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La Lega come quando c'era il Nano!

Foto: www.mattinoline.ch
È bello alzarsi la domenica mattina e vedere un titolo come "Soldi all'EXPO? Vi fermeremo!". È bello vedere un partito che non si limita a far rumore, ma decide di andare fino in fondo: anche contro uno di loro, perché se Zali a mio avviso si sta dimostrando un elemento coi fiocchi e ha scelto di non sostenere lo scempio di EXPO2015, Gobbi invece sta dall'altra parte. Ma se voglio essere ottimista, vedo una Lega alla riconquista di se stessa, che magari sarà anche capace di scrollarsi di dosso i parassiti. Beh, sì, come Borradori, che di leghista ha solo il sostegno, il tutto a favore della sua vita da dandy, che nulla ha a che vedere con i principi leghisti... Ma torniamo a questa rinata Lega, che tanto mi ricorda quella di Bignasca e anche di Maspoli: quella che non si ferma!


Come ho sempre detto, non ho mai votato un partito - colpa di un padre liberale e dell'ambiente del tiro alla pistola, ma anche della consapevolezza che la politica debba rappresentare tutti - ma sostengo chi, naturalmente a mio modo di vedere, fa cose importati e giuste. Come fermare l'onnipotenza di un Consiglio di Stato (della maggioranza del CdS), responsabile di aver ignorato il Ticino per anni e responsabile di non avergli dato attenzione nemmeno dopo il segnale forte del 9 febbraio. E probabilmente, a questo punto, lo spirito del Nano ha chiesto un permesso speciale per tornare sulla terra e avvolgere la Lega, che senza di lui aveva perso un po' di smalto. E a quanto pare sta funzionando: la Lega, come avrebbe fatto il Nano, sta difendendo il popolo e le sue 12mila firme! Anche a costo di arrivare fino al TRAM,  magari anche fino ad occupare le piazze!
Non sono i soli: anche l'UDC, a quanto sembra, insiste e insiste ancora, con le 11'500 firme raccolte per l'iniziativa "Prima i nostri". Sempre le nostre firme, sempre la nostra volontà: grazie!
Certo, mi è capitato di discutere con qualche amico e il dubbio è sempre quello che dietro a tutto, riguardo a una linea così, ci sia del razzismo o un odio verso l'Italia. Ma personalmente - e parla uno che ha avuto praticamente solo amici italiani da quando è nato, i migliori amici! - non penso assolutamente che il punto sia quello: gli italiani che arrivano qui a lavorare per due soldi e una cicca sono vittime e non carnefici. Vittime di uno Stato italiano incapace e corrotto: quindi non sono gli italiani il nostro problema, ma è il loro governo che li mette nella condizione di dover scegliere tra il nulla offerto dal proprio territorio e la schiavitù offerta dal Ticino, spesso però da parte di scafati imprenditori conterranei emigrati qui per... speculare meglio.
Comunque, per me, sarà una bella domenica: ho riscoperto il cuore della Lega, la sua forza e la sua generosità: un partito che più di ogni altro è nato dal popolo, dai loro bisogni, dai loro problemi e dalle loro speranze. E ora, a mio avviso, manca il gesto coraggioso e determinante per affrontare le votazioni - importantissimissime, credetemi - del prossimo anno: la pulizia dai parassiti! Forza Attilio, forza Lorenzo, forza Bobo (non so come si chiami...) e forza Claudio!



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