di Sergio Savoia
Il Parco del Piano di Magadino, quando ci sarà, sarà una
delle più belle eredità che potremo lasciare ai nostri figli e nipoti.
L'alternativa è lasciar loro una interminabile teoria di capannoni industriali,
strade e cemento, inceneritore e mostri "alla Gucci".
La decisione politica è stata presa da tempo sia dal
governo, sia dal popolo, con il voto sulla variante '95 che, nel settembre
2007, sancì la volontà dei ticinesi: il piano deve essere salvaguardato,
nessuna strada deve intaccarlo. Va bene un collegamento stradale tra Locarno e
la A2 ma non a scapito del piano di Magadino.
E quindi? Quindi adesso c'è chi sta facendo il furbo. Nella
Commissione della Pianificazione l'asse Lega-UDC e la maggioranza di PPD e PLR
vogliono bloccare il parco del Piano di Magadino. Dopo due anni di lavoro,
estenuanti tira-molla, esauriti i pretesti per guadagnare altro tempo, sono
usciti allo scoperto i cecchini.
Lega, UDC e la maggioranza di PPD e PLR hanno chiaramente
fatto capire che non intendono approvare il Parco del Piano di Magadino.
Secondo loro la priorità è il collegamento veloce A2-A13 per Locarno, anche a
costo di ripescare la famigerata Variante 95. Argomento pretestuoso perché le due
cose non sono minimamente collegate. Soluzioni stradali che non intaccano il
territorio del futuro parco ne sono state proposte parecchie. Se le cose sono
ferme è dovuto al voto sulla vignetta autostradale e al fatto che il
collegamento A2-A13 non è ritenuto (da Berna) una priorità di finanziamento
(l'insistenza del governo per il raddoppio del Gottardo ha giocato un suo ruolo
inoltre).
I mestatori della Commissione Pianificazione si ritengono
più intelligenti del popolo, evidentemente.
Prendono in ostaggio il parco del piano, un gioiello di cui
potrà andare fiero tutto il cantone e tutta la Svizzera, per fare avanzare un
dossier (A2-A13) che non avanzerebbe comunque - nemmeno bocciando il Parco del
Piano - perché non è in Ticino ormai che si decide. Semmai il rischio è che le
associazioni ambientaliste e agricole tolgano il proprio sostegno al progetto
di collegamento A2-A13 scelto dal gruppo di lavoro del Cantone, creato da
Borradori all'indomani della batosta sulla Variante 95. E allora altro che 10-15
anni per vedere un collegamento!
La strategia, chiamiamola così, dei congiurati della
Commissione Pianificazione è stupida anche da un altro punto di vista. I
signori dovrebbero sapere che il Parco non porterà pregiudizi ulteriori al
collegamento veloce. Per questo basta e avanza il paesaggio palustre
d'importanza nazionale, già in vigore per le Bolle di Magadino. La tutela di
questo paesaggio unico è incompatibile con eventuali tracciati troppo invasivi
sul piano. Ma anche qui la soluzione è già stata trovata, da governo e
associazioni INSIEME!
La commissione della pianificazione sta affossando un
progetto di valorizzazione del Piano di Magadino che a livello di consultazione
ha suscitato ampi consensi, mentre per il collegamento A2-A13 sta rischiando di
far saltare gli accordi sul tracciato, mandando alle ortiche anche le speranze
di vedere un futuro collegamento per Locarno.
Chi sta tirando troppo la corda rischia di non portare a
casa niente. Una iniziativa popolare per salvaguardare finalmente e definitivamente
il piano di Magadino avrebbe ogni possibilità di vincere e noi siamo pronti a
lanciarla. Una iniziativa sulla salvaguardi degli ultimi spazi verdi è già in
preparazione e avrà il nostro totale sostegno.
Gli azzeccagarbugli della Pianificazione siano avvertiti. E
i loro amici venditori di catrame e cemento anche. Difenderemo il Piano di
Magadino con le unghie e coi denti. Se è questo che vogliono, andremo di nuovo
alla guerra e i collegamenti sul piano allora sì che se li scorderanno.
Se invece avranno un po' di buon senso (lo stesso dimostrato
dalle associazioni ambientaliste, contadine e di difesa del territorio) la
soluzione si troverà. Ma non ad ogni costo...
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