C'erano una volta quattro bambini, nati tutti con un dono e un difetto. Il dono era quello di non aver potuto avere subito quello che si meritavano; il difetto era quello di aver infine considerato che fosse giusto così.
Quindi sono cresciuti soffrendo tanto, finché un giorno, tutti e quattro hanno incontrato Dio. Non l'hanno visto, perché Dio non si vede; e nemmeno Dio ha parlato loro, perché Dio non parla. Ma Dio ha fatto di più: per un attimo è entrato nella loro anima stremata e gli ha fatto una carezza. Una carezza che li ha messi in moto, gli ha fatto fare, cercare, provare, sbagliare, soffrire, morire e rinascere. Tanto. Troppo. Tutto per ritrovare quella carezza. Perché? Perché niente è meglio.
Così, tra una tempesta e un po' di sole, un'arrampicata e una caduta, i quattro si sono trovati vicini. Ancora lontani, ma abbastanza vicini. E vicini anche a chi o cosa, prima, tanto prima, li aveva privati di quello che meritavano.
Ora parrebbero pronti, nel talento e nella volontà che lo porta. Ora possono affrontare l'ultima prova. L'ultima prova prima di partire, davvero, per il loro meritato(!) viaggio.
C'è un drago da sconfiggere? No: c'è una paura da dissolvere e una carezza da ritrovare.
E state tranquilli, perché a vegliare su questa prova e su quei bambini è possibile che si presenti, direttamente dal pianeta Krypton, il padre di Superman...
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