Ho sempre considerato Google il bambino prodigio dell'informatica: nato quando tante cose c'erano già, dunque tantissime se ne sarebbero potute creare. Google è per me il "sistema operativo" di Internet: quello che meglio di tutti ha saputo interpretare la rete. Hanno, beh, il motore di ricerca, Chrome, Gmail, il loro cloud, Google+, come pure la piattaforma per questo blog, Blogger! E hanno Android! Ma più di tutti hanno sviluppato un efficacissimo sistema per connettere tutto! E fino a prima di avere un blog e un telefonino con Android ho considerato questa piattaforma come quella ideale per gli individui nella loro forma privata, perché per quella lavorativa l'ago della mia bilancia pende completamente dalla parte di Microsoft. Però...
Dopo una decina di giorni che un informatico con il suo amato Windows 8.1 Pro ha a che fare con Google inizia a farsi qualche domanda e dopo un po' anche ad arrabbiarsi. Perché da Apple non faccio fatica ad accettare che per connettere un iPhone a un PC si debba installare iTunes, bonjour, apple application support, Quick Time e se non fai attenzione anche Safari; ma da Google, vedermi colonizzato, conquistato e monitorato il computer, questo non lo accetto! Senza parlare del mio telefonino, che non solo continua a voler fare il backup delle mie foto, ma le vuole pure condividere; malgrado continuo a disabilitarne la funzione, che o per un aggiornamento o per divina provvidenza continua a riattivarsi o a chiedere di riattivarsi, o a trovarsi in mezzo alle dita per essere riattivato... Come pure Google+, che se non fai attenzione condivide a mezzo mondo anche quanto ce l'hai lungo. Quindi vi voglio raccontare il mio...
2001: Googlissea nel mio spazio
È un sabato mattina di una decina di giorni fa: mi sveglio felice e decido di impiegare la giornata per conoscere meglio Blogger, così da poter aiutare un amico a migliorare il suo blog. Qualche giorno prima, non senza difficoltà, ero riuscito a creare un blog di test, ma ci ero riuscito solo installando Chrome. La cosa non mi era piaciuta affatto, perché in Windows 8.1, fino a quel giorno, ero riuscito con soddisfazione a usare sempre e solo Internet Explorer. Quindi ho installato Chrome, ho creato il blog, e l'ho disinstallato.
Quando poi ci sono tornato su, pensavo di poterlo amministrare con IE, invece, prima ho ricevuto per un po' di volte un errore indecifrabile, tipo "bx13vattelapesca", poi la richiesta di abilitare i cookies (cosa che per altro già autorizzavo), infine di abilitare il tracciamento del browser! Funzione più che giustamente disabilitata di default su Internet Explorer. Dunque, per amministrare un blog, Google mi chiede di sapere vita, morte e miracoli della mia navigazione. Beh, col cazzo!
Ho deciso di installare Chrome unicamente per gestire il blog, naturalmente con il tracciamento impostato di default. E in effetti i problemi sono spariti. Però, ogni volta che dal desktop passavo alle APPS di Windows 8.1, la sessione Chorome terminava in modo imprevisto. Dunque ho perso la pazienza: ho disinstallato tutto, pulito a mano i files e le miriadi di chiavi di registro rimaste e ho installato l'amico Firefox! E andando a cambiare l'impostazione di default sul tracciamento, ora amministro con successo e soddisfazione il blog con Firefox. Solo il blog, perché sennò Google mi traccia...
Poi per avere un Blog devi avere Google+, uno spazio che di default condivide quasi tutto di te e ti riempie la casella di posta di un po' di Google+ e di un po' di GoogleSpam. Ma su computer ancora va...
Sul telefonino Android, invece, è meraviglioso avere addirittura una App per poter gestire i post del blog, ma installare Google+ sullo smartphone significa essere di default rintracciabile satellitarmente e se non fai attenzione le tue foto appena scattate diventano inspiegabilmente "pronte per essere condivise"! Non salvate. Condivise! Che se ti scappa il dito nell'area sbagliata dello schermo, tutto Google+ vede un demente che si fotografa a torso nudo, con una berretta in testa e le cuffiette, mente balla e gioca con la fotocamera del suo nuovo smartphone! Quasi... :-)
E comunque il backup su Gdrive delle foto l'ho disabilitato diverse volte, ma la preferenza pare di tanto in tanto perdersi negli aggiornamenti o comunque si ripropone di tanto in tanto. E la condivisione su Google+ delle foto fatte sullo smartphone impostata di default è una vigliacca!
Però ora mi sento di fare un discorso un po' più serio, che spero magari i ragazzi di Google leggano e magari considerino...
