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Sì alla sicurezza: no ai Gripen!

È proprio facile e questa volta lo hanno capito in tanti: un aereo militare è tutto fuorché rappresentante di sicurezza! E pure gli eserciti sono tutto fuorché rappresentanti della sicurezza. C'è un solo caso in cui tutto questo costoso apparato di modi strani per risolvere i problemi non rappresenta un attacco alla sicurezza: quando questi operano nella propria nazione. Sennò, ogni volta che una popolazione vede arrivare gli aerei militari, i militari e le armi, l'ultima cosa a cui pensa è che stia arrivando la sicurezza. Quindi voglio pensare che questa grande Svizzera (oggi) ha voluto sostenere la sicurezza di tutti gli altri popoli! Dell'umanità, in fondo! Così magari anche le altre nazioni faranno altrettanto per salvaguardare la nostra, di sicurezza...



Non c'è molto da dire se non che questo è un segnale fortissimo per una Svizzera che fino a pochi anni fa ti obbligava a fare il servizio militare, cioè ad apprendere tecniche di combattimento da usare contro altre persone (was?), o ad andare in galera. Il segnale odierno, come lo leggo io, è che il popolo ha iniziato a chiedersi se davvero questo approccio alle questioni sia "obbligatorio", l'unico. Non lo è, ma stiamo scherzando? La maggior parte di noi non lo sa perché i media, le case editrici e sempre di più anche l'educazione hanno cancellato l'esistenza di quegli uomini grandi capaci di vedere oltre la bestia che ci abita: senza andare lontani vi posso citare Richard Bach con "Il gabbiano Jonathan Livingston", un classico esempio di pensieri immensi comunicati in maniera facile. E poi c'è la filosofia, per tutti i temerari decisi ad accettare la "Sfida del Pensiero"! Ma, da quanto vedo, sempre meno il popolo accetta autorità senza spiegazione e inizia a pensare con la sua testa. Non che prima fosse stupido, anzi: semplicemente prima si fidava!
È proprio sulla fiducia che vorrei mettere l'accento: i cittadini eleggono dei propri rappresentati e gli accordano fiducia. Fiducia! Poi questi rappresentati entrano nei gironi alti dell'inferno, si dimenticano del popolo e iniziano a giocare a chi ha più potere e ad assumere comportamenti e morali ben lontane da quello che servirebbe al popolo per stare bene.
Bisogna continuare a discutere, a confrontarsi e a pensare per distruggere quella minuscola cellula logica alla base della maggior parte delle nostre rinunce: quella secondo cui "ormai il mondo è così". Beh, oggi, almeno coi Gripen, gli svizzeri dimostrano che no, che il mondo non è così!


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