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Il centesimo post! Dedicato a Falò: "Tutte le facce di Borradori"...

La più bella delle facce di Borradori a Falò: quella da Bingo Bongo!
Questo è il mio centesimo post! Lo voglio dedicare alla cosa più bella, più giusta e meglio fatta tra tutte quelle in cui mi sono imbattuto nel monitorare attentamente questo cantone - e anche un po' il mondo - per poco più di un mese. La cosa speciale alla quale lo dedico è Falò di ieri sera: "Lugano in rosso". Mi ha davvero colpito il servizio di Francesca Luvini e Francesco Chiesa: lo considero - oltre a una lezione per tutti quelli convinti che essere giornalisti significhi pagare la tassa annua per l'iscrizione all'RP - un cameo di quello che dovrebbe essere l'operato dei media oggi. Prima di proseguire, chi non l'avesse fatto, vada a vedersi la puntata: parlano di cose importanti e che ci riguardano da vicino. E l'hanno fatto bene, investendoci tempo e oserei dire anche una buona dose di coraggio. La puntata di Falò di ieri, a mio avviso, è una fotografia degli ultimi 30-50 anni del nostro Cantone. Ma soprattutto, soprattutto(!), mette la verità davanti all'illusione! Poi entrerò nei dettagli, ma guardando quel servizio vedrete una ciurma di gaudienti incompetenti, che per anni ha usato il nostro Cantone come risorsa per finanziare il proprio spettacolo e... e basta! In una società parallela che per anni si è fatta i cazzi propri, raccontando con una faccia come il culo che nemmeno un lombrico ce li ha così uguali, balle su balle su balle e su balle ancora! E il tutto perché nella testolina di questi bambini viziati (bambini viziati! È sempre colpa dei genitori!) c'è stampato l'imprinting seguente, figlio di una ricchezza non guadagnata: se lo dici bene non c'è bisogno di farlo! Ma poi, dopo anni in cui passi il tempo solo a dirlo, chi ti guarda si accorge che non hai fatto un cazzo. E che non sai fare un cazzo! E un gruppeto di giornalisti coraggiosi, molto più abili di te perché loro hanno dovuto fare per guadagnarsi la pagnotta, riesce a mettere lì la verità così bene e in maniera così forte, compatta e evidente, che l'unica frase ad uscire dalla bocca di quel deficente di Erasmo Pelli, messo di fronte a un disastro del genere, è: "E..., ma Lugano ce l'ha poi sempre avuta un po' la... Grandeur". Coglione! Poi vedi una signora, una persona del popolo, umile e capace di dire cose come: "Mi sono abituata a vivere con poco: certe cose non posso, certe cose devo aspettare...". E qui mi rivolgo a Dio e da una parte gli chiedo come abbia potuto permettere di arrivare fin qui. Ma d'altra parte inizio a capire chiaramente il significato di una frasetta come: "Beati gli ultimi perché saranno i primi"! E anche capisco bene il significato di un concetto come "Il crepuscolo degli Dei" di Nietzsche! Fa quasi vibrare...


Oggi cambio in seconda, perché quelli di Falò mi hanno messo un tigre nel motore! E per voi mi metto a fare l'analisi della puntata! Evidentemente mi ci vorrà una serie di post, perché in uno solo non finisco nemmeno l'introduzione, con tutto quell'abbondante meteriale messomì lì su un piatto d'argento dai due Franceschi (Luvini e Chiesa). Ma voglio entrare nei dettagli, perché davvero lì c'è già tutto!
Inizio da lontano, come sempre, e per tirarvi su il morale - perché mi piacerebbe che continuaste a ricordarvi che stiamo perlando di cose molto serie, purtroppo. Dunque dovete essere tristi! - la metto sul ridere e vi faccio le carrellate della facce di Borradori nelle varie fasi della trasmissione! Che ridere!



Tutte le facce del Borradori...


1 - La prima è la faccia da Borradori. È il modello del fancazzista con grandi responsabilità: quello che sorride sempre e ammica. Il tutto va poi condito con una voce dolce e rilassata. È un modello molto diffuso in Europa: la portano anche Berlusconi, Renzi e tutti gli assicuratori quando vogliono venderti una prestazione complementare. Questa:



Sì, se cercate in Internet escono foto dove guarda fuori decisamente meglio. Qui si vede che fa fatica a tener su i muscoli e a fare il simpaticone. Però ci prova, anche se i tratti iniziano a scomporsi e l'armonia inizia a perdersi nella fatica. Ma d'altra parte Falò e il destino hanno fatto un colpaccio: Giudici, pure invitato e decisamente meno stupido di quello presente, ha declinato; dunque Falò, il popolo ticinese e io(!) ci siamo trovati un Borradori tutto solo, e per di più sotto il poderoso fuoco dei Franceschi! Anche Gaggini, il conduttore, dopo il timore e l'adrenalina iniziale (aveva un bel compito... Ma non è bello?!) ha iniziato a sciogliersi e a fargli le domande giuste al momento giusto. E lui, benché con meno risorse di Giudici (Jock Giuvin nella mia soapcom...), mi sa tanto che l'avesse intuito. Ecco perché il dandy oggi è un po' più spigoloso e spastico del solito...