Faccio l'informatico da un sacco di tempo e negli ultimi anni, sempre più, mi accorgo che i rimandi automatici all'installazione di Chrome, impostato per giunta come browser predefinito, sono ovunque. Dai link sul web alle installazioni di applicazioni di terzi. Mi pare che Ccleaner, ad esempio, in fase di installazione proponga l'installazione di Chrome e la sua impostazione a browser predefinito come opzioni già selezionate. Non va bene perché, e qui parlo per esperienza, praticamente tutti gli utenti con poche conoscenze non modificano mai le impostazioni selezionate di default. Dunque, caro Google:
1. Chiedilo meglio, con una finestrella chiara e ben fatta, ma non installarti di default. E ricordati di spiegare anche cosa sia Chrome, perché molti utenti non lo sanno. Devi essere sicuro che tutti capiscano bene, sennò non sei democratico fino in fondo! Non tutti hanno la fortuna di vivere nel vostro meraviglioso villaggio (ho visto "Gli stagisti"...) e avere i presupposti di conoscenza che avete voi.
2. Sei l'unico browser che di default abilita il tracciamento. Fai come IE e Firefox e semmai, spiegando bene, ma davvero bene che cosa sia e che cosa implichi il tracciamento, chiedi all'utente se vuole abilitarlo: la condivisione è democratica, ma la scelta di farlo o non farlo lo è di più!
3. Non puoi chiedere, per gestire un tuo servizio - Blogger in questo caso - di abilitare il tracciamento nel browser: io, di me, ti do già i contenuti nel blog, e quello è il limite che voglio e devo poter scegliere. Credo che non puoi chiedermi di più.
Anche da informatico te lo chiedo: Windows 8.1 è un sistema in cui Internet Explorer, a mio avviso, deve poter rimanere il browser predefinito. Impostare Chrome come tale danneggia l'integrità logica del sistema. Ripeto: logica! Internet Explorer nell'interfaccia Immersiva - come dicono loro - lo trovo meraviglioso: ho dovuto cambiare il mio modo di concepire l'ambiente di un sistema operativo. Ma finalmente! Come mi muovo oggi nell'interezza di Windows 8.1 non mi sarebbe possibile con Chrome installato di default. Tanto più che oggi ho ripristinato il PC di un amico in cui Chrome aveva addirittura reso inutilizzabile il sistema: sempre un Windows 8.1. Probabilmente sempre per quei problemi di "interruzioni" delle sessioni o di che altro nella convivenza con i due ambienti di Windows.
E ora veniamo agli Smatphone e a Google+. Ragazzi, io ho 42 anni e non 18! E il fatto di trovarmi visibile, rintracciabile e condiviso real-time, di default, solo perché sono passato da un telefonino a carbone a uno samartphone Android non mi va bene nemmeno un po'. Quindi..
4. Sui sistemi Android, quando si attiva Google+, prenditi la briga di partire da "nessuna condivisione" e, con un tutorial ben fatto, spieghi bene e in maniera che chiunque lo possa capire, ogni passo verso la totale condivisione dell'individuo. Ma non deve essere di dafault. Non è corretto perché la maggior parte degli utenti, e qui parlo per esperienza, non ha le basi per capire: fate un Androidino che parla (parla!) e che ti fa capire bene le cose. Per essere sicuri di essere il più democratici possibile.
Insomma: ho usato tutti i sistemi operativi client di Microsoft dal DOS 2.11 a Windows 8.1; utilizzo OneDrive e Outlook.com e faccio anche il backup del mio rullino (ma l'ho scelto io!), ma mai una volta ho ricevuto spam su quell'account, mai nemmeno da Microsoft; mai mi è apparsa una pubblicità mirata in uno dei suoi servizi e, ci devo pensare un po', ma mi viene da dire che mai mi sia apparsa una pubblicità all'interno dei servizi Microsoft. E nemmeno mai Microsoft mi ha reso la vita difficile nel connettermi ai suoi servizi con altri sistemi operativi o browser.
Davvero ragazzi, per un sistemista che ha sempre lavorato nel rigore delle reti Microsoft, con Exchange, Sharepoint e cugini: dove tra le basi c'è proprio la sicurezza dei dati, le Active Directory, gli utenti, i domini, le policy... Ebbene, aprire un blog e ritrovare il suo amatissimo computer risucchiato e condiviso nel mondo Google è una cosa inaccettabile!
Certo: tifo anch'io per la condivisione, ma deve essere una scelta più chiara e fatta, per molti, più consapevolmente!
Però sì, capisco che con un concorrente ancora inutile come Facebook, qualcuno avrà pensato di dover accelerare. Ma quando a Z. verrà l'idea giusta di come utilizzare quella piattaforma, ci sarà un altro ottimo pezzo del puzzle!
Ma piantatela di farvi la guerra, per favore: un utente con un PC Windows che compra un iPhone e ha un blog su Blogger può tanto buttarlo via il suo PC! Poi si dice che è colpa di Windows... No: è colpa di tutti quei fetenti che si approfittano dell'apertura di Windows, di Microsoft: di Bill Gates!
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