Tutte le importanti conquiste del Ticino su Berna dal 9 febbraio a oggi: ehm... dunque... no ma... però... Facciamo un parco acquatico sul Monte Tamaro???
Foto: www.gdp.ch |
C'è una cosa inquietante, messa in pianta stabile sulla home page del sito del Mattinonline: è il contatore del tempo trascorso dalla votazione del 9 febbraio. Il tutto, oggi, accompagnato da un articolo di Lorenzo Quadri sul tema. Quale tema? Il nulla che Berna ha concesso al Ticino dopo la votazione contro l'immigrazione di massa! Non che qualcuno non ci abbia provato: tante sono state le proposte arrivate dal Ticino, ma finora siamo riusciti solo ad eliminare le notifiche online dal sito del cantone, per ritrovarcele attive su quello della confederazione. Poi c'è stato il Trio di San Valentino, che in tre mesi doveva cambiare il Ticino; poi l'incontro tra i presidenti dei partiti, anch'esso finito male, in parte per motivi sensati, in parte no; si è parlato allora di blocco dei ristorni, ma da Berna ci hanno convinti a non farlo... E in fine la Sommaruga ci dice che per i prossimi tre anni la libera circolazione resterà comunque in vigore. E allora a cosa ci serve avere dei politici qui in Ticino?
Sembra assurda, ma la domanda è più che lecita: sono mesi (probabilmente anni, ma lo si vedeva meno) che la politica ticinese si occupa solo di comunicazione: nel senso di raccontare le loro storie senza però che succedano mai. Mentre qui i politici si incatenano a un albero per salvarlo, le nostre delegazioni ticinesi in Svizzera pianificano l'Alptransit, il raddoppio del Gottardo, l'apertura dei negozi, le agevolazioni per le aziende e tutto quanto serva all'economia europea. E lo fanno solitamente con successo! Mentre qui non c'è lavoro; l'aria è inquinata; il territorio viene stuprato; l'economia è in caduta libera, ma nessuno riesce a fare nulla, se non a parlarne. E dunque, da quel dì, il tempo trascorso senza che il Ticino abbia potuto in qualsiasi maniera rendere esecutiva la votazione del 9 febbraio è di:
Fonte: Mattinonline |
Ecco, questa è la verità. L'unica! E prendo atto che, benché grande come lo vedere e non in FULL HD, o in 4K, il Mattinonline sia l'unico cha ogni giorno ricorda ai suoi lettori quale sia la cruda, amara verità. Ma adesso bisogna iniziare a ragionare sul serio, magari chiedendosi quanto costi il nostro apparato politico! Perché per parlare di quello che bisognerebbe fare in Ticino ci sono già gli opinionisti, che lo fanno a prezzi sicuramente minori rispetto alla politica ticinese.
Insomma: già che siamo in un periodo di crisi, bisognerà tutti convenire che eventuali tagli debbano essere attuati sulle spese inutili. Ricordo che "inutile", sul dizionario, ha queste definizioni: "Che non serve perché superfluo, inefficace o inutilizzabile" o "Di persona che non dà alcun contributo alla società, che non è d'aiuto a nessuno". E senza farlo apposta abbiamo definito la politica ticinese e la grande maggioranza dei nostri politici!
E non va inteso come un attacco personale, o ingiustificato o non politicamente corretto: per rapporto alla votazione del 9 febbraio, dunque per rapporto ai problemi più grossi che assillano il Ticino in questo momento e da un po', la nostra politica si è dimostrata essere esattamente la definizione di "inutile" trovata sul dizionario! Diciotto settimane, ventun ore, trentadue minuti e quaranta due secondi di totale inutlità. Ma inutilità pagata, però! E questo non va bene, perché le cose inutili si fanno solo per piacere personale e gratuitamente: nel caso della nostra politica, potrebbe essere ricliclata in toto per una soap opera prodotta dalla RSI: una soap ambientata in un cantone virtuale, intitolata "Facciamo finta di fare qualcosa". Sottotitolo: "O per lo meno continuiamo a parlarne come se lo stessimo facendo"!
No, però seriamente un problema esiste ed è strutturato così: da una parte c'è una politica che rappresenta sì e no la metà degli aventi diritto al voto, e questo dovrebbe essere un segnale non forte ma strafortissimissimissimo; mentre dall'altra abbiamo una classe politica che come referenti e riferimenti ha i propri colleghi, i media e i loro amici. Ma non il popolo! Dunque quando riescono a farsi dire bravi dal loro gruppetto o a convincere di qualcosa i media amici, questi individui si considerano già in zona "missione compiuta". E invece, fuori dalla bolla autoreferente dentro alla quale vivono c'è il Ticino: un cantone con 350mila abitanti di cui loro non sanno un cazzo di niente, perché vivono, stanno, parlano, discutono, si confrontano e si riproducono sempre e solo tra loro. E questa procedura impoverisce il genotipo. Guardate i giovani liberali come sono ridotti: utilizzano un cervello solo con architettura Token ring! Battuta da informatici...
Sono sempre dell'idea che se la politica volesse arrivare a rappresentare i cittadini nella maniera più fedele possibile, dovrebbe comporsi di individui provenienti dalle diverse aree sociali e lavorative. Primo per avere una visione più ampia e secondo per avere competenze più ampie: adesso non è mica che se sei avvocato puoi occuparti tranquillamente di economia, socialità, edilizia, ambiente, istruzione, sanità o di quello che vuoi come se avessi una laurea in ognuna di queste discipline. Sei un fottutto avvocato, uno che si occupa di compravendite o di difendere sempre più evasori fiscali o gente corrotta: insomma, uno che lavora per i nemici della società e sicuramente non uno con una formazione così a 360° come vorresti farci credere...
La campagna elettorale è ormai iniziata e già si vede l'errore ripetersi nuovamente: i candidati vengono scelti dai partiti, e nemmeno con una consultazione di massa tra i propri elettori (oggi c'è l'internet per queste cose: costa poco, è veloce...). No: i candidati vengono scelti dal gruppetto attivo del partito: cioè, come dicevo, "vivono, stanno, parlano, discutono, si confrontano e si riproducono sempre e solo tra loro".
Beh, la nostra è veramente una questione darwiniana: e se lo sarà fino in fondo, a caro prezzo, ma i politici come sono oggi si estingueranno! Magari già per le prossime votazioni...
Commenti
Posta un commento