Eveline Widmer-Schlumpf ha incontrato la deputazione ticinese alle Camere federali e finalmente, in maniera chiara e documentata, ha dato tutte le risposte e le certezze chieste da tempo a gran vove dai nostri politici ticinesi! Dunque i negoziati in corso con l'Italia sono di esclusiva competenza della Confederazione e, come assicura la Schlumpf, saranno portati a termine con successo entro la fine della primavera 2015! Dunque è bene pagare i ristorni per non compromettere i negoziati, soprattutto ora che il governo italiano è stabile e affidabile. Però, nel caso in cui non si dovesse arrivare a un accordo, la Consigliera federale provvederà personalmente a prendere tutti i provvedimenti concreti e necessari a salvaguardia degli interessi del Ticino e della Svizzera! E dopo un discorso così l'intera deputazione ticinese, Quadri e Rusconi compresi, si è trovata in perfetto accordo con la consigliera! Davvero fantatico: oggi inizio a interessarmi su come cambiare nazionalità!
Ma Cristo... Capisco che ci possa essere un problema di immagine: ormai sono mesi che il Ticino propone o chiede qualcosa e la Svizzera risponde picche; tanto che i ticinesi si stanno chiedendo se nostri politici siano di fatto qualcosa di concreto o siano comparse del film scritto dai banchieri dell'Europa. Quindi posso capire che per non fare l'ennesima figura di quelli che tanto non ascolta nessuno, per stare una volta dalla parte di ciò che si farà (o non si farà come in questo caso) abbiano dovuto schierarsi dalla parte della Schlumpf. Perché altrimenti avremmo assistito al solito: "La deputazione ticinese alle Camere federali ha presentato tutti problemi sospesi alla Consigliera federale Schlump, la quale ha sottolineato come gli accordi tra Svizzera e Italia siano di competenza della Confederazione e non dei cantoni, dunque, come per il blocco delle notifiche online, il Ticino e la sua deputazione possono tranquillamente attaccarsi al cazzo!".
Ma così sarebbe stata l'ennesima figura da impotenti ticinesi, dunque, con un comunicato così vago e privo di qualsiasi dettaglio, i nostri poveri politici stanno dalla parte della Confederazione. E noi vediamo crollare tutte le speranze, ma anche i fiumi di parole e di inchiostro che alcuni dei nostri politici hanno speso inneggiando il blocco dei ristorni e misure atte a salvaguardare il Ticino dalla sua trasformazione in centro d'accoglienza per profughi provenienti dall'Italia. Un'italia che secondo molti sembrerebbe finalmente un partner stabile e affidabile; ma io sto con Alfonso Tour e con la visione secondo cui i sogni di Renzi siano destinati a frantumarsi prestissimo contro la realtà delle finanze italiane...
Insomma, i nostri politici o non giocano la nostra partita perché stanno con la squadra avversaria (probabilmente per via degli ingaggi pagati molto meglio) o perché non sanno giocare. Fatto sta che a noi tocca di aspettare fino alla fine della primavera 2015 - cioè un anno!!! - per sapere se finalmente si riuscirà a trovare una soluzione tra uno stato destinato alla fine - l'Italia - e un cantone destinato a diventare il centro di accoglienza, appunto, per profughi italiani e imprenditori senza scupoli.
Ma quello che mi preoccupa è la totale assenza di forza e a questo punto di capacità da parte della nostra politica per difendere la popolazione, il territorio e la cultura di quel meraviglioso luogo in cui viviamo. Cari politici, se voi sapeste come vivono le persone qui: individui e famiglie costretti a stare nella miseria o nel precariato, con la continua preoccupazione legata al futuro e con la tristezza dentro. So che non potete capire: io ho dovuto fuggire dalla bolla autoreferente in cui vivete e che chiamate vita per poter vedere la realtà del nostro cantone, e del nostro mondo... Ma vi assicuro che state sbagliando: la vita nasce dalla terra e non dal cielo, e se non difendete la terra e chi ci vive non difendete la vita!
Provate a credere che i soldi e l'economia non siano niente: serve il minimo per vivere e basta; poi la grandezza della vita è l'anima che crea a farla, non le multinazionali, non le banche, non la pubblicità, non il sesso, non lo spettacolo, non tutte quelle cazzate che erroneamente pensiamo possano essere determinanti per la realizzazione di noi stessi. Quella è una prigione: la nostra anima è libera, se glielo permettiamo. E invece siamo qui a vederci erodere giorno dopo giorno, in mezzo a bugie, intrallazzi, incapacità, e follie ideate da banchieri che non sanno amare. Che schifo!
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