Bevi "non importa cosa" perché... Sesso! Guida "è perfettamente uguale cosa" perché... Sesso! Mangia "vedi un po' tu" perché... Sesso!

È per la qualità del prodotto che dovete berla. Chiaro, no?
All'interno della nostra vita ci sono molte cose stimolanti, interessanti e capaci di rendere abbastanza senso per cui si potrebbe campare mille anni e non essere mai infelici. Invece a un certo punto il cammino dell'uomo verso la vita è passato in secondo piano, poi in terzo, poi in quanto e da un certo punto in avanti nessuno si è più occupato di lei. Da che punto in avanti? Da quando un pubblicitario ha pensato di incasinare le cose e ha iniziato a lanciare tutta una serie di messaggi promiscui, che ridotti alla loro essenza suonano, per lui, così: se compri "è perfettamente indifferente che cosa" fai più sesso; mentre per lei il messaggio è: se compri "è perfettamente indifferente che cosa" gli uomini ti desiderano di più. E sarebbe bellissimo se funzionasse davvero così! Invece...


Invece il risultato è stato che gli uomini non hanno fatto più sesso, ma lo hanno desiderato molto, molto di più di quanto madre natura già non imponesse. Mentre le ragazze hanno potuto notare un notevole incremento del desiderio maschile, ma non per tutte loro: solo per un pezzetto di loro. Il risultato è stato purtroppo uno solo: che città, riviste, tv, cinema e giornali si sono riempiti di richiami sessuali e in poco tempo, ovunque si mettesse l'occhio c'era del sesso.
Chissà quale potrebbe essere la domanda sottintesa?
Ora, non è più una questione di essere bacchettoni o puritani o che altro: semplicemente è roba da superspappolati vivere in un mondo dove ci sono donne e uomini nudi ovunque e dove l'unico valore di una "scienza" come il marketing sia il sesso. Pensateci bene: noi, grazie a questo martellamento continuo, siamo arrivati a considerare il potenziale sessuale di un individuo come un valore! Dunque assistiamo a malintesi come (detto alla Cox) Belen, tutte le veline, tutte le vallette, tutta "Non è la RAI", Barbara D'Urso, il Drive In, Xenia, Striscia la notizia, tutta la pubblicità di saponi, creme e shampoo, delle lamette da barba, degli assorbenti, delle creme per l'igiene intima, delle automobili, di metà dei cibi, di tutte le crociere, delle compagnie telefoniche e di tutto quanto si possa vendere con un'immagine; ma anche gli Amici di Maria e i Parenti di Mosè, il Grande fratello, Uomini e donne, Verissimo, Chi, tutto il gossip, il Bilionaire, il Bunga Bunga, Emilio Fede, Berlusconi, L'Isola dei Famosi, Alfonso Signorini, Novella 2000, VIP, Gossip, Star's, Oggi, Tutto, Vera, Stop e tra un po' anche le energie rinnovabili e il WWF. Cioè miliardi di miliardi!
Slurp, slap...
Malintesi, certo: uno per tutti è Belen che viene a installarti la connettività per Internet: arriva mezza nuda con il box per l'internet e in un minuto ecco l'Internet perfettamente funzionante. Io però ho immaginato la versione 2.0 di quella pubblicità: dove cioè Belen monta il box, ma l'internet non funziona perché il cliente ha gli IP fissi nella sua rete e su un'altra classe rispetto al DHCP del box. Non avete capito? Beh, certamente nemmeno Belen!

Però non è colpa nostra: la lotta è impari perché dietro a tutto questo ci sono studi dettagliati. Ci sono persone formate per capire il nostro funzionamento e per condizionare le nostre scelte. Persone che abitano tutti i luoghi della pubblicità, ma anche e sempre più la politica e l'economia.
...che se uno non sa cos'è la Coca-Cola, mica lo capisce...
Sono l'evoluzione dei Sofisti, quegli intellettuali greci che per primi hanno scisso le tecniche dialettiche dal contenuto e dalla morale. Cioè persone alle quali non interessava tanto il contenuto del discorso, ma ottenere ragione. Insomma: gli antenati degli avvocati e gli Dei dei pubblicitari. E personalmente ritengo, proprio per il fatto che questi esperti di comunicazione siano gente così ben formata da saperci condizionare oltre i nostri strumenti critici, che lo Stato dovrebbe intervenire a regolamentare eticamente l'operato di certe tecniche come la PNL e la psicologia all'interno della pubblicità, e magari anche della politica e dell'economia. Insomma, Berlusconi non è durato vent'anni per le sue spiccate capacità politiche: non scherziamo, per favore!
La verità è che la "macchina essere umano" cerca di funzionare secondo le sue logiche, cioè andare verso ciò che la società, il gruppo, tende a promuovere come elemento positivo, per potenziare se stesso e il gruppo. Se però questi elementi non sono positivi e non portano il potenziamento sperato ecco che la vita si trasforma in un ciclo di insoddisfazione: un loop dal quale non si esce. Non si esce finché non si cambiano valori e abitudini...





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