2 - Questa è la faccia in cui capisce che le cose si mettono male, e soprattutto che dovrà sudarsela. Il conduttore ha infatti appena annunciato il declino (all'invito... ma non solo...) di Giudici e di lì a qualche secondo gli farà la prima domanda. E qui l'ego si desta. Non è ancora tutto sveglio, ma gli occhi, con relativo borseggio, già trasudano rabbia...




2a - Questa è l'evoluzione della precedente: qui Gaggini gli sta rivolgendo la domanda. Parla del preventivo appena discusso, e il Borradori, J.R. nella mia soapcom, inizia a trasformarsi... Come vedete gli occhi s'incupiscono ancora e spuntano addirittura ombre che prima non c'erano. Borradori si sta trasformando in... J.R.!




3 - Tenetevi forte e coprite gli occhi ai bambini, perché qui è la fine della domanda e la trasformazione è avvenuta: per un attimo perde il controllo e J.R. si palesa! Ma ripeto: sono immagini forti, dunque coprite gli occhi ai bambini!




4 - Poi si entra nel vivo, cioè deve iniziare a rispondere. Gaggini alla fine della domanda era energeticamente in vantaggio; anche a lui come a Mammone ogni tanto s'alzavano le estremità della bocca come per esplodere a ridergli in faccia. E J.R. qui sta rispondendo, cercando di rispondere, alla domanda. E qui implode: il doppio mento va in caduta libera e gli occhi si spengono. Sembra uno delle televendite notturne delle reti sfigate mentre sta dicendo: "Con la crema snellente Brucialex io stesso ho perso 175 chili in 4 giorni. E senza fare fatica!".





5 - Poi c'è il momento in cui si accorge che stasera non si tromba. È in difficoltà e realizza di aver sottovalutato la cosa: Giudici non c'è (non possono giocare a ping pong), la puntata è appena iniziata e lui naviga già alla prima domanda. E per di più dopo essersi appena preso dell'impotente da Gaggini! Qui sta pensando: sono fottuto, dovevo declinare anch'io! (ndr., tu tra un po'...)




7 - Adesso voglio aprire una parentesi dedicata ai giornalisti della RSI. Mi era già successo guardando Mammone a Patti Chiari e ora lo rivedo in Gaggini: a momenti gli scappa da ridere! E io spero che la psicosi del "non devo ridere" inizi ad aleggiare come un profumo negli studi della RSI (quelli buoni...) e che sempre di più, avendo davanti personaggi che giustificano un disastro epocale con una propensione alla "Grandeur", saranno pervasi dal trippino del "non devo ridere". Diamogli anche un nome al Virus che verrà immesso nei giornalisti della RSI qualora leggessero questo pezzo: chiamiamolo NDR (il Non Devo Ridere: il primo retro-virus che invece di entrare nel retro di chi lo prende, entra nel retro di chi ha a che fare con uno contagiato...).
E tra l'altro, prima che mi dimentico, vorrei farvi notare una finezza: quella per cui mi sento di poter dare tranquillamente del deficente e del coglione a Pelli: il tizio dice che Lugano ha sempre avuto una propensione alla "Grandeur"; io dico che questa propensione invece ce l'abbia avuta solo chi l'ha amministrata. Tu non sei Lugano, Pelli! Voi, sparuto gruppetto di fancazzisti superficiali, non siete Lugano! È lì l'errore: aver pensaro di poterlo essere...
E comunque sosteniamo il Virus NDR: ha già contaggiato Falò e Patti Chiari. Ed è ancora in fase d'incubazione... E comunque, affinché non ne abbiate paura e vogliate in fine farvi contagiare tutti, l'NDR virus ha come unico effetto quello di rendere felici e di reagire con potenti risate ogni volta che si sente dire una cazzata. Insomma, come dovrebbe essere...
E comunque guardate la bocca di Gaggini: manca poco e gli si smascella davanti! Ma pensate che ridere (questo in psicologia è un rinforzo) nel vedere in diretta Gaggini che si sganascia davanti alle arrampicature parietali di J.R.! Io scommeto che il primo a cedere è Mammone... :-)






