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Bob Sinclair: a far l'amore comincia tu, che a fare musica hanno già cominciato gli altri!

No, ma ditemi se questa vi sembra gente che c'entra qualcosa con la musica...
C'è un tipo, strano, che domani arriverà ad Agno con il suo jet privato e che poi si esisbirà, a pagamento, in Piazza Riforma. Pensavo fosse stasera, ma dato che ho tempo mi viene voglia di convincere più persone possibile a non andare a vedere quel tamarro post nuclearizzato! Bob Sinclair è un DJ, famosissimo, belloccio, conosciuto dalle nostre parti anche per un meraviglioso pezzo insieme a Raffaella Carrà: "A far l'amore comincia tu". E posso capire che con la Raffa preferisca far cominciare un altro. Però l'evento mi dà l'occasione per cercare di rimettere il campanile al centro del villaggio per quanto riguarda la musica elettronica e quella prettamente da discoteca. Le piste da ballo, infatti, ci sono sempre state, ma mai sono state dominate da entità così inutili e vuote per quanto riguarda l'evoluzione della musica dance. Anzi, questi faciloni hanno trasformato la musica da ballo in quella da sballo, trasferendo il piacere del ritmo nello stordimento delle luci e della musica allucinantemente forte. Che per rendere deve essere accompagnata da addirivi come l'acool o le droghe sintetiche. Certo: se la musica non ti eleva verso il cielo, provi a farlo con le droghe. Ma non funziona, tranquilli! Fatto sta che un tizio un po' figo e capace di far girare un paio di dischi diventa una superstar e fa credere a un sacco di ragazzi che la musica elettronica e quella da discoteca siano quella cagata lì. E invece non è vero...



Avrei potuto essere davvero bastardo e mettervi lì il pietoso pezzo con la Raffa, seguito magari da un qualche estratto di Jojo Mayer o di un DJ underground di quelli bravi davvero. Ma non sono così bastardo: lo sono di più! Faccio l'esatto contrario: prima vi faccio sentire cosa intendo per musica elettronica e da discoteca, poi, in fondo al post, quando il vostro orecchio si sarà raffinato e avrete molti più strumenti di prima per affrontare la questione, vi porporrò la cagatona. Ma dopo.
Il primo pezzo che vi propongo ha poco a che fare con quello che fa Sinclair, ma d'altra parte la musica in generale non ha nulla a che fare con quello che fa Sinclair. Però questo è un ottimo esempio di ciò che potremmo trovare nelle discoteche oggi se la gente la piantasse di identificarsi, se maschio, o di volerseli fare se femmina, in esseri musicalmente e culturalmente inutili come Sinclair. Fategli fare il tronista o la escort, ma non l'artista.
E comunque questo è Jojo Mayer con i Nerve. Ascoltatelo tutto perché cambiano spesso mood, ma cercate di ritenere tra tutte una cosa: questa musica la stanno suonando live, loro(!), dunque la prossima volta che un DJ vi dice "vado a suonare", voi ditegli di andre in quel posto! E comunque ecco le discoteche pensate dai musicisti. In uno dei modi possibili...






Sempre di questi strepitosi ragazzi - perché sono bravi! - vi propongo un altro estratto, sempre da discoteca. E fra l'altro, a differenza di Sinclair, Mayer è svizzero e potrebbe arrivare in treno o in auto invece che in jet privato...





E adesso un DJ vero: questo è DJ Krush. Come vedete non è figo, e anche se lo fosse sotto la sua coltre di vestiti, non gliene fregherebbe nulla perché quello è un musicista e sta suonando. E se sai "suonare" dell'estica può anche non fregartene niente!







Ecco, adesso, soprattutto dopo DJ Krush che è un DJ come lui, anzi, non come lui, vi faccio ascoltare il capolavoro di quel tamarroide prendiculo di Bob Sinclair. Ragazzi, ragazze: basta pensare che quella gente sia grande. Sono dei lavativi fancazziszi che hanno trovato un modo di farsi desiderare dalla gente solo per la coreografia che gli sta attorno. Ma sono dei "fake": per fare bene musica, non scena ma musica(!), devi farti un culo così. Altro che questo facilotto qui sotto. Ma sentiamolo il genio cosa ci propone. Davvero vi basta questo per essere felici?






Bene. Se posso concludere in un modo: non andateci! Tanto più che è a pagamento. Nel senso che sì, anch'io quando ho letto mi sono detto: "Ma guarda! Bob Sinclair fa i concerti a pagamento: ci è arrivato che deve pagare per esibirsi!". Invece no, saremmo noi a dover pagare. E invece non dobbiamo farlo, perché si paga qualcosa che serve a qualcosa. E davvero, credetemi: qui non è proprio il caso.






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