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Visualizzazione dei post da 2014

La TOP TEN di questo blog: gli articoli più cliccatti del 2014!

Stavo girando tra i portali ticinesi e mi sono imbattutto nella TOP 25 di Ticinonews: gli articoli più cliccati del 2014. Al primo posto c'era un articolo sulle dieci cose che forse non sappiamo sulla vagina e le altre ventiquattro posizioni si dividevano tra altre numerose manifesazioni vaginali, morti e incidenti. Mentre la politica non entrava in classifica. E mi sono detto: meno male! Per un attimo avevo creduto che le cose stessero cambiando. Invece tutto è come prima: la disoccupazione, l'inquinamento, la corruzione, la disarmonia, l'oblio e la bruttezza che abitano il nostro mondo noi li combatteremo con la vagina! Eh... Auguri! Ma non entro nei dettagli perché sulla crocerossa sparerò solo se sarà proprio necessario. Mi piace invece l'idea della classifica dei pezzi più letti: un privilegio della tecnologia, di cui ad esempio i giornali cartacei non possono godere. Eheheh: looser! Ebbene ho deciso di farlo anch'io, ma con naturalmente un'estensione cr

Caro Dio, scriverti mi fa bene: dunque continuo...

Foto: www.gopixpic.com Sai che sei un ottimo interlocutore: non interrompi mai! E non so per quale strano motivo, ma ho l'impressione che pure mi ascolti... Ti parlavo infatti di una pausa di riflessione in cui definire qualche buon proposito per iniziare un nuovo anno con una migliore collaborazione tra cielo e terra. Ma a quanto vedo non sembri intenzionato a rilassarti: 33 pecore falciate, un aereo scomparso, un traghetto in fiamme, un incidente a Novazzano, un direttore della SUPSI senza diploma, uno scandalo sessuale a Zugo, l'imam Raul Bin Ghisletta che scrive sulla crisi del modello di sviluppo PLR, un anziano in motorino investito all'incrocio, una serie di incendi in giro per la Svizzera e uno anche ad Agno, al World Trade Center, il voto anticipato della Grecia con conseguente crollo di borsa ed euro, il record di casi di assistenza sociale in Ticino, la riorganizzazione ospedaliera respinta e soprattutto la chiusura del Canetti a Locarno. Insomma: diciamo ch

Caro Dio, Buon Natale!

Foto sfondo: it.forwallpaper.com È un po' che non ci si sente noi due... L'ultima volta che abbiamo chiacchierato è stato diversi mesi fa, quando pedalando vicino alla Siberia ho bucato una gomma. Beh, ricordo che mi hai ascoltato e mi hai fatto trovare un buon meccanico per le biciclette. Grazie! Adesso vorrai sapere perché ho bisogno ancora di parlare con te, immagino... Beh, lo faccio perché è Natale: è il giorno in cui è nato tuo figlio qui sulla terra... Eheheheh... No... Bella idea! Che poi, se lo facevi solo un po' più simpatico andava tutto in un altro modo: insomma, Crozza dovevi crearlo allora! Magari qualche legnata gliela davano, ma non creado che l'avrebbero messo fin sulla croce... Fatto sta che però è Natale, ed è il giorno in cui si fanno e si ricevono regali! E immagino che Tu e i tuoi impiegati sarete ben indaffarati a esaudire la valanga di desideri che in questi giorni saranno giunti in cielo... Oppure mi sbaglio? Oppure sempre più, anche quest&

La politica che parla di informatica e di telelavoro: un'occasione persa per...

Oggi prendo così tanti piccioni con una fava che nemmeno so se riuscirò a portarmeli a casa tutti. Parliamo di informatica, di una scienza potentissima e sottovalutata in quanto tale, soprattutto per le sue aperture sul resto del mondo e sul resto delle scienze. Parliamo di un mondo che amo tantissimo e che conosco piuttosto bene in certe aree e su certi layer : diciamo abbastanza bene per affrontare il vero tema sul piatto oggi, e cioè la politica che parla di informatica. Grazie a questo esempio potrò finalmente dimostrarvi che è impossibile costruire un mondo che funziona se non si conoscono bene gli elementi che lo compongono. L'elemento è l'informatica e gli attori sono il PLR, con Alessandro Spano, e Sergio Savoia, con se stesso. Entrambi parlano della cosa che, in informatica, conosco meglio: il telelavoro! Quella cosa che appena mi è passata davanti quasi vent'anni fa l'ho acchiappata subito, perché in lei ho riconosciuto un pezzo di futuro potentissimo, se u

Tu la conosci Claudia? Una giornalista INECCEPIBILE!