8 - Siamo sempre dentro alla prima domanda. J.R. sta cercando di rispondere e parla della bella coesione che c'è all'interno del Municipio, una cosa che gli dà molta fiducia. Infatti questa è la tipica faccia di uno fiducioso... Invece qui i circuiti stanno cortocircuitando: parla da 20 secondi e ha già finito gli argomenti, e se ne rende conto. La bocca si contrae, quasi dicesse "Ciumbia!", e gli occhi si spengono ancora. Anche la punta del naso sembra cadere in giù più del solito...




9 - Qui è successo ancora qualcosa... Una prima: il conduttore l'ha appena interrotto proprio sulla grande coesione del Municipio. J.R. non c'è abituato (magari neanche Gaggini. Che bello, no?!) e il sistema va veramente in crisi. Qui il regresso è evidente: sembra Celentano quando faceva Bingo Bongo...




10 - Ecco, adesso la prima parte del servizio è appena finita. Francesca Luvini lo ha terminato con un bellissimo "Lugano, un po' più poveri ma sempre belli". E sebbene paia un lieto fine, in realtà il contenuto del contributo è stato magistralmente impietoso. E J.R. ha accusato il colpo: è arrabbiato, perché stasera non si tromba e non si stappa nessuna bottiglia tra amici, dandosi pacche sulle spalle...




11 - Game over! Metà servizio è finito e Gaggini chiede la cosa più ovvia: con tutti quei segnali, possibile che nessuno... E infatti non c'è una risposta credibile. Quella giusta è: CI ABBIAMO TETTATO DENTRO ALLA GRANDE PER ANNI ALLA FACCIA DI TUTTO VOI! Ma capite bene che non è ancora il momento... Dunque l'apparato facciale si contorce e non risponde più al SSSI (Sorridi sornione sembrando intelligente). E J.R. diventa così, e sembra pensare: "Ma cos`è quella roba grossa che sta spuntando su da in mezzo alla sedia?".




12 - La prossima immagine mostra un'interessante caratteristica del software delle facce: quando un potente è in difficoltà, il software delle facce scende di grado perché non ha abbastanza convinzione ad alimentarlo. E infatti, in questo caso, la faccia passa da "numero 1" a "numero 2": non notate che sembra Brunetta? E siamo sempre ancora alla prima domanda dopo il servizio...




13 - Lugano non è Bombinasco! Gaggini l'ha interrotto di nuovo, perché stava per passare tra le pieghe del discorso che stando a Bellinzona  a "lottare" tutti i giorni con le finanze non si sono accorti molto di quello che succedeva a Lugano. Ed ecco quel che resta del dandy. Sembra dire: "No papà, non ho dato io fuoco al garage...".




14 - Qui è interessante, perché con questa gente, appena molli un attimo la guardia è finita. Ormai sta parlando da un po', cercando di giustificare senza successo tante cose, ma il discorso è un più fluido (quando non dicono niente vanno via più lisci...) e, sebbene a denti stretti, l'ignaro prova a riprendere fiducia: riappaiono gli occhieti satanici da venditore di assicurazioni e la bocca prova a rialzare le estremità. Ma si vede che ha accusato il colpo...




15 - Ma Gaggini è bravo e non lo lascia scorrere via: anzi si ferma e insiste su alcuni punti fondamentali. E al nostro eroe la bocca si cuce di nuovo... E qui sta pensando: ostia, non attacca più come una volta parlare e basta. Adesso pretendono anche che diciamo qualcosa....




16 - La classica faccia da tassa sul sacco! Gaggini insiste - non è facile (è una prima massacrare in TV il sindaco di Lugano! Già contraddirlo sarebbe stata una prima...) ma ci riesce - e rincara la dose. Quindi si torna a regredire...





E l'ultima la dedico a Gaggini, a Falò, ai Franceschi e a tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione della puntata. Vi state guadagnando il canone! Bravi!
È il momento in cui J.R. sta dicendo che in effetti qualche segnale per reagire un po' prima c'era, eccome se c'era, e Gaggini non resiste e alza le braccia. Davvero simbolico: la giusta reazione dei giornalisti veri di fronte a gente così poco preparata e così evidentemente disonesta dentro...





Ecco, il primo post lo finisco qui, anche perché non ne posso più di vedere il faccione di quel faccione. Ma ne arriveranno altri, perché non si può sciupare un servizio così ricco...




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