Il pezzo parla di molto peggio, ma con una foto così faccio un mare di views! Foto: zonerrogene.wordpress.com |
È vero che siamo in crisi e nel nostro cantone ci sono un sacco di problemi da risolvere, ma di tanto in tanto qualche buona notizia c'è. Questa volta la lieta novella è per tutti gli amanti del porno con urina ed escrementi, diventato libero in Svizzera dal primo luglio grazie all'approvazione da parte del Parlamento, il quale ha accettato la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori dagli abusi. Pare però che tra le pieghe di questa convenzione ci fosse il declassamento di un certo tipo di porno da "hard" a "soft". E di principio ci sono due domande: la prima è chiedersi quale sia il criterio con cui il sesso con urina ed escrementi venga definito "soft"? Ho 42 anni, ma non riesco proprio a immaginarmi quale possa essere allora quello "hard"! E la seconda domanda è chiedersi come mai il nostro Parlamento abbia accettato una modifica alla legge con implicazioni simili? Tranquilli, non è colpa del Parlamento: non lo sapevano!
È qui che viene il bello, perché in un articolo di Ticinonline si racconta di un'intervista di 20minuten ai parlamentari proprio in proposito. Sentite che belle risposte danno i signori ai quali affidiamo l'amministrazione della nostra Svizzera: quelli che hanno discusso e approvato il cambiamento di legge:
"Non lo sapevo""No, ma è disgustoso"
"Non mi sono mai veramente interessato alla tematica"
“Non avrei mai votato sì se avessi saputo che la modifica implicava questo cambiamento”
“Questa tendenza mi fa paura”
“Va contro la dignità umana e contribuisce all'impoverimento della società”
E andrebbe bene se la domanda fosse stata: avete sentito che nel Delaware hanno liberalizzato la pornografia hard? Ecco, risposte così si possono dare a una domanda così. Ma non possono dare risposte simili quelli che hanno discusso e approvato la modifica di legge! Ma Santa Maria, ma se non leggono loro la documentazione e non si accorgono loro del macello che stanno per combinare, chi lo deve fare? Meteo Svizzera??
Tanto più che la deputata socialista bernese Margret Kiener Nellen sostiene tranquillamente che “la tematica è stata discussa intensamente dalla commissione degli affari giuridici. Le informazioni necessarie su questo soggetto erano a disposizione di tutti”. Certo: erano a disposizione di tutti, ma nessuno le ha guardate!
E si torna sempre lì, alla radice del problema: questo tipo di impegno da parte dei nostri rappresentanti e amministratori non è sufficiente! Non è possibile che una modifica di legge simile passi sul tavolo di decine di parlamentari - per essere studiata e discussa, poi! - e nessuno veda una montagna grande come la legalizzazione del porno con la merda! Ma Santa Maria Due, ma guarda giù!
Ed è esattamente la stessa cosa che succede qui! Lugano ha un miliardo di debiti: chiudono i cessi! Ma Santa Maria Tre! Ma vi rendete conto in che mani siamo? Io poi me li vedo: sono lì nei corridoi del Parlamento, prima della seduta, divisi in partiti... E i discorsi che gireranno saranno tipo questo:
A - Guarda, ho tennis alle due, quindi dobbiamo fare in fretta. Di cosa si parla?
B - Ma... Mi pare che sia la modifica di legge per la protezione dei minori contro gli abusi sessuali...
A - Minori... Abusi sessuali... Eh, bisogna accettarla!
B - Sì né?! Allora lo dico anche agli altri, così la facciamo breve e andiamo a pranzo tutti assieme... Ma, c'era qualcosa da preparare? Da leggere? Da firmare?
A - Non mi sembra, ma semmai faccio fare domani alla segretaria, intanto che sono a giocare a golf!
E invece, oggi che siamo passati da sistemi di paesini, o città o regioni a un sistema grande come il mondo, ci vogliono impegno e competenze che fino a trent'anni fa non servivano. Oggi bisogna fare un puzzle grande come il mondo, mettere assieme i pezzi, dunque modificarli alla forma giusta, e in più sperare che si veda qualcosa, poi! La "coscienza globale" è proprio il suo significato letterale: avere una coscienza del sistema nella sua globalità, e non fare meditazione con l'incenso e le candeline... E questi la coscienza globale non ce l'hanno: la loro non arriva nemmeno fino alla documentazione di un tema che loro stessi avevano da discutere in Parlamento!
Davvero non so cosa dobbiamo fare noi cittadini per avere dai nostri amministratori un impegno maggiore riguardo alla conduzione del nostro Stato e del nostro Cantone? Non so voi, ma io resto di pietra quando vedo un parlamentare affermare, dopo aver appunto votato a favore della modifica, una cosa così: “Non avrei mai votato sì se avessi saputo che la modifica implicava questo cambiamento”. E, ma torniamo sempre lì: tu lo dovevi sapere, perché sennò chi lo doveva sapere? Il gestore del chiosco in cima alla Nufenen??
Che poi succede anche qui: è perfettamente simile alla reazione di Borradori, sindaco di Lugano, che davanti alle vomitevoli pareti del LAC dice: "Così non va!". Ma certo che non va, ma è anche certo che sei il sindaco di Lugano e te ne dovevi accorgere prima che finissero di montarlo! Non abiti a Montreal! Ma evidentemente il concetto poco chiaro è che il sindaco di una città non è quello ad avere più potere: è quello ad avere più responsabilità! Questa marcatela, Borradori, perché è una cosa su cui a mio avviso devi riflettere molto. E anche su cui Lugano deve riflettere molto!
Fatto sta che da quindici giorni a questa parte possiamo tranquillamente uscire di casa, andare in un distributore di benzina, fare il pieno, prendere le mentine, una copia di Playboy e "Cospargimi di merda e pisciami in bocca, amore!".
No, bello... Se poi di tanto in tanto i nostri parlamentari andassero in Parlamento a lavorare e non a giocare a Uno, noi saremmo anche un po' più felici... E nel frattempo: buoni escrementi a tutti!
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