È il primo post di cui faccio prima il titolo, poi il pezzo. Dunque, voi la conoscete Claudia? Essa è un organismo consumatore di ossigeno modello base, che imperversa tra le pieghe di Facebook con considerazioni e massime così profonde da costringere la scienza a rivedere il concetto di bidimensionale, ma che imperversa anche sul piccolo schermo, in qualità di giornalista di Teleticino: la tele del vicino! Ma non è questo il tema, ancora: piuttosto è interessante soffermarsi sul fatto che essa faccia informazione, a noi, e lo faccia con presupposti davvero curiosi. Come ad esempio scrivere pubblicamente che esistano diverse opinioni sul significato di INECCEPIBILE! Ma c'è un antefatto: siamo arrivati a parlare di INECCEPIBILE partendo dal mio sgomento nel sapere che Enzo Lucibello e Michele Dedini fossero lì a guardare la seduta del Parlamento, proprio quando l'economia è sul tavolo della discussione. E dovevano proprio volerla vedere da vicino, se malgrado la diretta strea

Monsignor Jelmini tuona contro Fiorenzo Dadò: "Diffidate di chi afferma che non funziona nulla!"

Foto: Ticinolive E "Jelmini tuona contro populismo e demagogia", titolava ieri un articolo di LiberaTV . "Diffidate, ticinesi di chi grida, di chi insulta e denigra, di chi semplifica tutto, di chi afferma che non funziona nulla, di chi ci vuol far credere di avere in mano le soluzioni per cambiare questo Cantone o, peggio ancora, di chi fomenta paure e timori per raccogliere simpatie e consensi", dice Monsignor Jelmini, dimenticandosi le parole del suo emerito collega Dadò, pronunciate nel pomeriggio a proposito della gestione cantonale dell'ultima legislatura: "In questi quattro anni abbiamo assistito a un fiume di parole che sono state dette sulle finanze pubbliche. Non ci vuole molto per esprimere il rammarico per l'irresponsabilità finanziaria, sociale e ambientale in cui versa il nostro Cantone". Ecco, e come sempre posso finire il pezzo qui: perché, come i preti, non è giusto predicare bene e razzolare male. Anzi, in questo caso potremm

Voto del 9 febbraio? Non è dipeso dalla perdita di terreno coltivo!

Mentre leggevo la cronaca e l'ottima notizia del niet del Cantone al finanziamento chiesto da Lugano (Lugano 0 - Mattia 1!), mi è balzato l'occhio su un articolo di Ticinonews in cui si parlava di uno dei soliti studi di parte commissionato dal Consiglio federale all'istituto di ricerca zurighese Sotomo (che alla fine di questo pezzo cambierà la "t" con una più appropriata "d"), per capire i reali motivi del voto del 9 febbraio. Perché il Consiglio federale non li ha mica capiti... Dunque ha commissionato questo studio al politologo venduto Michael Hermann, il quale, dopo aver delapidato un altro po' del denaro dei contribuenti, è arrivato alla brillante conclusione che per forza la gente abbia votato per appartenenza al partito, visto che... uff... sto già bollendo... visto che "il risultato è chiaro: né la densità specifica né la crescita della popolazione e neppure la perdita di terreno coltivo hanno avuto localmente un'influenza dir

Signore e signori, accogliamo tra noi l'Imam Raul Bin Ghisletta!

Ormai sto già ridendo, perché il personaggio del tipo psicopatico che scrive su questo blog - quel Mattia Corti con la lampadina - sta assumento una sua identità, e quando lo guardo mentre sta aprendo un nuovo post e so che sta per scrivere qualcosa sul PS, a me viene già da ridere... E comunque, il fortunato vincitore di oggi è Raul Ghisletta, anzi, l'Imam Raul Bin Ghisletta, che con un discorso in pieno stile PS - quelli cioè che si "smolecolano" per terra già a 3/4 della prima frase - cerca di applicare l'altro classico principio del PS - il "Guarda là per non guardare qua" - e cerca di far passare come discorso profondo e articolato uno tsunami di minchiate costruito per trasformare l'imbarazzo del PS in colpa della Lega. Sono bravi, ma fanno sempre la stessa roba, e quando lo capisci, o cambianio loro, o li becchi sempre! E infatti c'è già tutto nella prima frase, questa: "Purtroppo anche sotto Natale il Mattino della domenica diretto d

L'onestà secondo il Partito Socialista e secondo Henrik Bang...

