Passa ai contenuti principali

Parteciperemo a EXPO 2015 grazie al turbo del Governo e delle associazioni economiche. E che turbo! Anzi, che furbo...

Parto da una considerazione evidente come l'Hilalaya se ce l'hai davanti: mai da anni in questo cantone si era visto un impegno così grande da parte del Consiglio di Stato e una mobilitazione così massiccia delle associazioni economiche e affini per affrontare un problema legato al nostro Ticino. E allora uno penserà che questa grande dimostrazione di impegno e di possibilità sia legato ad esempio all'applicazione della votazione del 9 febbraio; o sia volta alla crezione di posti di lavoro da assegnare agli indigeni; o si dedichi alla questione delle discariche: a un maggiore controllo e a un approccio medico per quanto riguarda gli effetti collaterali del loro inquinamento; o al traffico insostenibile del Sottoceneri; o alla regolamentazione e ancora prima a un controllo a tappeto dell'operato delle fiduciare sul territorio; o per il parco sul Piano; o per una qualsiasi delle priorità per le quali il nostro Ticino necessita di attenzione. E invece, questa mobilitazione massiccia di forze è rivolta alla partecipazione a EXPO 2015: l'unica questione sotto referendum, dunque a quanto pare non sostenuta dal popolo. Bene: "no" a quello di cui avremmo bisogno e "sì" a quello che non ci serve. A noi come cittadini non serve, ma evidentemente a qualcun altro serve eccome!



Decido di non risparmirmi perché qui la linea in cui ancora ha senso applicare il "politicamente corretto" è stata oltrepassata già da quel dì. Dunque la prima considerazione che mi viene da fare è che bisogna proprio avere la faccia come il culo per mostrare tante possibilità per una cosa come l'EXPO e così poche per quanto riguarda i veri problemi che assillano il Cantone!
E a mio avviso è proprio quella la questione: dopo anni di problemi apparentemente irrisolvibili, sfociati in una votazione "trauma" il 9 febbraio, ma contenuta dall'immobilità governativa per quanto riguarda la loro risoluzione o anche solo la loro seria entrata in materia, il nostro Consiglio di Stato mette il turbo e ci mostra - e non doveva - che se vuole, può! Dunque Beltraminelli può mobilitare la stampa e lanciare la sua campagna di raccolta fondi e il mondo economico, bancario, imprenditoriale e turistico può unirsi e trovare risorse comuni per fronteggiare i problemi. Ma quali problemi? Quelli che interessano a loro!
E insisto ancora: di tutte le priorità del Ticino solo l'EXPO è riuscito a ottenere così tanto impegno da parte del Governo e dell'economia (che ormai possono considerarsi sinonimi). Senza considerare poi che l'EXPO 2015 è una voragine di corruzione: una fonte per migliaia di articoli, TG e persino per comici come Crozza, che mostrando il terreno in cui sorgerà l'EXPO ha dichiarato: "L'unica cosa finita è la gru"!
Ma poi c'è anche il referendum. C'è un referendum con 12mila firme! Un referendum contro il credito di 3.5 milioni per EXPO. Un segnale chiaro per quanto riguarda la percezione delle priorità espresse dai cittadini ticinesi, i quali non sanno più come ripetere che hanno problemi, che non c'è lavoro, che non ci solo alloggi decenti a pigione moderata, che il traffico e l'inquinamento sono diventati un problema... Ma Cristo: cosa pensereste se foste una famiglia con pochi soldi, che arriva a malapena alla fine del mese e già rinunciando a tantissime cose, e un giorno vostro padre dovesse annunciarvi che comprerà una Mercedes da 150mila franchi! E che prenderà i soldi dal fondo destinato all'istruzione dei figli! Certo, perché i soldi pubblici ai quali attinge il governo per la "garanzia" di un milione sono soldi pubblici, nostri! Tanto più che Swisslos solitamente sostiene anche la cultura e da musicista per hobby vi dico che l'arte qui ha l'acqua alla gola: tranne qualche amico di amico e qualche leccaculo professionista, per gli altri artisti qui in Ticino è impossibile tirare avanti: e per la mancanza di sostegno agli artisti, e per la difficoltà sempre maggiore (per risorse, rumore e cultura) di avere luoghi in cui esibirsi.
Ma non voglio andare tanto lontano perché non ce n'è bisogno. La domanda è sempre la stessa: come è possibile che con tutte le questioni prioritarie per le quali il nostro cantone avrebbe bisogno di attenzione e impegno da parte del Governo, questi si mobilitano anima e corpo solo per partecipare a EXPO 2015 e per di più in barba a un referendum? Come cazzo è possibile???  E dove sono i nostri partiti "popolari" o "populisti"? Dov'è la Lega che ha lanciato il referendum? Perché nessuno reagisce?
Insomma: i partiti oggi rappresentano circa la metà degli aventi diritto al voto. Ma se vanno avanti così rischiano di non rappresentare più nessuno. E allora, tra un po', il partito dei "non votanti" avrà la maggioranza assoluta, ma non sul partito di maggioranza: su tutti i partiti messi assieme! Come dicevo recentemente: il cerchio si stringe. Non è ancora piccolo come un bunker, ma di questo passo ci arriveranno in fretta. Direi in un anno!



