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Giudici: dopo trent'anni che uno fa politica non ha bisogno di un piano strategico. Si vede: un miliardo di volte!

Alla fine non ho resistito: eccovi la chicca di Giudici! Non ho resistito perché so bene di aver fatto qualche passo oltre la linea negli ultimi post, dunque ho bisogno di mettere lì qualcosa che dia la giusta proporzione a qualche parola un po' "oltre" che ho usato. Una di queste è l'estratto di Giudici a proposito dell'utilità di un piano strategico per la Città! Non ci sono aggettivi per descrivere uno reo di essersene fregato così tanto della Città datagli in mano dai cittadini per oltre vent'anni; di liquidare in questo modo un operato disonesto e disastroso di quelle proporzioni, a nove zeri: con un "Dopo trent'anni che uno fa politica non ha bisogno di queste cose", o un magnifico "È tutto relativo". Sì, certo: mi venga qualcuno a dire che non posso darti del cretino!


E comuque, eccovi il terzo post dedicato alla puntata di Falò sul "profondo rosso" di Lugano. Dopo le facce di Borradori (solo le facce perché poi affronterò anche i contenuti) e l'università di Foletti, eccovi il segreto di un politico di successo ticinese: uno che, come dice lui, ha fatto politica per trent'anni e sa molto bene come "navigare a vista"!
Certo, lui è un vecchio lupo di mare: l'eroe capace, in vent'anni, di rovinare, svendere e indebitare una città bella e promettente come era Lugano prima di lui! Proprio un lupo di mare, di quelli che se sei in barca assieme e non hai almeno dodici bussole ti trovano vent'anni dopo, spolpato dai pesci nel Triangolo delle Bermuda. E eravate partiti per un giretto sul lago di Lugano in motoscafo. Solo che Giudici ha detto: "Guido io, che il lago lo conosco bene!". Un miliardo di volte bene!
E comunque adesso diventiamo seri un attimo, perché dobbiamo prepararci a guardare il video. Dunque, innanzi tutto, mettete a letto i bambini! Non dice sconcerie, ma è bene che non vedano un modo di comportarsi così da sbruffone: poi magari crescono e diventano lerci uguale. Poi pensate davvero che quel modo lì, quello che vedrete, è stato la causa di tutti i problemi di Lugano. Certo, anche assieme all'Agenzia di collocamento per raccolta voti per interposta persona di via Monte Boglia. E di altre cosine non proprio trascurabili. Ma alla base della crisi luganese, ticinese, svizzera e mondiale c'è dietro proprio un approccio così: quello dei mediocri di buona famiglia, che piuttosto di mettersi lì, far fatica, e far bene le cose e per tutti quanti, preferiscono... non fare un cazzo e mentire disonestamente. E ammaliare. Finché potevano. Ma adesso stiamo capendo: adesso è cominciato "Il crepuscolo degli dèi". E quello qui sotto è uno di quelli che... crepuscoleranno. Di più!





E nuovi post arriveranno ancora...




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