Davvero, ragazzi, non faccio apposta: sono loro che vengono sulla mia bacheca leggiadri e spensierati a sparare cazzate e poi si fanno male! E sì che da un po', per evitare di danneggiare i gruppi su Facebook accostandoli ai miei pensieri, avevo deciso di pubblicare solo sulla mia bacheca. E invece, loro arrivano anche fin sulla mia bacheca: parlo, mi dispiace e sto già ridendo, di quelli del PS. Questa volta tocca a Henrik Bang, naturalmente candidato al PS. E questo è proprio caduto in un buco nero fatto ad hoc dal destino, perché più giusto di così non poteva... svolgersi! Fatto sta che il post galeotto è una mia condivisione di un articolo del solito Ticinonline, dove racconta di come la signora Kardashian spenda 10mila dollari il mese per la bellezza della propria figlia. Io l'ho pubblicato con una foto e i ringraziamenti di un bimbo del terzo mondo (come vedrete sotto). Di lì a poco sono arrivati alcuni "mi piace" da gente che stimo e che reputo emotivamente

La tiTOP della politica tiCINESE, e il mio primo test di video virale...

Ormai dura da 240 post... Ogni volta mi metto lì, scrivo, rileggo e quando ho finito faccio sempre la stessa considerazione: non sono riuscito nemmeno lontanamente a far passare le emozioni che mi pervadono quando affronto certi argomenti. Vi confesso che spesso il fatto di dover anche solo pensare che di fronte a certe affermazioni la maggior parte di noi non balzi dalla sedia, ebbene, mi schiaccia sotto un grattacielo di frustrazione. E non capisco: non capisco come in un momento simile, sempre la maggior parte di noi non capisca la necessità di doversi mettere in prima linea, perché è chiarissimo che la piena fiducia al sistema è stato un approccio fallimentare. Per cui bisogna informarsi, seguire la cronaca, sentire tutte le campane e confrontarle, per esercitare l'unica maniera a nostra disposizione per cambiare le cose: il voto! Ma non possiamo più votare per appartenenza, per fiducia o per amicizia: dobbiamo votare secondo coscienza, secondo la nostra coscienza. E affinch

Caro Partito Socialista, vai a cagare!

Qualche giornale ha dato la notizia, ma dubito che qualcuno sia nella posizione di poter fare un commento. Quindi lo faccio io, che ho il privilegio di essere me! Parlo della direzione del PS di Lugano che è andata ad incontrare la Lega dei Musulmani nella moschea di Viganello, per poi esprimere preoccupazione, attraverso un comunicato, per i crescenti episodi di islamofobia segnalati dalla Lega (eheheh, dei Musulmani) e chiedere un impegno per combattere i "pregiudizi che investono pacifici residenti in Ticino di fede islamica per fatti che accadono all'estero e che vengono strumentalizzati dai populisti di destra". Ora, la prima considerazione è che la cosa suona esattamente come se il PS di Lugano avesse incontrato Biancaneve per discutere di come i sette nani vengano discriminati qui in Ticino per via della loro altezza. La seconda è che il PS è così disperato che pur di raccattare qualche voto è disposto anche a convertirsi all'Islam. La terza consideraz

Svelato il Piano strategico del LAC: far fallire Lugano in meno di tre anni!

Ieri sono andato a punzecchiare Dio, e siccome Lui non è un tipo vendicativo, ma al contrario è dotato di infinito senso dell'umorismo, oggi mi ha ricompensato con un magnifico regalo: la pubblicazione sul GdP del Piano strategico del LAC fino al 2018! O come lo legge il mio affidabile cervello: la pubblicazione sul libro dei sogni del manuale di volo acrobatico per piloti di macigni di granito da 15 tonnellate... La notizia in sintesi è questa: una città con un miliardo di debiti stila un business plan per il suo polo culturale che prevede un deficit di circa 16 milioni in tre anni! O come la legge il mio affidabile cervello: il padre di una famiglia senza soldi e indebitata fino al collo esce a fare la spesa e... compra la Migros! E non è che ci sia altro da dire, se non che il direttore generale Michel Gagnon, la madrina spirituale del LAC Giovana Masoni-Brenni Vien dal Mare, il sindaco Marco Borradori e il responsabile delle finanze Michele Foletti devono morire, infilando l