Commenti

Post popolari in questo blog

Massoni sì, massoni no, massoni chi? Esclusivo: Quadri e Robbiani sentiti per l'audizione!

Wow, il sommo capo della loggia massonica Il Dovere di Lugano (quella a cui hanno appiccato il fuoco) ha risposto a un editoriale della Regione per precisare alcuni punti riguardo alla massoneria. Questo perché, come sapete, il candidato al consiglio di Stato Mauro Antonini è un massone. Eheheh: invece sono sicuro che non sapete un cazzo, perché manco sapete chi sia Beltraminelli, che consigliere di Stato lo è! Mi chiedo perché mi danno così tanto a scrivere... E anche leggere... Comunque, non entro ora direttamente nel dibattito, perché in parte l'ho già fatto e in parte ho di meglio da fare, perciò ho optato per l'invenzione di una riunione segreta... pardon, discreta di una loggia massonica ticinese, la Loggia del Grande Pappo! Questo non mi preclude di fare una prima piccola considerazione sulla risposta di Rocco Olgiati al direttore della Regione, che ora non rammento chi sia e non ho voglia di andare a vedere su Internet... Anzi, solo sul primo paragrafo della sua risp

Philipp Plein è morto!

No, non iniziate subito a festeggiare: Philipp Plein non è morto. È solo un mio modo per sfogare la rabbia di fronte agli spettacoli ticinesi sempre più pietosi. Fatto sta che non solo mi sono immaginato che il soggetto fosse passato a miglior vita, ma mi sono anche immaginato il suo colloquio col Creatore una volta arrivato alle porte del Paradiso. Eccolo! PERSONAGGI DIO – Dio PP – Philipp Plein PP (riprendendo coscienza in un luogo a lui sconosciuto) – Salve vecchio. Sono un po’ confuso... Mi sapresti dire dove mi trovo e... se c’è una pizzeria, che sono le 23:25 e a quest’ora mi viene sempre fame? DIO – No, non ci sono pizzerie qui: prima c’erano, ma ci siamo accorti che favorivano il lavoro notturno. PP – Che posto di perdenti... E niente locali per gli apero-after-fashion-trendy serali? DIO – S’è per quello nemmeno pomeridiani. PP – Che posto di sfigati! Ma dove siamo? DIO – Vedi quella grande porta luminosa? Dietro c’è il Paradiso. Noi siamo a circa

Marco Cagnotti è una merdaccia! E il PS è arrogante...

C'è un subessere subumano che abita qui in Ticino. Ma che non si limita ad abitare silenziosamente come molti apprezzerebbero. No, il tizio si manifesta in continuazione sul foglio di regime che dirige - Confronti -, sulla sua bacheca di Facebook, nei comunicati stampa del PS e nella conduzione della campagna 2015, sempre del PS. Mentre, a proposito di competenze, il tizio è un astrofisico e dirige la Specola Solare Ticinese. E quello, e basta, dovrebbe fare! Purtroppo però Caniotti non si contenta di guardare il cielo e sognare: i suoi sogni li porta qui, in Confronti, nel PS, e tramite questi due, nelle nostre vite. E io non voglio, perché a mio avviso non ha la sufficiente apertura mentale per essere utile alla situazione attuale del nostro povero Ticino. E ora ve lo dimostro, perché è dal 2 di agosto che la mia coscienza mi riempie di scariche di disapprovazione! E ora vi racconto il perché... Tutto è iniziato quando il gruppo presposto alla campagna 2015 del PS mi ha chiama