Il dittatore dello Stato italiano si è dichiarato "sconcertato per i contingenti"; dice che "il percorso europeo della Confederazione ha subíto una battuta d'arresto"; e si preoccupa che la Svizzera non riveda, dopo il 9 febbraio, la sua politca sull'accoglienza degli immigrati. Ora, è necessario rimettere il campanile al centro del villaggio e capire bene il contesto di queste parole. Perché lo sconcerto dovrebbe essere quello legato al fatto che la Svizzera, nel nostro caso il Ticino, si è vista costretta a limitare l'immigrazione di massa perché gli stati vicini, nel caso più eclatante l'Italia, non è in grado di garantire lavoro, dignità e spesso sopravvivenza ai propri cittadini, che si vedono costretti ad abbandonare il loro Paese per cercare lavoro altrove!
Sconcertante è che l'Italia abbia un giro di corruzione di 50-60 miliardi l'anno e altri 200 e passa in evasione fiscale. Questi due problemi, se risolti, porterebbero l'Italia addirittura a sanare il proprio debito in pochi anni. Dunque, personalmente, ritengo che il problema svizzero sollevato il 9 febbraio sia quello di proteggersi dagli effetti di uno stato fallito e allo sbando, che costringe all'emigrazione i propri cittadini.
Ma non è tutto: poi c'è l'Europa: quel sistema bancario che piano piano sta trasformando gli Stati membri in territori da sfruttare da parte dell'ecomonia, la quale si rafforza sulla cupola ma si disgrega nell'area dove sta la maggioranza del popolo. Dunque ad aver subíto una battuta d'arresto non è il percorso della Svizzera verso l'Europa, ma la conquista della Svizzera da parte dell'Europa!
Non prendiamoci in giro. In Ticino soprattutto lo sentiamo bene il modello Europeo che si sovrappone alla nostra cultura e cerca di cambiarla: un modello impersonale che non considera minimamente l'uomo.
Così sono possibili gli sfruttamenti fino all'eccesso dell'eccesso; sono possibili i giri intrecciati di società e di soldi classici dell'economia, che vuole solo guadagnare e che passa il tempo a fruttare le falle della legge, ma mai si confronta col buon senso, per potenziarsi ulteriormente. E fa ridere che l'uomo abbia come antagonista l'economia, cioè un suo strumento! Come se un martello sfuggisse al vostro controllo e iniziasse ad inseguirvi e a martellarvi...
Forse sono pazzo, ma quando guardo al nostro Sottoceneri, con Lugano e il suo miliardo di debiti, con le sue 4'500 nuove ditte nate negli ultimi 5-7 anni, con gli intrallazzi dei Comuni che sempre più arrivano agli onori della cronaca, con lo sfruttamento indiscriminato del territorio e delle persone e con una qualità di vita ridotta all'osso dal traffico continuo, mi chiedo se questo è il "percorso europero della Confederazione"?
Napolitano, se qui in Svizzera avessimo dei politici, avrebbe dovuto essere rimandato al mittente e, sempre se in Svizzera avessimo dei politici, in nostro Governo avrebbe dovuto chiedere uno statuto speciale, ma per l'Italia! Essendo infatti un Paese al collasso, corrotto e disperato nel popolo deve essere circoscritto e costretto a risolvere i propri problemi per non minare la stabilità dei Paesi vicini, in questo caso la Svizzera e soprattutto il nostro Ticino.
Invece ci lasciamo invadere, ma non da quelle povere persone che cercano lavoro: da quegli scafati imprenditori e dalla corruzione che ormai abita nel nostro Sottoceneri! E, come spesso farò, chiudo con il consueto: Governo, dove sei??
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