a usarci come materiale di ricambio per i trapianti dei ricchi...
Questo naturalmente se i nostri governanti saranno d'accordo, perché come sappiamo, quando fanno la voce grossa... Non li caga nessuno!
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